Le cinque tendenze che guideranno la crescita dei robot nel 2022 secondo l’IFR

Il numero di robot installati ha raggiunto un nuovo record (circa 3 milioni di unità a livello mondiale) e secondo l’International Federation of Robotics questo trend di crescita continuerà nel 2022 sotto la spinta di cinque tendenze, tra cui l’espansione in nuovi ambiti applicativi, la disponibilità di robot sempre più facili da utilizzare e la necessità delle aziende di far fronte ai problemi delle Supply Chain aggravati dalle conseguenze della pandemia.

Pubblicato il 16 Feb 2022

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Lo stock operativo di robot industriali ha raggiunto un nuovo record, con circa 3 milioni di unità in tutto il mondo, con una crescita media annua del 13% nel periodo 2015-2020: è quanto rileva l’International Federation of Robotics (IFR).

Secondo la federazione, tra i trend che stanno trainando la crescita dei robot installati vi è l’adozione della robotica in nuove industrie, la diffusione di una nuova generazione di robot di più facile utilizzo e l’esigenza di assicurare la produzione e accorciare le catene di fornitura, in risposta alle difficoltà causate dalla pandemia.

“La trasformazione per l’automazione robotica sta prendendo velocità nelle industrie tradizionali e in quelle nuove. Sempre più aziende si stanno rendendo conto dei numerosi vantaggi che la robotica offre alle loro imprese”, commenta Milton Guerry, Presidente dell’IFR.

Le 5 tendenze che trainano la crescita dei robot e delle tecnologie di automazione

Per il 2022 l’IFR ha individuato cinque tendenze che traineranno ulteriormente l’adozione.

1. L’adozione dei robot in nuovi ambiti

Secondo l’analisi della federazione, i robot iniziano ad essere adottati anche anche in quei segmenti dove l’utilizzo delle tecnologie dell’automazione è relativamente recente.

Il trend è trainato dalla domanda, con i consumatori che richiedono più personalizzazione sia per quanto concerne il prodotto che la consegna.

Trend frutto della crescita dell’e-commerce, accelerata dalla pandemia, che continuerà la sua corsa nel 2022. Come risultato, ci sono migliaia di robot installati in tutto il mondo oggi che non esistevano in questi segmenti solo cinque anni fa.

Secondo le previsioni dell’IFR, nel tentativo di affrontare le carenze di manodopera, le aziende che non hanno precedentemente considerato l’automazione ci ripenseranno.

Questo riguarderà soprattutto le aziende che si affidano ai lavoratori dei servizi, come la vendita al dettaglio e i ristoranti, che stanno riscontrando sempre maggiori difficoltà nel riempire i posti di lavoro vacanti.

Di conseguenza, l’IFR prevede che proprio queste aziende investiranno nell’automazione per soddisfare le esigenze dei clienti.

La diffusione delle tecnologie dell’automazione riguarderà anche quelle industrie per cui l’utilizzo della robotica è relativamente nuovo, come quelle della distribuzione e della logistica, dell’edilizia, dell’agricoltura e molte altre.

2. Robot sempre più facili da utilizzare

Implementare i robot può essere un compito complesso, ma le nuove generazioni di robot sono più facili da usare. C’è una chiara tendenza verso interfacce utente che permettono una semplice programmazione e guida manuale dei robot.

Le aziende produttrici di robot e alcuni fornitori terzi stanno offrendo pacchetti di hardware insieme al software per facilitare l’implementazione. Questa tendenza può sembrare semplice, ma le offerte che si concentrano su ecosistemi completi stanno aggiungendo un valore enorme, riducendo lo sforzo e il tempo di funzionamento.

La tendenza alla robotica a basso costo si accompagna anche a una facile configurazione e installazione, con applicazioni specifiche e, in alcuni casi, preconfigurate.

I fornitori offrono programmi standard combinati con pinze, sensori e controller, mentre gli app store forniscono routine di programmazione per varie applicazioni e supportano l’impiego di robot a basso costo.

3. Sempre più aziende investono nell’upskilling dei lavoratori

Sempre più governi, associazioni industriali e aziende vedono la necessità di un’istruzione di base sui robot e sull’automazione già da una giovane età per le prossima generazioni di lavoratori.

Ci si può aspettare, dunque, che le aziende incrementino i loro sforzi di formazione interni, a cui si aggiungeranno percorsi formativi esterni all’azienda.

Un’indicazione di questa tendenza arriva dai dati relativi ai programmi di formazione dei grandi produttori di robot, come ABB, FANUC, KUKA e YASKAWA, che ogni anno registrano tra i 10.000 e i 30.000 partecipanti ai loro corsi sui robot in più di 30 Paesi.

La robotica sta cambiando in meglio i profili professionali degli operai. Come dimostra la recente ondata di dimissioni, ribattezzata negli Stati Uniti con il termine di “The Great Resignation”, le persone vogliono lavorare in un ambiente moderno dove possono costruire una carriera.

Le nuove opportunità di formazione con la robotica sono una strategia win-win sia per le aziende che per i dipendenti: i compiti noiosi, sporchi e pericolosi vengono automatizzati, mentre le persone imparano competenze chiave per l’industria del futuro e aumentano il loro potenziale di guadagno durante la loro carriera.

4. L’utilizzo dei robot per la resilienza delle catene di fornitura

Le tensioni commerciali tra i Paesi e le difficoltà di approvvigionamento causate dalla pandemia, stanno spingendo la manifattura a rivedere le catene di fornitura in un’ottica di nearshoring, grazie al contributo dell’automazione.

Una statistica particolarmente rivelante che viene dagli Stati Uniti mostra come l’automazione stia aiutando le aziende a tornare al lavoro: Secondo l’Association for Advancing Automation (A3), gli ordini di robot negli Stati Uniti nel terzo trimestre del 2021 sono aumentati del 35% rispetto allo stesso periodo del 2020. Più della metà degli ordini provengono da settori non automobilistici.

E questa crescita record non riguarda solo la robotica: anche la visione artificiale, il controllo del movimento e i motori stanno registrando grandi aumenti.

“La pandemia e le conseguenti interruzioni delle catene di approvvigionamento e della disponibilità di manodopera sembrano essere state la spinta di cui molti avevano bisogno per giustificare l’investimento”, commenta Susanne Bieller, segretario generale dell’IFR.

“Le aziende che più probabilmente investiranno nell’automazione sono quelle che la stanno considerando da un po’, ma che non hanno ancora fatto il passo finale”, aggiunge.

5 . I robot supportano l’automazione digitale

L’IFR prevede, inoltre, che a partire dal 2022 aumenti la consapevolezza tra le aziende dell’utilizzo dei dati come fattore abilitante la continuità produttiva dell’organizzazione.

I dati raccolti dai processi automatizzati in modo intelligente saranno analizzati dai produttori per prendere decisioni più informate.

Grazie alla capacità di un robot di condividere i compiti e imparare attraverso l’Intelligenza Artificiale (AI), le aziende possono anche adottare più facilmente l’automazione intelligente in nuovi ambienti, dall’edilizia agli impianti di confezionamento di alimenti e bevande ai laboratori sanitari.

L’AI per la robotica sta maturando e i robot di apprendimento stanno diventando mainstream. Secondo l’analisi dell’IFR, l’industria ha superato la fase pilota e nel 2022 si assisterà a una maggiore diffusione di queste tecnologie.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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