PMI, un bando dell’Unione Europea offre fino a 1.500 euro per proteggere la proprietà intellettuale

Dal 1 marzo potranno essere presentate le domande per accedere alle sovvenzioni previste dal secondo bando Euipo, che mira a sostenere le piccole e medie imprese europee che vogliono sviluppare strategie di proprietà intellettuale. Le sovvenzioni, messe a disposizione attraverso il Fondo Ideas Powered for Business prevedono fino a 1,500 euro di rimborso per le aziende per servizi di consulenza relativi alla proprietà intellettuale e per il rimborso fino al 50% sulle tasse di base per la domanda di marchio, disegno o modello.

Pubblicato il 22 Feb 2021

bando Euipo PMI

Sostenere le piccole e medie imprese europee che vogliono sviluppare strategie di proprietà intellettuale (PI): è questo lo scopo del Fondo Ideas Powered for Business, che mette a disposizione fino a 1.500 euro per un rimborso parziale dei costi dei servizi di pre-diagnosi della PI (IP Scan) e delle domande per marchi, disegni e modelli.

Il Fondo è parte di un’iniziativa della Commissione europea attuata dall’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (Euipo) e prevede uno stanziamento totale di 20 milioni di euro, da erogare in 5 finestre durante il 2021. Dopo la conclusione del primo bando a fine gennaio, sono già online le indicazioni per partecipare al secondo bando, a partire dal 1 marzo.

I contributi prevedono agevolazioni per fruire di 2 servizi:

  • il primo prevede il 75 % in meno sulla pre-diagnosi della PI (IP scan), essenziale per l’elaborazione della strategia di PI. Gli auditor della PI esaminano il modello di business, i prodotti e/o servizi e i piani di crescita dell’azienda e delineano una strategia. Un servizio che può aiutare a decidere quali diritti di PI richiedere, come sviluppare il portafoglio di PI, se la PMI ha già diritti registrati, e come pianificare la strategia futura. Questi servizi sono disponibili solo attraverso gli uffici di PI nazionali e regionali dell’UE partecipante
  • il secondo prevede una riduzione del 50 % sulle tasse di base per la domanda di marchio, disegno o modello da richiedere dopo aver individuato quali diritti della proprietà intellettuale si intende tutelare

La PMI deve prima di tutto presentare la domanda di sovvenzione (voucher per la PI)  e attendere la relativa decisione. Successivamente, l’azienda potrà richiedere i servizi (domanda di marchio e/o di disegno o modello e/o il servizio di pre‑diagnosi della PI o una combinazione di entrambi) indicati nel modulo di domanda di sovvenzione. Infine, la PMI può richiedere il rimborso corrispondente.

Secondo bando Euipo per le PMI, chi può partecipare

Possono partecipare tutte le piccole e medie imprese che hanno sede all’interno dell’Unione europea e che rispondono ai requisiti stabiliti  dalla raccomandazione 2003/361/CE, ovvero:

  • medie imprese con meno di 250 effettivi, un fatturato annuale inferiore o uguale a 50 milioni di euro e un bilancio totale annuale uguale o inferiore a 43 milioni di euro
  • piccole imprese con meno di 50 effettivi, un fatturato annuale uguale o inferiore ai 10 milioni di euro e un bilancio totale annuale uguale o inferiore ai 10 milioni di euro
  • microimprese con meno di 10 effettivi con un fatturato annuale e un bilancio annuale uguale o inferiore a 2 milioni di euro

Al bando, inoltre, non possono partecipare le PMI che hanno già ricevuto finanziamenti nazionali o dell’UE per gli stessi servizi o parte di essi.

Fondo Ideas Powered for Business per le PMI, come inviare la domanda

Prima di presentare domanda, si raccomanda di leggere l’invito alla presentazione di proposte disponibile a questo link. Successivamente è possibile compilare la domanda online, attraverso il seguente link (a partire dal 1 marzo). Per la domanda sono necessarie le seguenti informazioni:

  • coordinate bancarie dell’azienda ed estratto conto contenente il nome dell’azienda titolare del conto, IBAN e codice BIC/SWIFT
  • attestazione IVA dell’azienda
  • indicazione del servizio da richiedere (servizio 1, servizio 2 o entrambi)
  • indicazione dei diritti PI per i quali si intende fare domanda

La domanda di sovvenzione può essere compilata da un dipendente autorizzato o dall’amministratore delegato di una PMI dell’Ue. Tutte le piccole e medie imprese con sede in Ue possono richiedere una sovvenzione sotto forma di voucher per la PI. Le PMI che desiderano presentare domanda di servizio di pre-diagnosi della PI (IP Scan) devono avere sede nel paese in cui è disponibile un fornitore di pre-diagnosi della PI abilitato.

In caso di esito positivo, l’impresa verrà notificata e riceverà una decisione di sovvenzione firmata dall’Ufficio. Successivamente, il soggetto assegnatario dovrà presentare domanda ed effettuare il pagamento relativo al marchio e/o il disegno o modello e/o il servizio di pre-diagnosi della PI (IP scan), entro 30 giorni dalla ricezione della decisione di sovvenzione.

Le domande di marchio, disegno o modello possono essere presentate presso uno degli uffici nazionali di proprietà intellettuale dell’Ue (a livello nazionale), l’ufficio di proprietà intellettuale del Benelux (per Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, a livello regionale) o l’Euipo (per tutti gli Stati membri dell’Ue). La procedura, semplice e veloce, è eseguibile online.

Infine, una volta pagati i servizi, l’azienda può presentare la domanda di rimborso mediante il link riportato nella decisione di sovvenzione. Dopo l’invio, verrà inviata un’e-mail di conferma della ricezione della domanda di pagamento.

In seguito all’approvazione delle informazioni e della documentazione trasmesse, il pagamento sarà effettuato entro un mese e i beneficiari ne saranno informati via e-mail. C’è tempo fino al 31 marzo per presentare domanda di sovvenzione, ma in caso che le domande di rimborso superino i fondi disponibili, si guarderà alla data e all’ora in cui sono state presentate.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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