Nel nuovo centro di innovazione Jabil di Marcianise le tecnologie incontrano la formazione

Nel nuovo centro Jabil Blue Sky Italia di Marcianise sarà possibile osservare e sperimentare le competenze di Jabil in fatto di fotonica, reverse engineering, e-Mobility, soluzioni di test e prototipazione, Industria 4.0 e molto altro.

Pubblicato il 05 Dic 2017

Jabil

Jabil ha scelto l’Italia per il suo primo Centro di Innovazione europeo, il terzo a livello mondiale. Si tratta del Jabil Blue Sky Italia, che sorge presso lo stabilmento di Marcianise, in provincia di Caserta, acquisito lo scorso anno da Ericsson: 3.500 metri quadrati di spazi in cui sarà possibile osservare e sperimentare le competenze di Jabil in fatto di fotonica, reverse engineering, e-Mobility, soluzioni di test e prototipazione, IoT, Industria 4.0 e molto altro.

“Il nuovo Centro di Innovazione è un hub aperto a clienti e partner, a start-up e imprenditori, per lavorare insieme sul tema dell’innovazione”, ha detto Clemente Cillo, country manager di Jabil Italia. “Siamo consapevoli di vivere in un periodo unico, grazie a tecnologie digitali che offrono infinite possibilità. La condivisione delle idee porterà a moltiplicare le ricadute positive dell’innovazione”.

Formazione al centro

Secondo il country manager di Jabil Italia, inoltre, andranno sollecitati e favoriti gli incontri tra imprese, scuole tecnico-professionali e università. “La collaborazione tra questi diversi attori è decisiva, dato che, anche nell’era dell’innovazione più spinta, le competenze delle persone si confermano centrali, grazie a quelle doti come capacità di adeguarsi ai cambiamenti, intuito e creatività che le macchine e algoritmi non possiedono”.

Clemente Cillo, Country Manager di Jabil Italia
Clemente Cillo, Country Manager di Jabil Italia

Per questo il centro Blue Sky ospiterà anche la Jabil Academy, uno spazio con laboratori e aule dedicate sia alla formazione dei dipendenti Jabil, per lo sviluppo di nuove skill e competenze, sia all’erogazione esterna di corsi in ambito Industria 4.0.

Di questi temi si è discusso poi anche nel corso un workshop intitolato “Le nuove tecnologie e il mondo del lavoro: verso una società 4.0” nel quale rappresentanti dell’Università (Leopoldo Angrisani, Fabio Massimo Frattale Mascioli e Matteo Maria Mutarelli) e dei sindacati (Enrico Ceccotti della CGIL, Angelo Colombini della CISL e Giovanni Sgambati della UIL) si sono confrontati sulle nuove tecnologie, sul loro impatto sul mondo del lavoro e sulla necessità di una formazione continua delle risorse. A chiudere la mattinata Luigi Traettino, presidente di Confindustria Caserta.

Un’occasione per la Campania

Il Centro di Innovazione di Jabil nasce in un momento positivo per l’economia della Campania, che sta mostrando chiari segni di ripresa. “Nel 2016 il Pil della regione è cresciuto del 2,6% e l’occupazione industriale del 5%,” ha spiegato Amedeo Lepore, assessore alle attività produttive della Regione. “Dati positivi confermati anche dalla Banca d’Italia per i primi nove mesi del 2017.”

Questo andamento positivo è anche effetto di alcune scelte precise della giunta regione in ambito Industria 4.0. “Abbiamo deciso di sostenerla con una legge regionale che ha anticipato il Piano nazionale 4.0”, ha continuato Lepore. L’assessore ha ricordato anche le misure prese in favore dell’economia circolare e della bioeconomia, così come il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali che nella sola Campania ha messo in circolo 1,3 miliardi di euro. “Voglio anche ricordare la decontribuzione sui nuovi assunti, la norma per l’esonero dell’Irap per le nuove imprese, i contratti di sviluppo che hanno portato in dote 1,5 miliardi di investimenti”.

Non è tutto: proprio per trasformare la crisi in opportunità, la Regione si è impegnata nella definzione di “area di crisi complessa”, che consente la conversione e la reindustrializzazione dei territori. Un processo sostenuto anche da altre iniziative che prevedono investimenti sì più limitati, ma focalizzati, da un lato, a quei progetti di Industria 4.0 premianti per le risorse umane e, dall’altro, alle filiere produttive, “dall’ideazione alla commercializzazione di un prodotto,” ha concluso l’assessore.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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