POLITICA INDUSTRIALE

Spada (Assolombarda): “Un’Europa più pragmatica per una transizione realmente sostenibile”

Un’Europa più realista e vicina alle imprese, una transizione green che sia anche industriale e supportata da un fondo europeo, il via libera al nucleare di nuova generazione, una correzione urgente al piano Transizione 5.0, un fisco che supporti la crescita delle imprese: i temi al centro della relazione di Alessandro Spada in occasione dell’Assemblea Generale 2024 di Assolombarda.

Pubblicato il 21 Ott 2024

Alessandro Spada Assolombarda


Un’Europa più realista e vicina alle imprese, una transizione green “che sia anche industriale” e supportata da un fondo europeo, il via libera al nucleare di nuova generazione, una correzione urgente al piano Transizione 5.0, un fisco che supporti la crescita delle imprese: sono questi i temi al centro della relazione che il presidente Alessandro Spada ha tenuto in occasione dell’Assemblea Generale 2024 di Assolombarda contraddistinta quest’anno dal motto “L’impresa che è in noi”.

Un’Europa del fare

Spada ha sottolineato innanzitutto la necessità di un’Unione Europea più pragmatica e meno burocratica.

“Non possiamo più permetterci che il nostro continente si riduca solo a uno spazio di regole”, ha detto. “Dobbiamo superare la gabbia istituzionale europea in cui ci troviamo oggi e che non ci consente di decidere”, ha aggiunto, criticando la regola del voto all’unanimità e il peso eccessivo della burocrazia.

Spada ha evidenziato come il costo della burocrazia in Italia sia pari a quasi 60 miliardi di euro l’anno, più del 3% del PIL, e ha proposto di utilizzare una piccola parte delle risorse che si potrebbero risparmiare per raggiungere l’obiettivo postoci dalla NATO di una spesa per la difesa pari ad almeno il 2% del PIL .

Spada ha criticato anche l’approccio europeo all’antitrust, definendolo “fissato su un consumatore che esiste solo nella teoria” e incapace di valutare le operazioni nel loro reale scenario competitivo: “un approccio che si concentra solo sul mercato europeo, ignorando la competizione globale. Questo impedisce alle aziende di raggiungere la dimensione necessaria per competere con i colossi extra-europei”, e di diventare “campioni europei” in grado di competere a livello globale. A ha citato gli interventi europei che hanno portato al blocco di fusioni, come i casi Siemens – Alstom, Fincantieri per i cantieri navali francesi, Deutsche Börse – London Stock Exchange e infine Unicredit – Commerzbank nel settore bancario.

Automotive: “La data del 2035 non sarà rispettata”

Anche sulla transizione green l’appello è al pragmatismo. “La transizione green o la si fa con le imprese o non la si fa”, ha detto. “Continuare a ignorare i tre pilastri fondamentali della transizione – neutralità tecnologica, oggettività scientifica e gradualità – comporta con certezza il rischio di uscire dal mercato per fondamentali settori della nostra industria: non solo automotive ma – riferendomi soprattutto al territorio lombardo – anche metallurgia, agroalimentare, packaging, trattamento rifiuti. Senza queste industrie non potremmo raggiungere gli obiettivi di riciclo imposti dall’Europa”.

Sull’Automotive ha definito la transizione imposta da Bruxelles “non realistica”, che vede, a fronte di obiettivi ambiziosi, tempi non coerenti e un focus esclusivo sull’elettrico, tecnologia per la quale l’Europa non possiede le materie prime e i componenti necessari.

Spada ha detto chiaramente che “la ‘data decisiva’ del 2035 non sarà rispettata”. E ha evidenziato i rischi occupazionali legati alla transizione verso l’elettrico, con la possibilità di perdere fino a mezzo milione di posti di lavoro in Europa e 40.000 in Italia entro il 2030.

Nucleare imprescindibile

Sul fronte della transizione energetica, Spada ha ribadito la necessità di puntare sul nucleare come fonte “imprescindibile” per garantire la sicurezza energetica e ridurre la dipendenza da altri Paesi.

Ha poi sottolineato il ruolo cruciale del nucleare per “garantire la sicurezza energetica del Paese”, soprattutto in vista della crescente domanda di energia legata alla transizione digitale e all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Su questo fronte “apprezziamo l’impegno del Governo di arrivare a un quadro normativo entro la fine dell’anno. Ma serve una precisa pianificazione finanziaria”.

