FCA vende Comau?

Secondo discrezioni FCA potrebbe dismettere Comau. Per l’azienda torinese, leader nell’automazione industriale, ci sarebbe interesse dalla Cina.

Pubblicato il 28 Nov 2018

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Un processo di vendita ancora a uno stato embrionale, che potrebbe avviarsi nei primi mesi del 2019 e che vede in ballo una cifra tra 1,5 e 2 miliardi di euro. Sarebbero questi i numeri in campo nell’ipotesi di cessione da parte di FCA, Fiat Chrysler Automobiles, di Comau, azienda torinese, con sede a Grugliasco, specializzata in automazione e robotica industriale.

Per adesso si tratta ancora di rumors, voci riportate da Bloomberg, che cita fonti che starebbero lavorando al dossier, che sarebbe, comunque, ancora in fase iniziale.

Ma, se confermata, questa cessione andrebbe sarebbe un nuovo tassello nella strategia di alleggerimento del gruppo che, liberandosi di queste aziende, si potrebbe concentrare nella produzione e vendita di autovetture in un momento delicato per il mercato.

Da Magneti Marelli a Comau

Nelle scorse settimane, a fine ottobre, FCA aveva infatti annunciato la cessione di Magneti Marelli a Calsonic Kansei, società giapponese, per 6,2 miliardi di euro. Una multinazionale, fiore all’occhiello dell’industria di qualità italiana, leader nel settore della componentistica per autoveicoli, da quasi 10 mila dipendenti solo in Italia e 43 mila in tutto il mondo.

Adesso, invece, sarebbe il momento di Comau, azienda fondata nel 1973, che si occupa dell’evoluzione tecnologica nei processi produttivi industriali, con particolare attenzione all’automazione e alla robotica industriale. Comau conta 14 stabilimenti e 5 centri di ricerca in 14 paesi, per un totale di oltre 9 mila dipendenti.

Interessate aziende cinesi

Sull’azienda di automazione, della cui dismissione aveva accennato l’ex Ceo di FCA, Sergio Marchionne, ci sarebbe già un possibile interessamento da parte di alcune aziende cinesi che, attraverso Comau, potrebbero ampliarsi nel comparto della robotica.

Per FCA, invece l’operazione potrebbe portare risorse utili per finanziare il piano di sviluppo.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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