Dieci libri sull’innovazione per l’estate (e per il prossimo futuro)

Dieci libri che parlano di futuro, tra intelligenza artificiale e smart city, trasformazione digitale, robot e uomini che vivranno oltre un secolo. I nostri consigli per la lettura.

Pubblicato il 31 Lug 2019

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D’estate, tra una vacanza, l’agenda meno piena del solito, e le aziende chiuse per ferie, c’è un po’ più di tempo anche per qualche lettura interessante. E su Innovation Post prediligiamo e consigliamo libri e saggi sull’innovazione, le tecnologie, le Scienze, la ricerca e sviluppo, il futuro.

Ve ne proponiamo dieci, più per un vezzo di forma, ovviamente, perché in questo genere di articoli di solito si fa cifra tonda, ma questa carrellata di opere e titoli non vuole essere certo esaustiva, mentre molti altri libri possono allo stesso modo arricchire una biblioteca Hi-tech. Temi, visioni, prospettive non mancano. Dalla trasformazione digitale alle città e fabbriche smart, dalla robotica all’intelligenza artificiale.

1) Silicio

“Sono nato a una nuova vita ogni volta che, osservando il mondo da insospettati punti di vista, la mia mente si è allargata a nuove comprensioni. Sono nato a nuove vite quando ho smesso di razionalizzare, ho ascoltato la mia intuizione e mi sono aperto al mistero”. Così in ‘Silicio’, pubblicato da Mondadori, racconta e si racconta Federico Faggin, lo ‘Steve Jobs italiano’, un idolo, un eroe, per tutti gli scienziati e appassionati di tecnologia. Nato a Vicenza e poi trasferitosi nella Silicon Valley, con le sue invenzioni, dal microprocessore al Touchscreen, ha contribuito a plasmare il presente che tutti conosciamo.

2) Gli immortali – Storie dal mondo che verrà

“Ho incontrato gli astronauti della Nasa diretti su Marte, i padri della robotica umanoide in Giappone e gli uomini che si congelano in attesa di una nuova vita”, spiega Alberto Giuliani, giornalista, fotografo e regista, nel libro ‘Gli immortali – Storie dal mondo che verrà’ (Il Saggiatore).

E rimarca: “ho vissuto con i guardiani del clima al Polo Nord, parlato con gli scienziati che stanno costruendo un Sole artificiale più potente di quello naturale e incontrato i politici che per salvare la biodiversità la chiudono in un bunker. Ho visto persone pronte all’apocalisse, mangiato pesci transgenici e verdure che non esistono in natura. Incontrato ricercatori che clonano, tagliano e cuciono Dna ai limiti dell’eugenetica. Ho cercato in tutti una guida e risposte alle mie domande sul futuro”.

3) Scienziati in città

Venti racconti che hanno come teatro città grandi e piccole, dove si sono svolte vicende importanti per il cammino della scienza. Venti storie vissute da scienziati noti e meno noti, attraversando il tempo, dall’Antichità al Medioevo, all’epoca moderna e contemporanea; sono al centro del volume di Mario Gargantini ‘Scienziati in città’, sottotitolo ‘Storie di scienza per viaggiatori curiosi’, pubblicato da Editoriale Delfino. Ricostruzioni e resoconti in cui si incontrano personaggi come Archimede, Galileo, Marconi, Einstein. Ma anche Keplero, Mendel, Foucault, Hubble e altri ancora.

4) L’algoritmo e l’oracolo

Alessandro Vespignani, professore di Fisica e Informatica alla Northeastern University di Boston, dove dirige anche il Network Science Institute, e uno dei più importanti scienziati della predizione al mondo, per guardare al futuro non si affida ai segni della natura, bensì a quelli matematici della datificazione. E a fornirgli questi numeri siamo proprio noi.

Tutti questi dati che seminiamo ogni giorno nelle nostre attività “sono il punto di partenza, il pozzo da cui attingere per simulare e anticipare il futuro”, spiega Vespignani: una sfida che non si esaurisce nella predizione delle attività quotidiane, ma che mira a utilizzarle per profetizzare fenomeni molto più grandi: pandemie, guerre, crolli economici e politici, disastri naturali.

In ‘L’algoritmo e l’oracolo’ (edizioni Il Saggiatore), ovvero ‘Come la scienza predice il futuro e ci aiuta a cambiarlo’, non racconta come tutto ciò potrà accadere un giorno; racconta come, senza che ce ne accorgiamo, stia già accadendo.

5) Macchine predittive

Tre eminenti economisti che insegnano nelle Università americane, Ajay Agrawal, Joshua Gans e Avi Goldfarb, in ‘Macchine predittive’, pubblicato da FrancoAngeli, affrontano il cambiamento epocale che l’Intelligenza Artificiale porta con sé.

