Puntare sul Cloud per affrontare le criticità e inventare il futuro: le risposte di Microsoft alle sfide e alle priorità delle aziende italiane

Nel corso di Made in DigItaly, l’evento organizzato da Microsoft Italia e dal network di Digital360, Microsoft ha voluto sottolineare il ruolo del Cloud nel permettere alle aziende di superare le grandi sfide del momento e abilitare una competitività più sostenibile.

Pubblicato il 18 Nov 2022

Digitaly


Non perdere quel carattere innovatore e creativo che ha da sempre caratterizzato l’Italia e saper cogliere, grazie al digitale, le opportunità che possono crearsi anche in momenti caratterizzati da criticità e incertezze: è questo il messaggio che Alec Ross – New York Times Best selling Author ed esperto mondiale su geopolitica, mercati e innovazione – ha lanciato dal palco di Made in DigItaly, l’evento organizzato dal Network Digital360 in collaborazione con Microsoft Italia.

L’evento, che si è svolto il 17 novembre, ha chiamato a raccolta – in presenza presso i teatri allestiti presso il Superstudio Maxi (Milano) e online – oltre 1.500 imprenditori, manager e professionisti in un confronto sulle sfide attuali e sulle opportunità del digitale.

Una giornata che ha visto alternarsi una serie di sessioni e business talk dedicati al contributo del digitale nel rispondere alle sfide legate all’attualità – rialzo dei prezzi, caro energia e interruzione delle supply chain –, alla cyber security, alla digitalizzazione e alla sostenibilità.

Accelerare sulla digitalizzazione per non perdere la spinta innovativa che da sempre caratterizza l’Italia

Sfide particolarmente rilevanti in un Paese che ha sempre dato un contributo significativo allo sviluppo di prodotti e servizi innovativi.

“La banca, il barometro, la calcolatrice programmabile, la lampadina, la macchina da scrivere. E ancora, il microscopio il motociclo, la nitroglicerina, gli occhiali, il reattore nucleare, la radio, e le università: sono tutte innovazione che sono nate in Italia. Questo è frutto di un aspetto culturale, c’è qualcosa nel DNA degli italiani legato all’innovazione e alla capacità di immaginare e inventare in futuro“, spiega Ross.

“Ma per fare tutto questo la digitalizzazione è fondamentale, perché i dati sono le materie prime del mondo di oggi“, aggiunge.

E i dati diventeranno sempre più importanti anche nel mondo di domani: ad oggi sono circa 42 miliardi i dispositivi collegati alla rete, un numero che è quasi raddoppiato negli ultimi anni. Ed entro il 2025 si stima che i dispositivi connessi alla rete arriveranno ad essere 75 miliardi.

Una crescita trainata dalla digitalizzazione di sempre più attività, professioni e settori. In un tale contesto, in un Paese dove la produttività resta un tallone d’Achille, investire sulle tecnologie digitali può essere la leva per risolvere superare lacune e rimuovere gli ostacoli alla crescita.

Tuttavia, i dati riguardanti le performance digitali dell’Italia sono tutt’altro che incoraggianti, soprattutto in materia di competenze digitali, dove l’Italia resta terzultima in Europa.

A mancare sono, in particolar modo, i profili specializzati: l’Italia infatti, si posiziona ultima in Europa per iscritti a corsi riguardanti le tecnologie ICT, mentre i dati indicano che per restare competitive in un mercato sempre più digitale, le aziende dovranno “coltivare” competenze digitali in 2,1 milioni di lavoratori.

Come fare, allora, a invertire questo primato negativo e a prepararsi al futuro? Tre sono le priorità per il Paese, spiega Ross:

  • il capitale umano digitale, da creare sia intervenendo sui curricula scolastici che attraverso l’upskilling e il reskilling dei lavoratori
  • sviluppare politica industriale del digitale, promuovendo la trasformazione digitale di tutti i comparti produttivi, lavorando per colmare il gap dimensionale delle aziende ICT italiane e per favorire la nascita e l’accelerazione delle startup innovative
  • semplificare l’accesso ai fondi del PNRR, accelerare gli investimenti e coinvolgere il settore privato

Il Cloud per fronteggiare l’incertezza economica: Microsoft lancia una nuova soluzione per la gestione della supply chain

Microsoft ha quindi esortato le aziende italiane a continuare a investire in tecnologia per far fronte alle tre principali sfide di oggi. L’invito è triplice: “Do more with less. Put your people first. Trust your Cloud”.

