Gli incentivi 4.0 non fanno breccia a Nord Est

Solo il 15% delle imprese del Nord Est ha già approfittato degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, mentre quasi il 54% non lo ha fatto né intende farlo. Un’azienda su cinque non conosce le misure disponibili. Tra le tecnologie preferite robot, additive manufacturing e simulazione.

Pubblicato il 31 Lug 2017

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Nella locomotiva del Nord Est quasi un’azienda su due ha utilizzato – o intende farlo – gli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0. Una buona notizia che però nasconde una realtà meno rosea: solo il 15% infatti ha già approfittato dell’opportunità e quasi il 54% delle imprese non lo ha fatto né intende farlo. Dato ancora più sorprendente: un’azienda su cinque non conosce gli incentivi.

Sono le cifre principali contenute nell’Opinion Panel realizzato da Fondazione Nord Est su un campione di 619 imprenditori e manager del Veneto, del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige, interpellati nel corso del mese di giugno 2017 su alcune questioni di attualità sociale ed economica.

I dati

Torniamo ai dati: il 15,3% delle imprese del Nord Est ha approfittato degli incentivi previsti dal piano Industria 4.0, mentre il 31% intende farlo entro la scadenza. Se si considerano le imprese con più di 50 addetti le percentuali salgono al 24,1% (imprese che hanno già approfittato) e 37,9% (imprese che ne approfitteranno).

La scelta di non investire

Ecco le motivazioni più ricorrenti che ha spinto le imprese del Nord Est a non utilizzare le misure previste dal piano industria 4.0:

  • Per quasi il 39% degli intervistati vengono incentivate tecnologie che non risultano interessanti per l’azienda.
  • Quasi un quinto delle imprese (19%) dichiara di non essere a conoscenza degli incentivi.
  • Il 16,3% non ha investimenti in programma a causa delle capacità produttiva già inutilizzata.
  • Il 15,4% non ha i mezzi finanziari per affrontare gli investimenti.
  • L’11,4% dichiara che la legge è troppo complicata.
  • L’11,1 che ha già fatto investimenti “4.0” in passato.

Se la prima motivazione pare comprensibile alla luce del  fatto che lo strumento dell’iperammortamento è fondamentalmente pensato per le aziende del comparto manifatturiero, sorprende invece il dato sulla non conoscenza degli incentivi: secondo i dati dell’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano solo il 16% delle imprese italiane a fine 2016 non conosceva le misure del piano. Davvero curioso che in un territorio a marcata vocazione manifatturiera il dato sia – a giugno – del 19%, considerato anche che nei primi sei mesi del 2017 non c’è stato giorno che radio e giornali (non solo specializzati) abbiano parlato di questo tema.

Le scelte di chi ha investito

L’iperammortamento è la modalità di gran lunga più scelta dalle imprese che hanno già effettuato investimenti o che lo intendono fare a breve. Il 72,1% delle imprese ha utilizzato tale strumento (79,6% tra le imprese con più di 50 addetti). La “Nuova Sabatini” è stata utilizzata dal 46% delle imprese, 49,4% tra quelle di dimensioni minori. Il credito d’imposta sugli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) ha incontrato i favori del 38% delle aziende nordestine e risulta particolarmente utilizzato tra le imprese con più di 50 addetti (57,4%). Tra le altre misure seguono il “Patent Box”, 8,4% ma 24,1% tra le grandi e le misure per start up e PMI innovative (3,1%).

Robot, additive manufacturing e simulazione

In che tipo di tecnologie hanno investito le imprese? Il 35,3% delle imprese del Nord Est che ha utilizzato lo strumento dell’iperammortamento ha investito in robot, il 26,6% in stampanti 3D per l’additive manufacturing, il 22,7% in sistemi di simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi.

Competence center e risorse umane

Rispetto all’iniziativa condotta dalle Università del Nord Est di associarsi per costituire un competence center il 41,4% delle imprese dichiara di non esserne a conoscenza mentre il 36,4 lo considera un comportamento condivisibile. L’8,4% delle imprese la considera un’attività tardiva, che andava fatta prima.

Gli imprenditori e i manager del Nord Est valutano importante (72,6%) se non decisiva (11,8%, 18,6% tra le imprese di dimensioni maggiori) la riqualificazione dei lavoratori in chiave “industria 4.0”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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