Nel mondo di oggi l’adattabilità non è più solo un vantaggio competitivo, ma una necessità. I produttori di tutti i settori si trovano ad affrontare sfide continue: cambiamenti normativi, l’imprevedibilità della domanda, catene di distribuzione mutevoli, la crescente carenza di forza lavoro e le lacune nelle competenze.
La resilienza non è quindi qualcosa che si può prendere in considerazione in un secondo momento, ma deve essere sviluppata all’interno del sistema, integrata nella strategia e rafforzata attraverso la tecnologia e la cultura.
Indice degli argomenti
Cinque principi chiave per integrare la resilienza nelle operazioni
Ecco cinque principi chiave per integrare la resilienza nelle operazioni di produzione:
1. Mettere i clienti e i partner al primo posto
I produttori resilienti condividono un tratto comune: danno priorità alle relazioni a lungo termine. Nella nostra esperienza, solide partnership con clienti e fornitori di tecnologie creano una base di fiducia che si rivela preziosa durante i periodi di crisi. Con il passare del tempo, questa base tende a diventare ancora più forte e solida.
Che si tratti di una carenza globale di componenti o di un improvviso cambiamento normativo, le aziende che operano con apertura, lealtà e collaborazione rispondono in modo più rapido ed efficace. Questi legami umani sono importanti per la resilienza, tanto quanto qualsiasi macchina o sistema.
2. La flessibilità è la nuova efficienza
I produttori si sono a lungo concentrati sull’efficienza, ma nel mondo odierno la flessibilità è altrettanto importante.
I sistemi di produzione devono poter passare senza problemi da una linea di prodotto all’altra, scalare in base alla domanda e adattarsi rapidamente alle fluttuazioni dell’offerta.
Ciò significa ripensare i processi e investire in tecnologie che supportano la modularità e la rapidità di riconfigurazione, dalla robotica ai sistemi di controllo intelligenti.
3. Utilizzare il rilevamento intelligente e la gestione dei dati per essere sempre un passo avanti
Oltre a monitorare le prestazioni, i produttori resilienti devono saper prevedere i problemi prima che si verifichino e, se si presentano, devono poter analizzare la cronologia dei dati per analizzarli.
In questo ambito i dati in tempo reale, abbinati all’analisi basata sull’intelligenza artificiale, consentono ai team di passare da un approccio reattivo a uno proattivo.
Anche le tecnologie di rilevamento avanzate possono svolgere un ruolo cruciale nella costruzione della resilienza. Quest’ultime, forniscono infatti i dati necessari al momento giusto, consentendo di prendere decisioni rapide e informate che vanno dal rilevamento in tempo reale delle deviazioni di qualità, all’identificazione dei primi segni di usura delle macchine.
Il rilevamento non riguarda solo la produttività, ma favorisce anche la continuità del business migliorando la tracciabilità, garantendo la conformità alle normative e consentendo la manutenzione predittiva.
Inoltre, se combinati con le tecnologie di sicurezza, i sensori intelligenti contribuiscono a proteggere le persone e i processi.
I sistemi di sicurezza integrati possono infatti adattarsi dinamicamente ai flussi di lavoro in evoluzione, riducendo la necessità di interruzione della produzione e mantenendo al contempo un ambiente sicuro.
Questo tipo di sicurezza adattiva è essenziale nella produzione moderna, in cui la flessibilità spesso implica cambi frequenti, robotica mobile e collaborazione tra operatori e macchine.
4. Integrazione: la chiave per l’agilità
Per adattarsi rapidamente, i produttori hanno bisogno di sistemi veloci e flessibili. Le piattaforme di automazione integrate garantiscono questo tipo di agilità unificando perfettamente controllo, movimento, sicurezza, visione e robotica all’interno di un’unica architettura.
Grazie ad ambienti di programmazione standardizzati, aperti e a componenti modulari, i team possono lavorare in modo più efficiente, replicare le configurazioni di successo e scalare la capacità produttiva a livello globale con meno rischi. In altre parole, l’integrazione riduce la dipendenza da risorse ingegneristiche limitate.
5. La resilienza deve essere intrinseca
La vera resilienza operativa non deriva da soluzioni frammentarie, ma nasce da sistemi integrati costruiti per evolversi. Ecco perché i produttori più lungimiranti incorporano la resilienza fin dalle fasi progettuali iniziali. La includono ovunque: dalle reti di fornitura alla pianificazione della produzione e fino ai sistemi di controllo.
In Omron, questo pensiero si concretizza nella piattaforma Sysmac, un’architettura di automazione intelligente completamente integrata che unifica controllo, movimento, sicurezza, robotica e visione in un unico ambiente.
Quest’ultima è progettata per semplificare la complessità, ridurre i tempi di progettazione e consentire un processo decisionale agile e basato sui dati. Sysmac riflette la convinzione che la resilienza non dipenda dal possedere più strumenti, ma nell’avere la piattaforma giusta per riunirli tutti, in un’integrazione armoniosa ed efficiente.
Non tutte le difficoltà possono essere previste, ma sistemi e organizzazioni possono essere progettati per fronteggiarle. Concentrandosi su relazioni a lungo termine, automazione integrata e rilevamento intelligente, i produttori possono resistere al cambiamento e prosperare in esso.
In Omron siamo orgogliosi di lavorare insieme a produttori che considerano l’automazione uno strumento per l’efficienza, nonché una leva strategica per la resilienza. Insieme, stiamo costruendo fabbriche pronte ad affrontare qualsiasi cosa abbia in serbo il futuro.