In primis, le aziende si muovono oggi in uno scenario di incertezza economica, in cui inflazione, crisi energetica e discontinuità della supply chain minano l’equilibrio già precario della fase post-pandemica.

Secondo Gartner, a livello globale il 90% dei Ceo riconosce nella persistente inflazione un fattore di grande impatto sull’andamento di business del 2022. E sempre Gartner stima che il 48% dei Cfo crede che la volatilità della supply chain proseguirà oltre il 2022.

Inoltre, l’instabilità del mercato dell’energia sembra destinata a durare. In questo quadro, il digitale consente di fare di più con meno (“Do more with less”).

Il Cloud, infatti, permette di migliorare il time-to-value e ridurre i costi, rendendo più accessibili i progetti d’innovazione; di beneficiare di maggiore agilità e scalabilità; di conseguire maggiore efficienza, facendo leva su tecnologie di analisi dati; e di ottimizzare i consumi energetici, centralizzando le risorse computazionali su una rete efficiente di data center di nuova generazione.

E per dimostrare questo contributo, in occasione di Made In DigItaly Microsoft ha presentato la nuova Microsoft Supply Chain Platform, una piattaforma pensata per ottimizzare la resilienza della supply chain nell’attuale scenario di disruption.

La piattaforma componibile abilita una migliore orchestrazione del patrimonio di dati con un approccio aperto e che, facendo leva sul Cloud di Microsoft, mette a disposizione le migliori tecnologie di AI, collaborazione, sviluppo low code e sicurezza per consentire alla aziende di adottare le funzionalità in linea con le proprie esigenze, creando connettori per ottimizzare la trasparenza dei flussi, sviluppando workflow su misura e collaborando in modo sicuro internamente e con stakeholder esterni.

Uno strumento utile anche in una prospettiva di sostenibilità, per raccogliere maggiori informazioni lungo la filiera e minimizzare l’impatto ambientale. La piattaforma beneficerà anche del contributo dell’ecosistema dei partner Microsoft che potranno mettere a disposizione la propria expertise integrando soluzioni in linea.

Al centro della piattaforma si colloca il Microsoft Supply Chain Center, un centro di commando volto a offrire maggiore visibilità e controllo sulla supply chain, lavorando nativamente con dati e applicazioni lungo la catena di approvvigionamento e integrando insight provenienti anche da sistemi gestionali come SAP e Oracle.

In un’epoca di crescente complessità, con Supply Chain Platform e Supply Chain Center, Microsoft intende offrire due strumenti concreti per consentire anche alle aziende italiane di capitalizzare gli investimenti pregressi e di ottenere insight strategici per agire in modo rapido e far fronte alla discontinuità della supply chain.

Il Cloud per navigare la trasformazione del mondo del lavoro

La seconda dinamica pervasiva che devono gestire le aziende è quella della trasformazione del mondo del lavoro e, in particolare, la sfida della gestione del lavoro ibrido.

Se, infatti, il lavoro da remoto abilita un migliore equilibrio tra lavoro-vita privata, è altrettanto vero che con la riduzione del lavoro in presenza per molte aziende promuovere l’engagement della forza lavoro risulta una vera e propria sfida.

Nel corso dell’evento, Microsoft ha illustrato la sua visione: non c’è una ricetta univoca per scegliere tra lavoro in presenza e lavoro da remoto, dipende da carattere, ruolo, settore, tipo di mansione, ma in generale il lavoro non può più essere inteso come un luogo, bensì deve essere ripensato come un’esperienza in grado di coinvolgere i dipendenti a prescindere da tempo e spazio.

Perciò è fondamentale mettere le persone al centro (“Put your people first”) e il Cloud Computing è uno straordinario abilitatore in questo senso. Grazie a soluzioni human-centric, come la piattaforma cloud di employee experience Microsoft Viva, è possibile connettere persone, processi e dati e consentire a ciascuno di realizzare il proprio potenziale.

Fondamentale ripensare il lavoro ibrido a vantaggio di ogni dipendente, stimolare creatività e innovazione e promuovere una cultura inclusiva. Il digitale può aiutare a far fronte alla cosiddetta Great Resignation (l’ondata di dimissioni che sta interessando le aziende a livello mondiale da un paio di anni), aiutando le aziende a motivare e trattenere i talenti, promuovendo il dialogo e la relazione tra team, nonché la condivisione di conoscenze e la formazione.

