Al Politecnico di Milano nasce una piattaforma europea per gli oggetti intelligenti

Manutelligence è un programma finanziato all’interno del sistema di Horizon2020. L’obiettivo è trarre sempre più informazioni dai prodotti

Pubblicato il 06 Dic 2017



È un piattaforma di information technology collaborativa e modulare. E i progettisti l’hanno ideato con l’obiettivo di sostenere le imprese che sviluppano oggetti intelligenti. Non a caso è Manutelligence il nome del progetto Horizon2020 del Politecnico di Milano. Dall’Unione europea l’ateneo ha ricevuto 4,2 milioni di euro. Il percorso è partito nel 2015 e ha durata triennale.

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Come funziona

La piattaforma sviluppata da Manutelligence integra il ciclo di vita del prodotto con il ciclo di vita del servizio e connette i dati raccolti tramite le tecnologie dell’internet delle cose. I dati disponibili permettono di fare calcoli finanziari. Con il sistema connesso si possono misurare i fattori di costo e sostenibilità legati al prodotto-servizio attraverso il calcolo del Life Cycle Cost (LCC) e del Life Cycle Assessment (LCA).

Product Service Design and Manufacturing Intelligence Engineering Platform, questo il nome completo di Manutelligence, integra i sistemi Product Lifecycle Management (PLM) con le tecnologie degli oggetti connessi. In questo modo i progettisti hanno accesso alla conoscenza e ai dati generati lungo tutto il ciclo di vita del prodotto-servizio. Informazioni che prima erano irreperibili o difficili da riconoscere, vengono a galla.

Monitoraggio

L’azienda può controllare come i clienti adoperano i prodotti che ha realizzato. Di conseguenza può migliorare l’efficienza e l’efficacia di un prodotto e dei servizi collegati. L’imprenditore può determinare quali servizi possono essere offerti in aggiunta. In questo modo i progettisti non si limiteranno alla sola progettazione di prodotti, ma potranno migrare verso la “servitizzazione” completa del prodotto stesso (come il car sharing).

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Luca Zorloni

Cronaca ed economia mi sono sembrate per anni mondi distanti dal mio futuro. E poi mi sono ritrovato cronista economico. Prima i fatti, poi le opinioni. Collaboro con Il Giorno e Wired e, da qualche mese, con Innovation Post.

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