Pianificare le attività aziendali, gestire in modo intelligente gli investimenti e il budget, estrarre automaticamente informazioni da documenti e guidare il cliente nell’esperienza di acquisto: sono queste alcune delle applicazioni di intelligenza artificiale più utilizzate dalle imprese nel 2022, come ha sottolineato l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano.
Un rapporto che evidenzia una maggior consapevolezza da parte delle organizzazioni delle opportunità legate all’utilizzo di soluzioni di Data e AI per abilitare vantaggi competitivi e affrontare le perturbazioni dei mercati.
Ad impressionare è infatti la crescita che ha avuto il mercato italiano dell’AI nel 2022 – che è arrivato a toccare un valore record di 500 milioni di euro (+32% sul 2021) – pur in un contesto economico perturbato e in assenza di incentivi specifici agli investimenti.
Una crescita che è stata trainata sia dall’affermarsi della tecnologia che dall’aumento della consapevolezza dei vantaggi abilitati da queste applicazioni e della disponibilità, da parte delle imprese, di una sufficiente quantità di dati (e della loro qualità).
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Il divario tra grandi imprese e PMI (che però accelerano nell’adozione dell’AI)
E questa consapevolezza non interessa unicamente le realtà più strutturate, ma sta coinvolgendo, anche se con ritmi diversi, anche le piccole e medie imprese.
Come accade per tante altre tecnologie, infatti, anche in questo caso le grandi imprese e le PMI italiane sembrano viaggiare a due velocità diverse.
Da un lato, oltre sei grandi aziende su 10 hanno già avviato almeno un progetto di AI, mostrandoun aumento del 10% di adozione negli ultimi cinque anni; si tratta di progetti che in circa la metà dei casi riescono a superare la fase pilota e a diventare pienamente operativi.
Dall’altro, tra le piccole e medie imprese (PMI), invece, la percentuale si attesta al 15%. Dato nettamente inferiore che, tuttavia, sottolinea un trend positivo anche per le realtà imprenditoriali più piccole, che stanno manifestando un aumento di interesse verso applicazioni di Data e AI: il numero dei progetti ha infatti registrato un aumento del 9% sul 2021 e quasi una PMI su tre ha in programma di avviare nuove progettualità nei prossimi 24 mesi.
Ad ostacolare lo sviluppo di progetti presso le PMI è sia l’assenza del budget necessario agli investimenti (per il 30%) che il livello di digitalizzazione dell’impresa e del suo personale (per il 24% del campione).
L’impegno di Assolombarda per diffondere una cultura d’impresa data-driven
Superare queste barriere è necessario in un contesto sempre più digitalizzato e connesso che si muove verso una manifattura più flessibile, intelligente e sostenibile.
E, in un Paese dove oltre la metà dei cittadini non possiede competenze digitali di base (cioè non è in grado di navigare su Internet o inviare delle e-mail), occorre in primo luogo lavorare sulla cultura d’impresa per far comprendere alle aziende le opportunità e i vantaggi di queste tecnologie.
In questa direzione si muove l’impegno di Assolombarda – l’associazione degli industriali della Città Metropolitana di Milano e delle Province di Lodi, Monza e Brianza e Pavia – che proprio per accelerare sulla creazione di consapevolezza intorno a questi temi ha creato un gruppo di lavoro dedicato a “Data & Artificial Intelligence”, coordinato da Giovanni Mocchi, Vicepresidente del Gruppo Zucchetti e membro del consiglio direttivo di Assolombarda.
“Nei progetti di innovazione legati all’intelligenza artificiale, quello che generalmente frena o rischia di farli fallire è la mancanza della consapevolezza di quanto già si disponga, delle competenze per un’adozione efficace di queste applicazioni, oltre alla scarsa attitudine a considerare dati e analisi- spiega Giovanni Mocchi-. “Il gruppo di lavoro sta orientando le proprie attività e sviluppando nuovi progetti per stimolare l’adozione di intelligenza artificiale nel sistema produttivo, mirando soprattutto alle PMI, mostrando le potenzialità e le capacità applicative di questa tecnologia”.
Rendere l’AI fruibile a tutti: Assolombarda presenta il glossario sull’intelligenza artificiale
Il gruppo di lavoro ha già portato ai primi risultati, con la creazione della dispensa “Intelligenza Artificiale per l’industria“, con un glossario – ad opera di Alfio Quarteroni, professore del Politecnico di Milano – sulle terminologie dell’AI.
“L’obiettivo di questo glossario è avvicinare le imprese alla comprensione delle tecnologie informatiche che abilitano l’intelligenza artificiale. Quest’ultima può diventare patrimonio di tutte le realtà imprenditoriali, dalle grandi aziende alle PMI. Con questo approccio, adottando un linguaggio più vicino al business, intendiamo rendere fruibili e comprensibili ai referenti aziendali i temi caratterizzanti l’intelligenza artificiale, gli aspetti specifici della tecnologia, e, soprattutto, i vantaggi derivanti dalla sua adozione”, commenta Quarteroni.
Il glossario è consultabile sul portale Bussola 4.0, una piattaforma – che Assolombarda ha lanciato lo scorso novembre – a servizio delle imprese che vogliono avvicinarsi e approfondire le tematiche legate all’utilizzo delle tecnologie nell’ambito di Industria 4.0.
Uno strumento a disposizione delle imprese, con un focus particolare sulle PMI, per approfondire opportunità e vantaggi delle tecnologie 4.0, attraverso una libreria di documenti informativi, webinar, esempi di applicazioni concrete e molto altro.