Il Microsoft Work Trend Index – il rapporto di Microsoft che analizza i trend di cambiamento nel lavoro –  mette in luce l’importanza di questi aspetti: l’85% dei dipendenti è motivato ad andare in ufficio per ricostruire i legami di team e il 76% resterebbe più a lungo nella propria azienda se potesse beneficiare di maggiore formazione.

Il Cloud per far fronte alle istanze sociali: sicurezza e sostenibilità

La terza sfida che le aziende italiane non possono tralasciare sono le istanze sociali, ovvero la crescente sensibilità dell’opinione pubblica verso questioni etiche, sicurezza e sostenibilità in primis.

Il ruolo degli IT-player è chiave proprio perché attraverso la tecnologia devono abilitare un approccio più etico da parte delle aziende di ogni settore e dimensione.

Secondo IDC, il 90% dei Ceo considera la fiducia una priorità chiave nel rapporto con i propri fornitori IT. E, secondo Nielsen, il 73% dei millennial sarebbero disposti a spendere di più per prodotti più sostenibili.

Due dati che denotano la natura cross-generazionale dei temi etici. La risposta di Microsoft è “Trust your Cloud”, un invito a gettare le basi per una crescita sostenibile a partire dalla scelta di un cloud provider affidabile e impegnato per la sicurezza e la sostenibilità.

Il Cloud consente di proteggere dati, asset e identità con soluzioni all’avanguardia che permettono alle aziende di rispondere alle sempre crescenti minacce digitali.

“Ogni anno analizziamo circa 43 trilioni di allarmi legati alla sicurezza informatica e rileviamo circa 70 miliardi gli attacchi informatici”, spiega Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

Una sfida che Microsoft affronta facendo leva su un ecosistema che comprende oltre 8.500 professionisti e più di 15.000 partner attivi sul fronte sicurezza, ponendosi come alleato di persone e aziende per una migliore cyber-resilienza.

Anche sul fronte sostenibilità il Cloud rappresenta uno strumento abilitante: le soluzioni cloud pensate per aiutare le aziende nella transizione sostenibile forniscono infatti importanti strumenti per misurare l’impronta dell’azienda, valutare strategie di riduzione e misurare i progressi in corso.

Anche in questo ambito Microsoft ha sviluppato una soluzione che aiuta le aziende a gestire le tante complessità presenti: Microsoft Cloud for Sustainability, progettata per aiutare le aziende a misurare, comprendere e controllare le proprie emissioni di carbonio, fissare obiettivi di sostenibilità e intraprendere azioni misurabili.

Focale il tema delle competenze anche per far fronte a queste due istanze sociali: servono professionisti specializzati. Se da un lato il Cybersecurity Specialist è tra le 25 professioni più richieste in Italia – come evidenzia un recente rapporto di LinkedIn –, dall’altro solo il 40% dei lavoratori ha ricevuto una formazione specifica sulla sicurezza cibernetica.

Anche sul fronte della sostenibilità le aziende non possiedono ancora le competenze necessarie, con le figure aziendali dedicate alla sustainability che spesso vengono scelte tra i professionisti già presenti in azienda, senza che questa scelta sia basata su competenze o esperienze maturate nel campo della sostenibilità.

L’impegno di Microsoft sul cloud si intensifica con la Cloud Region italiana

Made in DigItaly è soltanto l’ultima delle iniziative di Miscrosoft a favore della digitalizzazione delle aziende e la competitività sostenibile del Paese e rientra nella più ampia strategia di investimenti che riguarda l’Italia.

Un impegno che l’azienda ha rinnovato attraverso la conferma del piano di investimenti in tecnologie e formazione Ambizione Italia che ad oggi ha raggiunto 2,5 milioni di persone, supportandole ad acquisire competenze digitali e che ha dato vita ad importanti iniziative come l’Alleanza per lo Smartworking, l’Alleanza per il Lavoro e l’Alleanza per la Sostenibilità.

Al centro del piano da 1,5 miliardi di dollari anche investimenti concreti in tecnologia e lo sviluppo della nuova Cloud Region italiana, che verrà realizzata a Milano come parte del network globale di datacenter Azure che conta oltre 60 regioni, 200 datacenter, 4 milioni di server e 190 Edge Zone.

