MediTech, il Competence Center del sud Italia, è ufficialmente operativo

Dopo qualche difficoltà iniziale, anche MediTech, il Competence Center del Sud Italia che riunisce 8 università di Campania e Puglia oltre a 22 soci privati, è pronto a partire. Leopoldo Angrisani conferma infatti che l’11 febbraio è avvenuta la registrazione presso la Corte dei Conti e Meditech ora è ufficialmente operativo.

Pubblicato il 13 Feb 2020

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Dopo qualche difficoltà iniziale, anche MediTech, il Competence Center del Sud Italia che riunisce 8 università di Campania e Puglia oltre a 22 soci privati, è pronto a partire.

Leopoldo Angrisani, docente del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione dell’Università Federico II di Napoli, dai padiglioni della fiera A&T di Torino conferma infatti che “l’11 febbraio è avvenuta la registrazione presso la Corte dei Conti e MediTech ora è ufficialmente operativo”.

Le difficoltà superate

“Abbiamo avuto dei problemi con alcuni soci, soprattutto privati, che in un primo momento avevano concesso l’adesione e successivamente hanno cambiato posizione per varie ragioni”, spiega Angrisani. “Per il Ministero dello Sviluppo Economico questa situazione ha comportato una messa in rivalutazione dell’intera proposta progettuale”.

Il Competence Center del Sud Italia si era infatti presentato nel luglio 2019 ponendo i suoi focus sui comparti specifici del territorio: realtà industriali che vanno dall’aerospazio all’automotive, dal ferroviario alla cantieristica navale senza dimenticare agroalimentare, farmaceutico, energia, servizi Ict e costruzioni edili e civili.

MediTech ha quindi dovuto riproporre in autunno un nuovo business plan con i soci rimanenti, ridiscutendo la propria posizione sulle attività, dalla formazione ai vari progetti in cantiere.

“Siamo stati riesaminati, riottenendo una forte valutazione positiva da parte del Ministero“, continua Angrisani. La sede del Competence Center del sud Italia sarà a Napoli ovest, a Bagnoli, presso la Città della Scienza, dove esiste già un programma di rivalutazione dell’intero comprensorio. “Proprio l’insediamento di MediTech potrà essere un grosso volano per la creazione di un nuovo polo di innovazione nel napoletano, oltre a quello della zona est della città”, spiega Angrisani.

Il primo bando in primavera

Nel frattempo il MediTech si è dato da fare, partecipando ai tavoli di coordinamento dei Competence Center, anche a livello ministeriale.

“Abbiamo seguito le pratiche amministrative che sono state concordate per l’emissione dei bandi degli altri Competence Center”, racconta Angrisani. “Nel frattempo al nostro interno abbiamo iniziato a lavorare all’aggiornamento delle linee tecnologiche che avevamo già ottenuto dai soci, rivedendole anche sulla base della nuova formulazione che abbiamo dovuto effettuare. Non abbiamo perso tempo e ci siamo portati avanti col lavoro: ora speriamo di poter emettere in primavera il primo bando dei progetti”.

Linee pilota e formazione

Non esistono ancora delle linee pilota messe a punto da MediTech, ma il consorzio è già al lavoro per la loro realizzazione. “I nostri grandi player industriali, assieme alle 8 università consociate, hanno gettato le basi per 5-6 demo line che formuleremo”, continua Angrisani. “Inoltre stiamo preparando gli investimenti futuri in termini di laboratori di sviluppo e prototipazione, che si troveranno nel nuovo insediamento di Napoli ovest”.

Per quanto riguarda il capitolo formazione, MediTech ha intenzione di sfruttare “un asset importantissimo dell’Università Federico II di Napoli”: Federica Web Learning. Si tratta di una piattaforma per la produzione e distribuzione di corsi multimediali ad accesso libero, sviluppata grazie al cofinanziamento dei fondi strutturali europei.

“Abbiamo già avviato una serie di moduli formativi preliminari sulle tecnologie abilitanti industria 4.0“, conclude Angrisani. “Con l’inizio delle attività vogliamo allargare lo spettro dei contributori coinvolgendo le altre università e i soci privati, in modo da poter sfruttare questo metodo formativo e diventare più capillari all’interno del tessuto industriale, soprattutto quello medio-piccolo”.

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Francesco Bruno

Giornalista professionista, laureato in Lettere all'Università Cattolica di Milano, dove ha completato gli studi con un master in giornalismo. Appassionato di sport e tecnologia, compie i primi passi presso AdnKronos e Mediaset. Oggi collabora con Dazn e Innovation Post.

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