La moda incontra l’alta tecnologia: i robot dell’IIT in passerella per Dolce e Gabbana

I robot iCub e R1 dell’IIT in passerella per Dolce e Gabbana. I due stilisti hanno detto: “Se la tecnologia è davvero a servizio dell’uomo, dei suoi bisogni e delle sue passioni, allora artigiano e robot potranno coesistere”.

Pubblicato il 01 Mar 2021

Sfilata Dolce e Gabbana ICub 2


Magari le movenze non erano proprio quello di una “mannequin” ma sicuramente iCub e R1, i robot messi a punto dall’IIT di Genova sono riusciti a compensare con la simpatia il debutto sulla passerella di Dolce e Gabbana, in occasione della Sfilata Donna Autunno-Inverno 2021/22.

I robot, frutto della ricerca altamente specializzata dell’Istituto Italiano di Tecnologia nel campo della robotica di servizio e dell’Intelligenza Artificiale, hanno infatti affiancato il marchio in questa performance per celebrare l’eccellenza della ricerca italiana in ambito tecnologico e le sue infinite applicazioni: una sfida che guarda al futuro con curiosità e desiderio di sperimentare.

Un debutto in passerella che per iCub è stato abbastanza statico: il “robot ragazzino” ha fatto solo alcuni passi e poi è rimasto fermo a salutare dal palco, forse più attratto dalle camere robotizzate che dalla bellezza delle modelle; per gli R1, più agili grazie alle ruote, è stata invece una vera e propria prova del nove con tanto di “falcata” affianco alle modelle, vestiti con borsette e collane firmate dagli stilisti.

iCub, invece, ha mantenuto il suo abbigliamento classico, fatto di pelle artificiale, ma oltre al ruolo di “direttore di scena” ha saputo anche affascinare il backstage incontrando gli stilisti e cercando di imparare, grazie all’intelligenza artificiale, qualche piccolo rudimento di sartoria.

Metta: “Creatività e tecnologia compongono quadro di grande effetto” 

“Sono stato piacevolmente sorpreso dall’invito di Dolce&Gabbana a coinvolgere IIT – ha detto Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia – e due delle sue più note e importanti realizzazioni robotiche come iCub e R1, in questo evento. Osservare i nostri robot sulla pedana di una sfilata di moda ci fa sentire vicini al grande pubblico che segue queste manifestazioni dimostrando così che gli esiti della ricerca scientifica sono un patrimonio comune disponibile per tutti. La creatività di Dolce&Gabbana e la nostra visione tecnologica compongono un quadro di grande effetto”.

Dolce e Gabbana: “Robot e artigianato possono coesistere”

Ancora una volta, quindi, il marchio Dolce&Gabbana è a fianco di una realtà italiana di primaria importanza che contribuisce all’impegno da parte della comunità scientifica internazionale di creare soluzioni avanzate ai bisogni quotidiani: tecnologie robotiche all’avanguardia, che acquistano un fascino ancora maggiore perché frutto dell’intelligenza, della creatività e della dedizione dell’essere umano.

“Siamo davvero felici che IIT abbia accettato questa sfida – hanno detto Domenico Dolce e Stefano Gabbana – è incredibile pensare come l’ingegno dell’uomo e la sua determinazione possano dar vita ad altre forme di intelligenza, che apprendono dall’esperienza per essere impiegate in campo medico, ambientale e sociale. La moda è da sempre contaminazione di mondi anche molto lontani tra loro: se la tecnologia è davvero a servizio dell’uomo, dei suoi bisogni e delle sue passioni, allora artigiano e robot potranno coesistere”.

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Fabrizio Cerignale

Giornalista professionista, con in tasca un vecchio diploma da perito elettronico. Free lance e mobile journalist per vocazione, collabora da oltre trent’anni con agenzie di stampa e quotidiani, televisioni e siti web, realizzando, articoli, video, reportage fotografici. Giornalista generalista ma con una grande passione per la tecnologia a 360 gradi, da quella quotidiana, che aiuta a vivere meglio, alla robotica all’automazione.

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