Iperammortamento 2019, conferma per le tre aliquote, ma il primo scaglione sale al 270%

La Commissione Bilancio della Camera ha approvato un subemendamento che innalza la prima aliquota dell’iperammortamento. La struttura della misura per il 2019 prevede quindi il 270% per investimenti fino a 2,5 milioni, il 200% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e il 150% per quelli fino a 20 milioni.

Pubblicato il 05 Dic 2018

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La seduta fiume della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati di ieri ha portato, oltre alla proroga del credito d’imposta per la formazione 4.0, anche all’approvazione di un emendamento dei relatori e di un relativo subemendamento firmato da Marialuisa Faro (M5S) sulla proroga dell’iperammortamento.

Tre scaglioni al 270%, 200% e 150%

Già la formulazione originaria del Disegno di legge di bilancio prevedeva il rinnovo dell’iperammortamento introducendo una struttura con tre scaglioni: il 250% per investimenti fino a 2,5 milioni, il 200% per investimenti da 2,5 a 10 milioni e 150% per quelli oltre i 10 milioni e fino a un tetto massimo dei 20 milioni.

L’emendamento 10.60 dei relatori proponeva di portare la prima quota al 280%. L’emendamento è stato approvato, ma con esso anche il subemendamento Faro che limita l’aumento della prima aliquota al 270%.

La struttura quindi prevede

  • 270% per investimenti fino a 2,5 milioni
  • 200% per investimenti da 2,5 a 10 milioni
  • 150% per quelli oltre i 10 milioni e fino a un tetto massimo dei 20 milioni.

La maggiorazione per gli investimenti in beni immateriali previsti nell’allegato B (il software) resta al 140%.

Iperammortamento nuovo vs vecchio: vantaggio tra il 20% e il 41%

Con il “vecchio” iperammortamento il vantaggio complessivo garantito dall’agevolazione era pari al 36% del valore dell’investimento, indipendentemente dal valore degli acquisti. Con le nuove aliquote il vantaggio sugli investimenti fino a 2,5 milioni è pari al 40,8%. Oltre questa soglia si riduce progressivamente fino a diventare pari al 28,2% per un investimento da 10 milioni. Poi si riduce ulteriormente per arrivare al suo valore minimo alla soglia dei 20 milioni: per un investimento di 20 milioni lo sconto complessivo è del 20,1%.

L’ammontare al di sotto del quale l’aliquota complessiva è più favorevole con le regole 2019 è 3,5 milioni di euro. Sotto questa cifra il nuovo sistema è più conveniente; sopra è più conveniente l’aliquota flat al 250%.

Il percorso della manovra

Approvata definitivamente in Commissione, la manovra passa oggi all’aula della Camera dove il Governo dovrebbe presentare un maxi emendamento sul quale porre la fiducia. Non si escludono ulteriori novità già in questa sede. Il DDL passerà poi al Senato per poi tornare a Montecitorio per l’ultimo OK sulle modifiche introdotte da Palazzo Madama. L’iter si dovrà concludere entro il 31 dicembre.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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