Il nucleare – ha concluso – “è una priorità importante per il nostro territorio”, ha aggiunto, sottolineando i vantaggi economici e occupazionali di una scelta coraggiosa che dovrebbe essere fatta al più presto.

Riciclo ed economia circolare

Spada ha inoltre evidenziato l’impegno delle imprese nella sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con un focus particolare sul riciclo e la circolarità come punti di forza del sistema produttivo italiano.

“Gli imprenditori di questo territorio sono veri e propri inventori, precursori di sostenibilità. Uno sostenibilità ambientale certo, ma allo stesso tempo economica e sociale. Per noi la sostenibilità non è un vincolo o un obbligo di legge. È un vero e proprio vantaggio competitivo”, ha detto.

Spada ha portato ad esempio alcune eccellenze del territorio lombardo: a Milano si sviluppano tecnologie innovative per il recupero di metalli, comprese le terre rare, dalle acque reflue e per convertire la plastica non riciclabile in bio-olio; nella provincia di Monza e Brianza c’è un ecosistema di rigenerazione della natura con recupero di terreni e promozione della biodiversità; nell’area di Pavia e Lodi c’è uno dei centri più importanti a livello nazionale per il recupero degli oli esausti e dei solventi.

Spada ha poi ribadito l’importanza del riciclo e della circolarità per ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime, sottolineando come l’Europa sia fortemente dipendente dalla Cina per l’approvvigionamento di materiali critici.

Transizione 5.0 e fisco: semplificazione e incentivi

Sul fronte fiscale, il Presidente di Assolombarda ha chiesto al Governo di “lavorare con coraggio ad un doppio percorso: il primo di spending review per quelle voci che non contribuiscono al rilancio strutturale dell’economia ea il secondo, parallelo, di riduzione della pressione fiscale”. Ha poi chiesto l’introduzione della mini-Ires, criticato l’abrogazione dell’ACE e chiesto al Governo di “mettere a terra il PNRR per trasformare quelle risorse in PIL”.

E a proposito di PNRR e transizione green, Spada ha espresso preoccupazione per la lentezza nell’attuazione della Transizione 5.0, chiedendo al Governo di semplificare le procedure e di prevedere interventi per favorire il decollo della misura.

Transizione 5.0, ha detto Spada, è “una misura a rischio” a causa delle “modalità di attuazione disincentivanti”. Il riferimento è agli aspetti procedurali, alle tempistiche stringenti e alle incertezze tecniche.

Spada ha quindi chiesto al Governo di costituire una “task force per gestire con flessibilità le domande di chiarimento da parte delle imprese”, di semplificare la misura e di “rivedere il meccanismo di prenotazione dei fondi e l’individuazione delle finestre di ammissibilità degli investimenti”.

Nel suo intervento il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha risposto alle preoccupazioni di Spada riguardo al Piano Transizione 5.0 riconoscendo la necessità di migliorarlo e di renderlo più efficace.

Pur definendolo “il punto più avanzato d’Europa”, Urso ha ammesso che la misura può essere resa più efficace. Ha quindi annunciato un prossimo incontro con il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini per discutere le possibili modifiche. Il Ministro si è detto fiducioso che, con un utilizzo ottimale delle risorse, il Piano Transizione 5.0 possa raggiungere i suoi obiettivi contribuendo alla transizione digitale e green delle imprese italiane.

Lombardia decima economia europea

Spada ha ribadito con forza l’importanza dell’economia della Lombardia in Europa: “Se fosse una nazione, si posizionerebbe al decimo posto nella classifica delle economie europee, con un PIL di 480 miliardi di euro”, ha detto.

Spada ha sottolineato come questo risultato sia frutto di un “modello industriale” basato su: qualità, innovazione e diversificazione.

Questo modello ha permesso alla Lombardia di crescere più di altre regioni europee, con un aumento del PIL del 6,7% tra il 2019 e il 2023, superiore a quello di Italia, Spagna, Francia e Germania. La Lombardia si distingue poi per la sua forte vocazione all’export, con un valore di 163,6 miliardi di euro nel 2023, superiore a quello di Paesi come Ungheria, Danimarca, Portogallo e Finlandia.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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