In che modo le aziende dovranno attrezzarsi, riorganizzarsi, ripensare le loro strategie, i governi stabilire adeguate politiche industriali e sociali, e le persone pianificare le loro vite in un mondo che sarà così diverso da quello che conosciamo? Nel volume gli autori adottano un punto di vista originale, e guardano all’IA come a uno strumento in grado di rendere molto economico formulare delle previsioni. Per cambiare il mondo in meglio, si spera.

6) Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy

L’Industria 4.0 è un’occasione unica di crescita e modernizzazione del nostro Paese, per aumentare la dimensione delle imprese, far emergere una nuova classe imprenditoriale, far crescere nuovi investimenti e nuove competenze”, rimarca Armando Martin, nel suo libro ‘Industria 4.0, sfide e opportunità per il Made in Italy’, pubblicato da Editoriale Delfino.

Primo classificato tra i libri nell’Area ingegneria e architettura del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica 2018 Giancarlo Dosi, il volume offre un approfondimento a tutto tondo su 4 fattori fondamentali dell’innovazione in corso: il modello di impresa 4.0; le tecnologie abilitanti; gli scenari di innovazione oltre la fabbrica; i pionieri 4.0 del Made in Italy.

7) Il mondo ex machina

Per chi non teme le nuove rivoluzioni digitali e vuole comprenderne l’essenza, ‘Il mondo ex machina’ di Cosimo Accoto, ovvero ‘Cinque brevi lezioni di filosofia dell’automazione’, come indica il sottotitolo (edizioni Egea), spiega che all’orizzonte si profila sempre più un mondo generato, movimentato e manutenuto dalle macchine.

Secondo il World Economic Forum, nel 2025 il tempo di lavoro delle macchine supererà il tempo di lavoro dell’uomo. Cosimo Accoto, ricercatore al Mit di Boston, sostiene in questo volume che “il futuro sarà automatico o non sarà”, passando ad analizzare da vicino il crescente fenomeno dell’automazione che, dai laboratori, irrompe nell’industria e si riversa nell’economia e nella società.

8) Contrordine compagni

“Le imprese innovative investono, ri-organizzano, formano i lavoratori, sono più competitive, esportano di più, hanno risultati migliori. Le altre aziende che, per vari motivi, ma spesso legati ai vertici, non seguono i cambiamenti in atto, sono meno efficienti, più disorganizzate, perdono clienti e posti di lavoro”, rileva Marco Bentivogli, segretario generale della Fim-Cisl, e autore di ‘Contrordine compagni’, un ‘Manuale di resistenza alla tecnofobia, per la riscossa del lavoro e dell’Italia’, pubblicato da Rizzoli.

In cui indica la strada: superare il dualismo tra aziende innovative e arretrate, anticipare il cambiamento perché chi resta indietro perde.

9) Benvenuti nel 2050

Nel suo ‘Benvenuti nel 2050’, pubblicato da Egea, Cristina Pozzi, tra i 100 giovani leader emergenti del Forum dei Young Global Leader 2019, sottolinea ad esempio che “sono molti gli aspetti della nostra vita che saranno cambiati nel 2050. Uno dei temi che ci impatterà in tante situazioni è il trattamento dei nostri dati genetici. Analizzare il nostro Dna è sempre più veloce e meno costoso e possiamo facilmente immaginare che nel 2050 sia diventato normale sottoporsi a questo esame, così come la quantità di informazioni utili che saremo in grado di trarne sarà molto aumentata rispetto a oggi”.

A questo punto il valore di questi dati “sarà incommensurabile per le aziende e per le istituzioni”, e il modo in cui saranno trattati sarà essenziale nella definizione del nostro modo di vivere.

10) Fuori dal gregge. Il pensiero divergente che crea innovazione

“Il pensiero divergente origina da una profonda insoddisfazione per l’esistente o dall’intuizione di una nuova possibilità inespressa che, unita alla volontà di realizzarla, produce un processo di cambiamento”, fa notare Massimiliano Magrini, con ‘Fuori dal gregge. Il pensiero divergente che crea innovazione’ (Egea). E osserva: “è proprio in questa dinamica che si nascondono i semi del riscatto di un Paese: nella sua capacità di creare un sistema che sappia attirare e concentrare tutto ciò che, nel Ventunesimo secolo, può rendere viva un’economia”.

A fare la differenza e a creare opportunità sarà allora la densità di conoscenze, talenti e capitali, perché è questa la caratteristica che finisce per attrarre in un luogo le iniziative più coraggiose e la capacità di innovare.

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Stefano Casini

Giornalista specializzato nei settori dell'Economia, delle imprese, delle tecnologie e dell'innovazione. Dopo il master all'IFG, l'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Milano, in oltre 20 anni di attività, nell'ambito del giornalismo e della Comunicazione, ha lavorato per Panorama Economy, Il Mondo, Italia Oggi, TgCom24, Gruppo Mediolanum, Università Iulm. Attualmente collabora con Innovation Post, Corriere Innovazione, Libero, Giornale di Brescia, La Provincia di Como, casa editrice Tecniche Nuove. Contatti: stefano.stefanocasini@gmail.com

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