Macchine per il packaging, il mercato tiene: nel tremendo 2020 calo solo del -5%

I dati di pre-consuntivo resi noti dal Centro Studi Ucima fotografano una battuta d’arresto del settore dopo anni di crescita, ma il calo è stato molto contenuto grazie alle buone performance dei clienti dei settori Pharma, Food & Beverage e Home & Personal care. Umori positivi per il 2021. Ucima giudica con favore il nuovo impianto del piano Transizione 4.0.

Pubblicato il 16 Dic 2020

packaging

Un calo del 5% nel fatturato, considerato che il 2020 rappresenta ormai l’annus horribilis dell’economia per antonomasia, è un segnale molto positivo. Le imprese che realizzano macchine per il packaging hanno certo registrato il rallentamento, ma nonostante da anni la crescita fosse costante possono comunque sentirsi sollevate nonostante la piccola battuta d’arresto.

È la fotografia del settore rilevata dai dati emersi dai pre-consuntivi di MECS-Centro Studi Ucima. Il totale del fatturato annuale ammonta a circa 7,6 miliardi di euro: il calo si è registrato sia nel mercato nazionale (-6,8%) che nell’export (-4,5%). A sostenere le aziende del packaging sono state le positive performance di clienti dei settori Pharma, Food&Beverage, Home&Personal care.

In Italia il mercato delle macchine per il packaging è calato del 6,8%, per un valore assoluto di 1.574 milioni di euro.

L’export, storico punto di forza del settore, ha contribuito complessivamente per 6.065 milioni di euro, flettendo comunque del 4,5% rispetto all’esercizio precedente.

Tutto era previsto: “Ci aspettavamo questo rallentamento – commenta Matteo Gentili, presidente di Ucima in una nota dell’associazione di categoria – ma il nostro settore resta robusto e guarda al futuro con fiducia. L’emergenza Covid non ci ha colto impreparati: abbiamo anzi dimostrato la nostra forza anche nelle difficoltà”.

Gentili sottolinea: “Grazie alle nostre tecnologie 4.0, che consentono il controllo in remoto degli impianti, il collaudo e l’assistenza a distanza, siamo sempre rimasti vicini ai nostri clienti in tutto il mondo”.

Risulterà di importanza strategica l’avvio del Piano Nazionale Transizione 4.0, per cui è previsto uno stanziamento dal Governo di 23,8 miliardi di euro. Ucima ha comunicato di giudicare “con favore una misura che vede il potenziamento di tutte le aliquote di detrazione e un importante anticipo dei tempi di fruizione”.

Intanto, c’è ottimismo per il 2021: “Contiamo di tornare a crescere, ma occorre prudenza. Siamo consapevoli che i nostri competitor sono quanto mai agguerriti e che, a causa della pandemia, l’incertezza in molti mercati regna ancora sovrana”, conclude Gentili.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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