Nuova impresa del cane robot di Boston Dynamics: l’uomo lo disturba, ma lui…

Dopo l’inquietante filmato prodotto due settimane fa, Boston Dynamics ha pubblicato un nuovo video in cui il protagonista è ancora il cane-robot SpotMini. Questa volta gli sviluppatori hanno voluto focalizzarsi sulla robustezza del robot e sulla sua capacità di reagire a elementi di disturbo.

Pubblicato il 25 Feb 2018

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Nemmeno due settimane fa abbiamo pubblicato un articolo con un video sulle imprese di SpotMini, il cane-robot di Boston Dynamics che ha ispirato le creature robotiche comparse in un episodio della serie TV Black Mirror. Era un video affascinante perché mostrava le capacità dei robot di lavorare in squadra, dividendosi i compiti e cooperando per il raggiungimento di un obiettivo comune. Un video però anche inquietante, che dà fiato alle trombe di chi vede un futuro dominato dalle macchine e dall’intelligenza artificiale.

In questi giorni Boston Dynamics ha pubblicato un nuovo video in cui il protagonista è ancora, nemmeno a dirlo, SpotMini. In questo secondo video gli sviluppatori hanno voluto focalizzarsi sulla capacità del robot di adattarsi a situazioni mutevoli. Come è noto, i robot tradizionali sono “maestri” nell’eseguire dei compiti in scenari predeterminati, ma entrano in crisi quando l’ambiente nel quale operano subisce delle modifiche oppure quando sono introdotti elementi di disturbo. Una situazione che è significativamente cambiata negli ultimi anni, con lo sviluppo dei robot mobili collaborativi, dotati di sensori e videocamere studiate per consentire alla macchina di riconoscere l’ambiente ed evitare gli ostacoli. Nulla, comunque, in confronto a quello che SpotMini si dimostra in grado di fare.

Nel video, infatti, il robot viene condotto da una persona di nuovo davanti a una porta e riceve l’istruzione di aprirla tramite un cenno della mano e la parola chiave “Go” (non visibili nel video). A questo punto il robot ha come unico obiettivo portare a termine la propria missione. Grazie alla telecamera posizionata sulla sua “mano”, individua la porta, determina che è chiusa, quindi trova la maniglia e prova ad aprirla. Ma a questo punto un uomo inizia a disturbarne l’azione: prima colpisce il braccio del robot con un bastone da hockey, poi blocca la porta e infine tira indietro il robot con un guinzaglio. Ma il robot è di nuovo pronto all’azione e, dopo aver ricevuto un nuovo comando “Go”, riesce ad aprire la porta e a entrare nel secondo ambiente.

Il video dimostra due cose: la robustezza del sistema meccatronico, in grado di resistere a colpi e a violenti strattoni; e la capacità dello SpotMini di tollerare e rispondere automaticamente a disturbi, migliorando le proprie capacità di risolvere problemi.

Buona visione!

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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