La Cloud Region consentirà alle aziende di accedere in modo ancora più semplice a servizi cloud locali e sicuri per una maggiore efficienza e produttività e, allo stesso tempo, di raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità in linea con le priorità attuali.

I servizi cloud di Microsoft possono infatti rappresentare un’alternativa carbon-neutral e sono fino al 93% più efficiente rispetto a servizi basati su datacenter privati.

Inoltre, sono progettati secondo logiche di sostenibilità e circular economy: a livello globale riutilizzano il 78% dei componenti a fine vita e il restante 22% dei materiali è riciclato.

In particolare, Microsoft Italia ha anticipato che per il Data Center italiano si stima una significativa efficienza energetica, pari a 1,12 PUE (laddove il punteggio di 1 rappresenta l’optimum), mentre la stima di efficienza idrica (WUE) è pari a 0,023 L/kWT, grazie all’impiego di aria esterna per il raffreddamento e a un preventivato utilizzo di acqua inferiore al 5% dell’anno.

Altrettanto importanti i risvolti economico-occupazionali della Data Center Region in via di sviluppo: si stima un impatto di 10.000 opportunità di lavoro e circa 9 miliardi di dollari di indotto diretto e indiretto entro la fine del 2024.

Microsoft stringe una partnership strategica per il cloud con Vodafone Business

E l’impegno di Microsoft verso il cloud e lo sviluppo della Cloud Region italiana si rafforza con con una nuova partnership strategica stretta con Vodafone Business, prima azienda ICT a far parte di “Ambizione Italia Cloud Region Partner Alliance”.

La collaborazione – che prevede investimenti strategici congiunti in formazione, marketing e sviluppo –, mira a offrire alle aziende italiane, soluzioni integrate di servizi cloud Microsoft Azure gestiti e connettività avanzata che semplifica la migrazione in Cloud.

Il rafforzamento della collaborazione tra le due aziende si rivolge alle organizzazioni pubbliche e private di ogni dimensione del nostro Paese, con un particolare focus sulle piccole e medie realtà italiane che necessitano di servizi e soluzioni mirati, volti a favorirne la digitalizzazione. 

Nell’ambito di questa nuova collaborazione, l’obiettivo congiunto di Vodafone Business e Microsoft è di sviluppare e rendere disponibili soluzioni digitali verticali efficaci, sicure e flessibili basate sul Cloud Microsoft Azure e sulla rete Vodafone, che fanno leva su tecnologie come 5G, Edge Computing e IoT per diversi settori, dalla manifattura al retail, dal settore della moda a quello dell’Hospitality.

In Vodafone Business, team di esperti di digitalizzazione e soluzioni Microsoft, accompagneranno i clienti nel loro percorso di trasformazione digitale e migrazione al Cloud.

Le aziende di ogni dimensione potranno beneficiare dell’integrazione di piattaforme e applicazioni in Cloud con le soluzioni di connettività fissa e mobile di Vodafone Business, potendo contare sull’accesso diretto ai servizi erogati dalla Cloud Region Microsoft in Italia, oltre a quelle esistenti già ora all’estero, e su massime performance di rete in termini di velocità, sicurezza e ridondanza, nonché su un’assistenza tempestiva e dedicata.

Altrettanto rilevante, nell’ambito della collaborazione tra le due aziende, sarà lo sviluppo congiunto di offerte in ambito voce in Teams e Cybersecurity. In particolare, in questo campo, Vodafone Business e Microsoft Italia vogliono favorire la creazione di una cultura digitale improntata alla sicurezza e protezione dei dati, concentrandosi sull’offrire servizi di cybersecurity efficaci per proteggere le piccole e medie aziende da attacchi sempre più sofisticati e mirati.

“Siamo felici di rafforzare la collaborazione con Vodafone nel nostro Paese, sulle solide basi delle iniziative che abbiamo lanciato negli scorsi anni per supportare la digitalizzazione di imprese pubbliche e private”, commenta Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia.

“Oggi, di fronte a sfide globali complesse, il digitale rappresenta al contempo un fattore di efficienza e di sviluppo sostenibile per le organizzazioni: unendo i servizi Cloud Microsoft, anche in vista della prossima Region Datacenter Italiana, con i servizi di connettività avanzata, IoT, 5G, Edge di Vodafone e le competenze di esperti possiamo dare un nuovo impulso all’accelerazione dell’innovazione in Italia”, conclude.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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