Sostenere la diffusione di tecnologie innovative di decarbonizzazione: è questo lo scopo del nuovo bando del Fondo per l’Innovazione europeo aperto dalla Commissione. Il bando mette a disposizione 4 miliardi di euro finanziati dai fondi del sistema ETS, il sistema di scambio di quote di emissione dell’Unione Europea.
Per la call 2023 la Commissione ha deciso di incrementare i fondi complessivi disponibili e raddoppiato il budget assegnato ai progetti di produzione cleantech rispetto al bando precedente. Dei 4 miliardi, infatti, 1,4 miliardi sono destinati a rafforzare la capacità di produzione industriale, la leadership tecnologica e la resilienza della catena di approvvigionamento in Europa.
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Bando del Fondo per l’Innovazione 2023, i progetti ammissibili
L’invito a presentare progetti è suddiviso in cinque diverse categorie:
- progetti di decarbonizzazione di grandi dimensioni (CAPEX superiore a 100 milioni di euro)
- progetti di medie dimensioni (CAPEX compreso tra 20 milioni di euro e 100 milioni di euro)
- progetti di piccole dimensioni (CAPEX compreso tra 2,5 milioni di euro e 20 milioni di euro)
- produzione cleantech
- progetti pilota
I progetti di produzione cleantech possono includere la produzione di componenti per le energie rinnovabili, lo stoccaggio di energia, le pompe di calore e la produzione di idrogeno. I progetti pilota possono includere progetti altamente innovativi incentrati sulla decarbonizzazione profonda dei settori elencati negli allegati I e III della Direttiva UE ETS 2003/87, tra cui la cattura e l’utilizzo del carbonio in modo sicuro per l’ambiente, e prodotti che sostituiscono quelli ad alta intensità di carbonio prodotti in settori elencati nell’allegato I della Direttiva.
A seguito della recente revisione della direttiva sul sistema di scambio delle quote di emissione dell’UE (EU ETS), il bando è ora aperto anche ai settori del trasporto marittimo, del trasporto su strada e degli edifici nell’ambito del tema generale della decarbonizzazione, oltre che alle tecnologie nelle industrie ad alta intensità energetica (compresa l’aviazione), alla cattura e allo stoccaggio del carbonio, alle energie rinnovabili e allo stoccaggio dell’energia.
L’estensione al settore del trasporto stradale e degli edifici mira a sostenere l’innovazione nelle tecnologie e nei processi a basse e zero emissioni di carbonio che riguardano il consumo di combustibili negli edifici e nel trasporto stradale, comprese le forme di trasporto collettivo come i trasporti pubblici e i servizi di pullman.
Con l’estensione dell’ETS al settore marittimo, il Fondo per l’Innovazione può ora sostenere tecnologie innovative di punta volte a decarbonizzare questo settore. Ciò può includere l’efficienza energetica, i carburanti alternativi sostenibili, l’elettrificazione e le tecnologie di propulsione a zero emissioni, come le tecnologie eoliche. Può anche riguardare infrastrutture innovative nel settore marittimo, in particolare per i porti di trasbordo dei container dell’UE.
I progetti possono affrontare tutti gli impatti sul clima, comprese le emissioni di black carbon. La revisione del sistema ETS ha aperto alla possibilità di partecipazione anche da parte di progetti situati nello Spazio Economico Europeo (SEE).
Le agevolazioni
I promotori dei progetti hanno tempo fino al 9 aprile 2024, alle ore 17:00 (CET), per presentare la domanda tramite il portale dei finanziamenti e delle gare d’appalto dell’UE. I candidati saranno informati dei risultati della valutazione nel quarto trimestre del 2024 e i selezionati firmeranno le convenzioni di sovvenzione nel primo trimestre del 2025.
I progetti saranno valutati in base al loro potenziale di riduzione delle emissioni di gas serra, al loro grado di innovazione, maturità, replicabilità ed efficienza dei costi.
Il Fondo per l’Innovazione può coprire fino al 60% dei costi di un progetto. I progetti promettenti che non sono sufficientemente maturi per una sovvenzione o che non sono stati selezionati per il finanziamento a causa di limitazioni di bilancio possono beneficiare dell’Assistenza allo sviluppo dei progetti (PDA) della Banca europea per gli investimenti.