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Intelligenza artificiale, il mercato italiano vale 674 milioni e nel 2027 supererà gli 1,8 miliardi di euro

Il report “Il Mercato dell’IA in Italia” di Anitec-Assinform evidenzia una forte crescita del mercato dell’intelligenza artificiale italiano, che ha raggiunto un valore di 674 milioni di euro nel 2023, con un incremento del 55% rispetto al 2022. Le previsioni per il 2024 stimano un valore di 909 milioni di euro mentre le proiezioni al 2027 prevedono il superamento degli 1,8 miliardi di euro.

Pubblicato il 17 Gen 2025

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Il mercato dell’Intelligenza artificiale in Italia conferma una dinamica di forte crescita, con un valore consolidato nel 2023 di 674 milioni di euro, registrando un significativo +55% rispetto al 2022. È quanto emerge dal report “Il Mercato dell’IA in Italia” pubblicato da Anitec-Assinform, l’Associazione di Confindustria che raggruppa le principali aziende dell’ICT in Italia.

Le previsioni per il 2024 sono altrettanto positive, con una stima di crescita del 34,8% che porterà il mercato a toccare i 909 milioni di euro e 1,802 miliardi di euro nel 2027.

Tuttavia, l’analisi evidenzia profonde disomogeneità strutturali. Come riporta l’Istat, le grandi imprese mostrano un tasso di adozione del 32,5%%, mentre le PMI si fermano a un modesto 8,2%.

Il report è stato realizzato dal gruppo di lavoro “Intelligenza Artificiale” di Anitec-Assinform, con il supporto di NetConsulting cube e Infocamere. Questo documento è il primo approfondimento del percorso ‘Conoscere l’IA’, che Anitec-Assinform pubblicherà nel corso del 2025.

Intelligenza artificiale, come sta evolvendo il mercato italiano

A guidare l’adozione dell’AI in Italia è il settore bancario con investimenti pari a 173,6 milioni di euro, mentre il comparto Telco & Media ha raggiunto i 161,6 milioni di euro.

Il documento sottolinea l’importanza strategica dell’IA generativa che orienta le scelte di investimento delle imprese. Inoltre, mette in evidenza le principali sfide da affrontare: oltre al divario dimensionale, si registrano carenze in aree fondamentali come infrastrutture, istruzione e competenze digitali.

Il dinamismo dell’ecosistema innovativo è altrettanto significativo. Dall’analisi dei dati del registro delle imprese, ottenuti grazie alla collaborazione tra Anitec-Assinform e InfoCamere, emerge che delle 644 startup e PMI innovative attive nel settore dei digital enabler e con almeno un addetto, 301 – pari al 47% – si specializzano in Intelligenza Artificiale e Machine Learning.

“Il nostro obiettivo è dare voce alle aziende ICT che ogni giorno affrontano le sfide del mercato”, spiega Massimo Dal Checco, presidente di Anitec-Assinform.

“Il loro punto di vista sulle tecnologie digitali di frontiera, supportato da dati ed evidenze empiriche, rappresenta un patrimonio prezioso per l’intero sistema Paese. Per accelerare lo sviluppo dell’AI è necessaria una strategia che integri tre elementi chiave: la diffusione di competenze digitali nell’ecosistema formativo, il potenziamento delle infrastrutture di calcolo avanzato e il rafforzamento delle partnership pubblico-private”, aggiunge.

La ricerca sottolinea, infine, l’importanza di un approccio equilibrato che promuova la sperimentazione attraverso sandbox regolamentari, evitando vincoli normativi nazionali più stringenti di quelli sovranazionali.

L’Italia ha ancora un potenziale da esprimere, in particolare nel settore manifatturiero, dove l’AI può ottimizzare prodotti e processi produttivi, aumentando la competitività e la sostenibilità.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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