Nuova agenda europea per l’innovazione: al via i primi progetti finanziati dall’UE

A soli sei mesi dall’adozione della nuova agenda europea per l’innovazione, la strategia che mira a posizionare l’UE in prima linea su innovazione e deep-tech, la Commissione europea ha presentato i primi progetti finanziati e il data hub che racchiude i dettagli dei progetti già implementati. 

Pubblicato il 27 Gen 2023

Commissione europea

A soli sei mesi dall’adozione della nuova agenda europea per l’innovazione – la strategia che consentirà all’Unione europea di efficientare l’implementazione e massimizzare l’impatto dei progetti di innovazione su obiettivi strategici – la Commissione europea ha presentato i primi progetti finanziati e il data hub che racchiude i dettagli dei progetti già implementati.

I progetti sono relativi agli ecosistemi europei dell’innovazione, che riuniscono risorse (ad esempio fondi, attrezzature e strutture), organizzazioni (ad esempio istituti di istruzione superiore, organizzazioni per la ricerca e la tecnologia, imprese, investitori di capitale di rischio e intermediari finanziari), investitori e responsabili politici per sostenere l’innovazione.

Questi progetti – che rientrano nell’ambito del programma di ricerca e innovazione dell’UE Horizon Europe – contribuiscono direttamente a tre iniziative faro della nuova agenda europea per l’innovazione:

  • espansione delle imprese ad elevatissimo contenuto tecnologico
  • sostegno all’innovazione mediante spazi di sperimentazione e appalti pubblici per soluzioni innovative
  • rafforzamento degli ecosistemi dell’innovazione in tutta l’UE e riduzione del divario in termini di innovazione

I progetti relativi agli ecosistemi europei dell’innovazione contribuiscono in particolare a facilitare la partecipazione, la creazione di reti e l’interconnessione tra tutti i principali territori e attori chiave dell’innovazione dell’UE e le start up ad elevatissimo contenuto tecnologico.

Nell’ambito dei progetti sono promosse diverse attività volte a istituire programmi congiunti tra gli attori degli ecosistemi dell’innovazione e a rafforzare la collaborazione tra università e industria sviluppando nel contempo le capacità in materia di appalti per soluzioni innovative.

Un’attenzione particolare è inoltre rivolta all’espansione e all’accelerazione degli ecosistemi ad elevatissimo contenuto tecnologico.

Gabriel: “Europa leader dell’innovazione”

“Grazie ai suoi talenti unici, alle sue risorse intellettuali e alle sue capacità industriali, l’Europa è destinata a diventare leader mondiale nella prossima ondata di innovazioni ad elevatissimo contenuto tecnologico. Insieme possiamo creare un ecosistema dell’innovazione autenticamente paneuropeo che non lasci indietro nessuno”, commenta Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani.

Il nuovo hub di dati degli ecosistemi europei dell’innovazione è uno strumento interattivo che genera informazioni sui programmi di finanziamento dell’UE. In un clic l’applicazione mette a disposizione una mappa dinamica, gli elenchi dei beneficiari e dei progetti e le statistiche relative al numero di partecipanti, alle risorse di bilancio finora stanziate e al numero di progetti selezionati per il finanziamento.

Il 16 febbraio sarà organizzata una sessione informativa online per condividere ulteriori informazioni sugli ecosistemi europei dell’innovazione, sui relativi inviti e sulla procedura di presentazione delle domande.

Per la registrazione è disponibile una pagina web dell’Agenzia esecutiva del Consiglio europeo per l’innovazione e delle PMI.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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