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Alte prestazioni e basso ingombro: Sick amplia la gamma dei sensori fotoelettrici W4S

Con il nuovo sensore fotoelettrico miniaturizzato W4S Sick amplia la gamma di sensori fotoelettrici di nuova generazione. Caratterizzati da elevate prestazioni con ingombro sempre più ridotto, questi sensori si prestano a diverse applicazioni e sono adatti anche per l’utilizzo in contesti sfidanti, come nel caso del rilevamento di superfici discontinue, irregolari o estremamente piatte.

Pubblicato il 13 Gen 2024

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Per applicazioni impegnative, quali il rilevamento di superfici discontinue, irregolari o estremamente piatte, le aziende necessitano di sensori fotoelettrici ad elevate prestazioni che si adattino, al tempo stesso, alle necessità di compattezza e versatilità che caratterizzano sempre più frequentemente le linee di produzione nell’industria.

Sick, che ha maturato una forte esperienza nella produzione di sensori fotoelettrici, ha completato la sua famiglia di sensori fotoelettrici con il sensore fotoelettrico miniaturizzato W4S, presentato alla fiera SPS 2023 di Norimberga.

La gamma di sensori fotoelettrici W4S Optical

Il W4S si distingue per la sua custodia Vistal, compatta ma resistente, con finestra di scansione laterale, rendendolo ideale per applicazioni in spazi ristretti.

La gamma W4S Optical Standard include sensori di prossimità fotoelettrici e a riflessione che offrono portate elevate e affidabilità di commutazione per una varietà di applicazioni standard.

Per le sfide più impegnative, come il rilevamento di superfici discontinue, irregolari o estremamente piatte, Sick propone i sensori W4S Optical Expert, dispositivi che utilizzano filtri digitali Opto-Asic ad alte prestazioni per garantire un rilevamento affidabile delle interferenze ottiche nell’ambiente operativo.

L’interfaccia utente BluePilot – già testata su numerosi altri sensori Sick – semplifica l’impostazione e il monitoraggio dei sensori, risparmiando tempo prezioso nella configurazione.

Inoltre, grazie a un collegamento IO e funzioni intelligenti per il monitoraggio e la diagnosi del sensore, i dispositivi W4S sono pronti per l’integrazione nel mondo delle macchine e delle applicazioni digitalizzate.

I nuovi sensori W4S sono disponibili con un foro da 1 pollice per una facile installazione e connettori standard di mercato. Questo rende semplice per gli ingegneri meccanici e gli utenti che precedentemente si affidavano ad altre marche di sensori miniaturizzati passare ai sensori sottili e salvaspazio di nuova generazione di Sick.

Le varianti Optical Expert per applicazioni sfidanti

Per affrontare contesti particolarmente difficili, Sick ha sviluppato una serie di varianti del sensore W4S specifiche per le applicazioni: gli Optical Expert.

Tra queste, il sensore DoubleLine utilizza due punti luminosi a forma di linea per garantire un segnale coerente anche in presenza di oggetti con fori, rientranze o superfici irregolari.

I sensori NarrowBeam offrono un fascio particolarmente focalizzato e una geometria puntiforme, consentendo la soppressione dello sfondo ad alta precisione e il rilevamento affidabile di oggetti neri come la pece con una remissione inferiore all’1%.

I nuovi sensori MultiMode W4S si caratterizzano invece per l’elevata versatilità: con due punti di commutazione indipendenti per il rilevamento di oggetti a distanze diverse, la possibilità di impostare diverse finestre di rilevamento all’interno del campo di scansione e molte altre funzioni, offrono la massima flessibilità.

Infine, i sensori retroriflettenti W4S con Clearsense MultiMode permettono il rilevamento affidabile quasi indipendentemente dal grado di trasparenza degli oggetti.

Questa caratteristica li rende ideali per rilevare oggetti opachi e materiali semitrasparenti come il vetro smerigliato, con la stessa affidabilità delle pellicole e delle lastre di vetro trasparenti.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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