Il mercato italiano dei robot ha un enorme potenziale di crescita a livello locale ed internazionale

“Il numero dei fornitori di robot e servizi di automazione in Italia è cresciuto costantemente negli ultimi 40 anni e mostra un grande potenziale per un’ulteriore crescita, sia a livello locale che internazionale”. Ad affermarlo è Søren Peters, Amministratore Delegato di HowToRobot, una realtà danese che si propone di collegare acquirenti e venditori di robotica e automazione in tutto il mondo.

L’azienda ha effettuato uno studio sul mercato italiano, rilevando un numero totale di 691 aziende nel settore dei robot e dell’automazione, considerando nel computo 332 produttori, 301 integratori, 59 distributori, 31 subfornitori e 35 consulenti.

Per la sola robotica, sono state analizzate le risposte di 40 fornitori di robot industriali, robot mobili, componenti e utensili end-of-arm.

La maggior parte delle applicazioni rientra nella categoria “altro” di cui fanno parte funzioni legate al fine linea (imballaggio, pallettizzazione, etichettatura ecc). Altra voce rilevante è la movimentazione dei materiali.

I brand leader di mercato in Italia, secondo questa rilevazione, sarebbero ABB, Kuka e Fanuc seguite da Yaskawa.

Tra i principali settori applicativi spicca, ancora una volta, la categoria “altro” di cui fanno parte l’industria tessile e la cosmetica.

Seguono Metal & Machinery, Electronics & Technology, Food & Beverage e, solo al quinto posto, l’Automotive.

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