Microsoft lancia “Ambizione Italia per la scuola” per portare gli studenti a lezione di Intelligenza artificiale

Il progetto di Microsoft dedicato all’Intelligenza artificiale è stato annunciato dal presidente Brad Smith a un evento al Politecnico di Milano

Pubblicato il 13 Feb 2019

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Offrire a 250.000 studenti italiani la possibilità di apprendere utili competenze in materia di Intelligenza artificiale e robotica. Questo è l’obiettivo di Ambizione Italia per la Scuola, una nuova iniziativa con Fondazione Mondo Digitale per preparare i ragazzi ai lavori che si prevede saranno più richiesti nel futuro. Il progetto è stato annunciato da Brad Smith, Presidente e Chief Legal Officer di Microsoft, in occasione dell’evento che si è svolto al Politecnico di Milano “Ambizione Italia: Artificial Intelligence and digital skills, looking into the future of work”.

Nel contesto, Microsoft estende la partnership con il Politecnico di Milano e, insieme all’Università Federico II di Napoli e al Politecnico di Bari, avvia il terzo laboratorio dedicato ad AI e Big Data nell’ambito della collaborazione siglata con CRUI, per formare un totale di cento data scientist.

Gli obiettivi di Microsoft per la digitalizzazione in Italia

Ambizione Italia è un progetto più ampio avviato a settembre 2018 per accelerare la trasformazione digitale in Italia, che fa leva sulle opportunità offerte dall’Intelligenza artificiale e che consiste in un programma di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze, in linea con i nuovi trend tecnologici e le richieste del mercato del lavoro, con l’obiettivo di contribuire all’occupazione e alla crescita del Paese. A quattro mesi dall’avvio, sono già 200.000 i professionisti coinvolti nel progetto, di cui 43.000 hanno seguito corsi di formazione e 7000 hanno ottenuto certificazioni Microsoft.

Con Ambizione Italia,  Microsoft si propone di coinvolgere entro il 2020 oltre 2 milioni di giovani, studenti, NEET e professionisti in tutta Italia, formando oltre 500.000 persone e certificando 50.000 professionisti per un investimento pari a 100 milioni di euro in attività di formazione e avvicinamento alle digital skills in programma questo anno scolastico: “In Microsoft ci impegniamo da sempre per aiutare gli studenti ad acquisire le competenze digitali necessarie per affrontare i lavori del futuro. Ma preparare le nuove generazioni significa anche aiutarli a comprendere l’impatto etico, politico e sociale dei nuovi trend tecnologici – ha commentato Brad Smith -. Ambizione Italia è un progetto importante che ci aiuta a fare entrambe le cose”.

“In un momento storico di stagnazione economica, l’Intelligenza Artificiale rappresenta un’opportunità enorme per il nostro Paese. È stato calcolato infatti che l’AI in Italia possa contribuire a far crescere il PIL dell’1% con un impatto significativo in tutte le industrie. Il fattore determinante per coglierne davvero i benefici sono le competenze, purtroppo l’Italia è uno dei Paesi con il più forte skills mismatch, ovvero il divario tra le competenze richieste dal mercato del lavoro e quelle realmente disponibili – ha commentato Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia -. Mancano professionisti qualificati nel settore ICT dove nel 2020 si stima si apriranno 135.000 nuove posizioni che non potranno essere coperte. È indispensabile quindi investire nella formazione avanzata e aiutare i nostri giovani ad acquisire quelle competenze che serviranno per i lavori del futuro. Questo è l’obiettivo di Ambizione Italia per la Scuola: affiancare le lezioni tradizionali a training su AI e Robotica per consentire agli studenti di acquisire capacità funzionali e trasversali fondamentali per essere pronti per il mondo del lavoro. I primi risultati sono davvero incoraggianti, siamo sulla strada giusta”.

