PMI: dalla Regione Lazio 25 mila euro per progetti di digital trasformation

La regione Lazio diventa protagonista della digitalizzazione delle PMI presenti sul suo territorio. Attraverso il programma Digital Impresa Lazio, si pone l’obiettivo di aiutare concretamente le piccole medie imprese nel loro processo di digitalizzazione.

Pubblicato il 26 Lug 2019

Digitalizzazione

La regione Lazio intende supportare il percorso di digitalizzazione delle PMI presenti sul suo territorio. Attraverso il programma Digital Impresa Lazio, si pone l’obiettivo di aiutare concretamente le piccole medie imprese nel loro processo di digital trasformation.

Due i bandi pubblicati: il primo offre alle aziende contributi fino a 25 mila euro per dotarsi di strumenti digitali atti a migliorare la loro competitività sul mercato, il secondo con un appalto di 600.000 euro si propone di individuare il soggetto che accompagnerà le imprese nel processo di trasformazione digitale.

Entro la fine dell’anno, verrà lanciato un terzo bando per progetti di dimensione superiore, sulla scia dell’esperienza di Industria 4.0.

“Basta leggere i dati sul ritardo italiano per capire che la trasformazione digitale è la sfida di oggi per le piccole e medie imprese. Per questo abbiamo promosso Digital Impresa Lazio, un programma che prevede strumenti di finanziamento, formazione, assistenza proprio per assicurare la migliore transizione”, ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, Gian Paolo Manzella.

Lazio: 85% delle imprese non utilizza tecnologie 4.0

Secondo i dati del Digital Economy and Society Index (DESI) relativi all’Unione Europea, l’Italia occupa il ventitreesimo posto tra gli Stati membri dell’UE in fatto di integrazione delle tecnologie digitali da parte delle imprese.

Per quanto riguarda il Lazio studi e ricerche dicono che oltre l’85% delle imprese sono ancora ‘tradizionali’, ovvero non utilizzano tecnologie 4.0, mentre soltanto il 63,9% delle imprese con più di dieci dipendenti possiede un sito web, contro il 72% della media nazionale.

Una situazione in cui è ancora forte il divario fra le grandi e le piccole e medie imprese: secondo il Mise, infatti, circa la metà delle aziende oltre i 250 lavoratori e più di un terzo di quelle tra 50 e 250 dipendenti hanno già adottato almeno una tecnologia 4.0, percentuale che scende invece al 24,4% per le Pmi che hanno fino a 50 dipendenti.

Contributi per il sostegno ai processi di digitalizzazione delle PMI del Lazio

“Il primo bando, con una dotazione di 5 milioni di euro, consente alle imprese e ai professionisti di ottenere fino a 25 mila euro di finanziamento per introdurre soluzioni digitali, migliorare sistemi di vendita e gestione amministrativa, inserire pagamento e prenotazione on line, rafforzare logistica e sicurezza informatica”, ha spiegato Gian Paolo Manzella.

I destinatari dei contributi previsti dal bando sono:

– Le PMI, in forma singola, inclusi i Liberi;
– I professionisti, titolari di partita IVA, con Sede Operativa nel territorio della Regione Lazio;
– Le PMI e i Liberi Professionisti che non hanno sede operativa nel Lazio al momento della presentazione della domanda, purché intendano localizzarsi nel Lazio e si impegnino ad attivare tale sede operativa entro la data dell’erogazione.

Il requisito dimensionale di PMI deve essere mantenuto fino alla data di concessione. Al momento della presentazione della domanda i richiedenti devono avere la capacità amministrativa, finanziaria e operativa necessaria a completare il progetto, ovvero avere il fatturato pari ad almeno 10 volte il valore del progetto non coperto dal contributo.

Sono presentabili progetti che prevedano l’adozione di una o più soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali, tra le seguenti:

– Digital marketing: soluzioni di digital marketing: interventi SEO (Search Engine Optimization), SEM (Search Engine Marketing), Web, Social e Mobile marketing;
– E-commerce: siti di e-commerce su piattaforme software CMS (Content Management System);
– Punto vendita digitale: soluzioni digitali per lo sviluppo di servizi front-end e customer experience nel punto vendita (chioschi, totem, touchpoint, segnaletica digitale, vetrine intelligenti, specchi e camerini smart, realtà aumentata, sistemi di accettazione di couponing e loyalty, di Electroning Shelf Labeling, di sales force automation e di proximity marketing);
– Prenotazione e pagamento: sistemi di prenotazione e pagamento via internet e/o mobile; sistemi Self scanning e Self checkout;
– Stampa 3D: attrezzature ed applicazioni per la progettazione e la stampa 3D;
– Internet of things: sistemi e applicazioni in grado di comunicare e condividere dati e informazioni grazie a una rete di sensori intelligenti;
– Logistica digitale software e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica;
– Amministrazione digitale: soluzioni digitali a supporto della fatturazione elettronica e per l’ottimizzazione del magazzino;
– Sicurezza digitale: sistemi di sicurezza informatica;
– Sistemi integrati: sistemi di informazione integrati: quali i sistemi ERP (Enterprice Resource Planning), sistemi di gestione documentali e sistemi di Customer Relationship Management (CRM); sistemi e applicazioni a supporto dello smart-working e del coworking.

