Le 50 aziende più innovative: Siemens sale nella top 10 ed anche Schneider Electric entra in classifica

Nella classifica delle Most Innovative Companies 2023 stilata da Boston Consulting Group (BCG) le aziende tecnologiche continuano a dominare le prime 50 posizioni, con ben cinque presenze nella top 10. Tra queste iniziano ad affacciarsi anche alcuni nomi storicamente legati all’industria e all’energia, come Siemens e Schneider Electric. AI e robotica in cima ai driver di innovazione.

Pubblicato il 06 Giu 2023

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Ci sono anche due colossi dell’Automazione nella classifica delle 50 aziende più innovative (Most Innovative Companies) 2023 stilata da Boston Consulting Group (BCG). Siemens guadagna dieci posizioni e sale dal ventesimo posto al decimo; Schneider Electric invece entra in classifica piazzandosi direttamente al venticinquesimo posto. Si tratta di un risultato che segnala come l’innovazione al servizio del settore industriale ed energetico stia diventando importante.

Il dato relativo a Siemens e Schneider Electric non esaurisce, naturalmente, le novità interessanti che emergono dal report di BCG individua le 50 aziende più innovative a livello globale tra quelle che hanno mostrato di superare il mercato in termini di rendimenti per gli azionisti con un margine significativo.

In generale emerge come le aziende tecnologiche continuino a dominare le prime 50 posizioni, con ben cinque presenze nella top 10. Quest’anno è importante la presenza in classifica di 5 aziende del settore energetico, di cui 3 rientrate dopo 3 anni: un segno probabilmente della rilevanza dei temi connessi al cambiamento climatico e alla sostenibilità.

Le aziende cinesi guadagnano terreno, con 8 delle 50 aziende presenti nel ranking, ma anche l’Europa ha recuperato terreno, passando da 8 aziende nel 2022 a 11 aziende nel 2023. Il Nord America rimane però il più grande centro di innovazione globale con 25 aziende nella lista.

La top 10 dell’innovazione

Intanto partiamo dalle prime posizioni. Il podio vede la conferma di Apple, seguita da Tesla (che guadagna 3 posizioni e prende il posto di Microsoft) e Amazon.

Al quarto posto c’è Alphabet (la holding di Google), seguita appunto da Microsoft. Al sesto posto c’è la farmaceutica Moderna, che guadagna una posizione, seguita da Samsung, che ne perde una, e Huawei. Al nono posto BYD Company e al decimo, come anticipato, Siemens.

Chi sale e chi scende

Il guadagno maggiore è registrato da un’altra farmaceutica, BioNTech, che da non classificata si piazza al 23mo posto. Abbiamo già detto di Schneider Electric, che entra al 25mo posto. Tra le new entry anche Honeywell, altra azienda che ha una presenza importante nel mondo dell’industria, che entra al trentesimo posto.

Tra le aziende già presenti nella top 50, a fare il balzo più grosso sono Nestlè (+22, ora al 27mo posto) e 3M (+18 posizioni, ora al 19mo posto). A perderne di più sono invece Wallmart, Lenovo, Dell e Alibaba.

L’innovazione nell’era dell’incertezza

Il rapporto Most Innovative Companies 2023 è intitolato “Raggiungere nuove vette in tempi incerti” per riconoscere come le aziende leader abbiano saputo investire in innovazione anche in un contesto di grande incertezza economica.

Lo studio è stato condotto su più di 1.000 dirigenti aziendali a livello globale e sulle performance a tema innovazione di oltre 1.000 aziende nel mondo.

Quasi l’80% di queste considera l’innovazione una delle tre priorità di quest’anno, con il 66% pronto ad aumentare gli investimenti in innovazione – di cui il 42% di oltre il 10%. Ciò in netto contrasto con la crisi del 2009, quando le aziende che consideravano l’innovazione tra una delle 3 principali priorità, erano meno di due terzi tra quelle indagate. I settori a dare maggiore importanza all’innovazione oggi, sono quello dei materiali (93%), del farmaceutico (93%), del medtech (90%), quello dei beni durevoli (90%) e dei beni industriali (89%).

“Mai come oggi, il principio per cui i momenti di contrazione del mercato separano i vincitori dai perdenti acquista importanza reale.” Afferma Luca Gatti, Partner & Director, CX Transformation. “I top performer si rendono conto come in tempi instabili l’approccio ‘wait and see’ possa essere un’arma a doppio taglio, poiché dà ai concorrenti lungimiranti più tempo per posizionarsi in modo vincente”.

Le priorità delle aziende italiane

In linea con i risultati registrati a livello globale, il 71% dei dirigenti italiani considera l’innovazione tra le 3 principali priorità, con il 29% di questi a considerarla la priorità in termini assoluti. Le dichiarazioni d’intenti incontrano la preparazione delle realtà aziendali del nostro Paese, che è vicina alla media del resto del mondo; questo dato è importante poiché le aziende con sistemi più maturi generano fino al 20% più risultati in termini di innovazione. I settori italiani con il punteggio più alto di preparazione all’innovazione sono quello energetico, hardware, attrezzature IT e istituzioni finanziarie.

Anche in tema di sostenibilità l’Italia è in linea con la media globale, con il 62% delle aziende italiane che considera l’impegno per l’ambiente tra le priorità di business. Infine, AI, IoT e robotica sono gli strumenti in cui le aziende del nostro Paese investono di più.

Il ruolo dell’AI come fattore abilitante dell’innovazione

L’intelligenza artificiale è considerato lo strumento chiave per ampliare le capacità di innovazione delle aziende, come testimoniano le priorità in termini di investimenti: il 61% delle aziende sta già investendo in AI e apprendimento automatico. Al secondo posto ci sono robotica e automazione dei processi.

Nonostante la tecnologia sia al centro degli investimenti in innovazione, con l’83% delle aziende ad avere implementato sistematicamente l’AI per supportare l’innovazione in uno o più casi d’uso, meno della metà è riuscita ad osservarne gli impatti a livello commerciale.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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