elettrificazione

PMI e sostenibilità, lo studio: “Aiutare le imprese troppo esposte alla volatilità dei prezzi”



Indirizzo copiato

Uno studio di Solar Impulse Foundation e Schneider Electric evidenzia che solo l’11% delle PMI europee ha compiuto investimenti sostanziali in sostenibilità, malgrado il potenziale di riduzione dei costi e l’obiettivo UE di portare l’elettrificazione al 32% entro il 2030. Per raggiungere questo target e modernizzare una rete obsoleta, digitalizzazione ed elettrificazione sono imperativi che possono ridurre i consumi energetici e le emissioni. Il documento sottolinea l’esposizione delle PMI alla volatilità dei prezzi e propone quattro raccomandazioni chiave ai Policy maker per supportarle.

Pubblicato il 15 dic 2025



Concept,For,Eco,Friendly,,Green,Energy,And,Environmental,Protection,Of



Solo l’11% delle PMI ha effettuato sostanziali investimenti in sostenibilità, nonostante l’enorme potenziale di risparmio in termini di costi, resilienza e competitività che essi possono sviluppare.

È quanto emerge dal rapporto “Unlocking SME Competitiveness in Europe” redatto dalla Solar Impulse Foundation, organizzazione no-profit che promuove soluzioni efficienti ed energia pulita, e da Schneider Electric.

Il rapporto restituisce la fotografia delle performance delle PMI europee in digitalizzazione ed elettrificazione tra obiettivi ambizioni e ritardi negli investimenti.

Ancora poche PMI europee investono in sostenibilità o hanno una strategia complessiva

I 23 milioni di piccole e medie imprese (PMI) europee sono la spina dorsale dell’economia del continente, rappresentano il 99% delle aziende e valgono più della metà del PIL dell’Unione Europea.

Il dato evidenziato dal rapporto riguardo la percentuale di queste realtà che investono in sostenibilità è particolarmente rilevante, soprattutto alla luce degli obiettivi di sostenibilità europea.

L’Europa punta ad aumentare il tasso di elettrificazione dal 21,3% al 32% entro il 2030. Proprio questi target rendono necessari interventi urgenti: il 40% della rete elettrica del continente ha infatti più di 40 anni ed entro la fine del decennio saranno necessari 584 miliardi di euro di investimenti per rinnovarla.

La modernizzazione delle infrastrutture per far fronte a questa ambizione è pertanto essenziale.

Il rapporto evidenzia che l’elettrificazione e la digitalizzazione possono ridurre il consumo di energia del 20-30% e le emissioni di CO2 fino al 40% nei settori più importanti dell’economia, e possono liberare entro il 2030 miliardi di euro di valore attualmente inutilizzato.

In questo quadro, anche se il 93% delle PMI dell’UE ha implementato almeno una misura per l’efficienza delle risorse, solo un quarto ha adottato una strategia complessiva di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.

Le dimensioni ridotte e il limitato potere negoziale delle PMI, nonché i vincoli di risorse, espongono molto queste aziende alla volatilità dei prezzi dell’energia.

È quanto mai importante, quindi, avere sostegno politico, adottare modelli di business innovativi e soluzioni digitali che aiutino le PMI a gestire i costi e a rafforzare la resilienza.

“Il futuro industriale dell’Europa è a un bivio, soprattutto se consideriamo il ruolo attualmente inespresso che le PMI possono avere nel risolvere le nostre sfide energetiche e nel promuovere la competitività”, commenta Laurent Bataille, Executive Vice President of Europe Operations di Schneider Electric.

“Elettrificazione e digitalizzazione non sono delle ambizioni, sono degli imperativi. Le tecnologie esistono: ciò che conta in questo momento è la loro adozione su larga scala, oltre alla velocità di esecuzione. L’ampia diffusione di queste soluzioni nelle PMI rafforzerà la sovranità industriale e la competitività dell’Europa in termini di costi, riducendo la dipendenza dall’energia importata e rafforzando la resilienza contro shock globali”, aggiunge.

Volatilità e shock dei prezzi energetici: 4 raccomandazioni chiave per i Policy maker

Il rapporto evidenzia anche una crescita record delle energie rinnovabili, che hanno superato il 30% della produzione di elettricità in Europa già nel 2023, contribuendo a ridurre l’esposizione del continente alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.

Per aiutare le PMI a proteggersi maggiormente dagli shock dei prezzi, il rapporto formula quattro raccomandazioni chiave:

  1. Completare la revisione della direttiva europea sulla tassazione dell’energia per rendere l’elettricità più competitiva
  2. Armonizzare e semplificare le autorizzazioni, la connessione alla rete e gli standard tecnici per le PMI
  3. Impiegare strategicamente i fondi pubblici per ridurre i rischi dei progetti ad alto capitale e consentire una rapida modernizzazione delle PMI
  4. Sostenere modelli di business basati sui servizi e collaborativi, tra cui l’energia come servizio, gli acquisti cooperativi e i partenariati pubblico-privato

Articoli correlati