Ecco i requisiti: tutti i progetti devono

– Essere realizzati da PMI in forma singola; ogni PMI può presentare un unico Progetto;
– Essere realizzati nella o nelle Sedi Operative localizzate nel territorio del Lazio;
– Presentare un importo complessivo non inferiore a 7.000 Euro e comunque non superiore a
25.000 Euro;
– Essere composti da una o più Tipologie di Intervento;
– Essere avviati (incarico, contratto o documento analogo) successivamente al 1° gennaio
2019 e non includere spese sostenute prima del 1° gennaio 2019 (data prima fattura, anche
di anticipo);
– Non risultare completati (data ultima fattura) alla data della presentazione della domanda;
– Non riguardare attività imprenditoriali che rientrino nei Settori Esclusi;
– Non riguardare attività imprenditoriali che hanno ottenuto un sostegno da un programma
operativo cofinanziato dai Fondi SIE e sono state rilocalizzate al di fuori dell’area interessata
dal programma.

I Progetti devono essere completati (data ultima fattura) entro 90 giorni dalla data di concessione. I pagamenti possono avvenire successivamente a tale termine purché entro la presentazione della rendicontazione. I progetti devono essere rendicontati (data di invio della richiesta erogazione) entro 120 giorni dalla data di concessione.

Qui il bando integrale.

La ricerca di un Digital Innovation Hub

Il secondo bando prevede un contributo di 600.000 euro per un’ente – un Digital Innovation Hub – che si occupi di sensibilizzazione sui temi della digitalizzazione delle imprese, assessment e identificazione dei gap di competenze e sviluppo digitale, formazione, consulenza e digital coaching, nonché della realizzazione di applicativi gestionali e della profilazione delle imprese.

Il soggetto che intende concorrere al bando di gara deve:

-Essere iscritto nel registro tenuto dalla Camera di commercio industria, artigianato e agricoltura oppure nel registro delle commissioni provinciali per l’artigianato per attività coerenti con quelle oggetto del bando;

-Se non stabilito in Italia ma in altro stato membro, deve presentare una dichiarazione giurata secondo le modalità vigenti nello Stato nel quale è collocato.

Il concorrente deve aver eseguito nell’ultimo triennio:

-Servizi di formazione manageriale e imprenditoriale per un importo complessivo pari ad almeno 100’000,00 euro oltre IVA nel triennio, con almeno un contratto di importo minimo pari a 20.000,00 euro;

-Servizi di consulenza aziendale e coaching di progetti di innovazione, R&S e/o digitalizzazione, anche con riferimento a interventi finanziati nell’ambito di Industria 4.0, per un importo complessivo pari ad almeno 200.000,00 euro oltre IVA nel triennio, con almeno un contratto di importo minimo pari a 30.000,00 euro.

La comprova del requisito, è fornita da:

In caso di servizi/forniture prestati a favore di pubbliche amministrazioni o enti pubblici mediante una delle seguenti modalità: originale o copia conforme dei certificati rilasciati dall’amministrazione/ente contraente, con l’indicazione dell’oggetto, dell’importo e del periodo di esecuzione; contratti commerciali, fatture fiscali e quietanze di pagamento relative;

In caso di servizi/forniture prestati a favore di committenti privati, mediante una delle seguenti modalità: originale o copia autentica dei certificati rilasciati dal committente privato, con l’indicazione dell’oggetto, dell’importo e del periodo di esecuzione; contratti commerciali, fatture fiscali e quietanze di pagamento relative.

Qui il bando integrale.

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E
Beatrice Elerdini

Giornalista di professione, reporter, copywriter, Social Media Manager e autrice di testi per la tv e il web. Da dieci anni lavoro su piattaforma Wordpress e mi nutro di SEO. Ogni giorno mi occupo di cronaca, attualità, economia e nuove tecnologie. Avete storie, notizie e curiosità da raccontare? Scrivetemi a biaraven@libero.it

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