I progetti scolastici

Ambizione Italia per la Scuola, nato dalla ormai consolidata collaborazione tra Microsoft e Fondazone Mondo Digitale,  coinvolgerà un totale di250.000 studenti di età compresa tra i 12 e i 18 anni e 20.000 docenti in tutta Italia – l’80% dei quali dislocati nelle aree più svantaggiate del Paese –  in corsi per acquisire competenze nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale e della Robotica, attraverso un approccio esperienziale e l’uso di tecnologie digitali. Gli studenti si cimenteranno anche in laboratori di produzione, hackathon e maratone di creatività. I corsi si svolgeranno in 37 hub dislocati in 14 regioni italiane.

In occasione dell’evento di lancio di Ambizione Italia per la Scuola, sono stati presentati alcuni progetti che si sono già distinti per creatività e portata innovativa. Gli studenti dell’IIS Cipriano Facchinetti di Castellanza, Varese hanno ideato per esempio Good Morning, un guanto in grado di tradurre la lingua dei segni in voce attraverso dei sensori capaci di analizzare i movimenti delle mani e trasmetterli a un altoparlante che converte il segnale elettrico ricevuto in onde sonore.  Ad Avellino, invece, gli studenti del Liceo Pasquale Stanislao Mancini hanno realizzato Floatalyzer, una piattaforma galleggiante per misurare e combattere l’inquinamento dei fiumi in grado di analizzare in tempo reale la qualità dell’acqua, rilevare eventuali sostanze nocive e raccogliere i dati emersi in un database. Infine, i ragazzi dell’IIS Leonardo Da Vinci, Roma hanno pensato a Ciutech un ciuccio intelligente capace per esempio di monitorare costantemente la temperatura corporea di un neonato e il suo stato di salute attraverso l’analisi della saliva.

“Nella trasformazione digitale del Paese in corso la scuola giocherà sempre un ruolo cruciale nell’accompagnare gli studenti ad abbracciare la tecnologia. Noi intendiamo contribuire a questo percorso, con esperienze concrete e laboratori incentrati sulle digital skills ed in particolare sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, con una particolare attenzione a quelle aree geografiche lontane dai grandi centri o che oggi offrono ancora poche opportunità di crescita per i giovani”, ha dichiarato Mirta Michilli, direttore generale della Fondazione Mondo Digitale.

Il laboratorio dedicato ai Big Data

In uno scenario in cui l’Italia è uno dei Paesi con il tasso di disoccupazione più alto in Europa – pari al 10,5% secondo l’Istat, percentuale che sale al 31,6% se consideriamo la disoccupazione giovanile – e al contempo il luogo dove entro il 2020 saranno creati 135.000 nuovi posti di lavoro solo nell’ICT, è fondamentale investire nella formazione dei giovani e prepararli a diventare professionisti qualificati con l’obiettivo di superare il cosiddetto skills mismatch, che rallenta la crescita del nostro Paese. In questo contesto, Microsoft estende la sua partnership con il Politecnico di Milano e annuncia il terzo laboratorio dedicato a Intelligenza Artificiale e Big Data che, insieme ai due avviati presso l’Università Federico II di Napoli e il Politecnico di Bari grazie al progetto pilota in collaborazione con CRUI, contribuirà a formare in questa prima fase un totale di 100 data scientist.

All’interno dei corsi semestrali del Politecnico che già trattano i temi dell’intelligenza artificiale e dati, i docenti integreranno moduli online ed esercitazioni per consentire agli studenti di sperimentare le tecnologie Microsoft, acquisendo ulteriori competenze specifiche che li renderanno più pronti alle sfide digitali del mondo del lavoro. A chiusura dell’esperienza, infine, i partecipanti potranno sostenere alcuni esami del percorso di certificazione Microsoft Data Science.

“Intelligenza artificiale e big data sono tra le maggiori sfide tecnologiche e sociali alle quali siamo chiamati a far fronte. Sfide che trovano nel Politecnico di Milano, prima università tecnica in Italia, un interlocutore attento sul fronte più avanzato della ricerca, su quello applicativo, su quello legato alla formazione e all’etica. Sfide che dobbiamo e possiamo affrontare insieme alle imprese leader nel settore che, come Microsoft, sentono con noi questa responsabilità e che con noi scommettono sul futuro dei nostri studenti”, ha spiegato Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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