Meccanica, nel 2021 l’export recupera e sfiora i valori pre-crisi: 29,6 miliardi di euro (+,15,1%)

Nel 2021 l’export della meccanica italiana è tornato a sfiorare i valori pre-crisi: i dati diffusi da Anima Confindustria parlano infatti di una crescita del 15,1% sul 2020, con un valore di 29,6 miliardi di euro, poco inferiore a quanto registrato nel 2019. Particolarmente positivi i dati relativi agli scambi all’interno dell’Ue, con Germania e Francia che sono i principali importatori delle tecnologie italiane.

Pubblicato il 28 Dic 2021

Metalmeccanica

Nel 2021 le tecnologie italiane hanno ripreso a viaggiare, con valori di poco al di sotto del periodo pre-crisi: secondo le previsioni di Anima Confindustria, infatti, l’export della meccanica italiana nel 2021 dovrebbe raggiungere i 29,6 miliardi di euro.

Si tratta di una crescita del 15,1% sul 2020, che porta il mercato a sfiorare i valori registrati nel 2019 (quando a fine anno erano stati registrati 30,1 miliardi di euro).

Fermandosi al primo semestre del 2021, i dati confermano una crescita del +26,9% rispetto al primo semestre 2020, con un totale di 15,6 miliardi di fatturato e un saldo commerciale che supera gli 8,3 miliardi di euro.

“L’export è da sempre uno dei punti di forza della meccanica italiana, apprezzata in tutto il mondo per la sua qualità al pari di settori come il food o la moda”, commenta Marco Nocivelli, presidente di Anima Confindustria.

“Dopo la forte battuta d’arresto subita nel 2020, in particolare nel primo semestre, oggi abbiamo visto una ripresa decisa delle esportazioni, in particolare in Europa e verso l’Asia orientale”, aggiunge.

Germania e Francia i principali importatori

I dati del primo semestre 2021 vedono la Germania tornare in vetta alle destinazioni, con un fatturato di 1,53 miliardi (+24,2%), togliendo il primato del 2020 agli Stati Uniti, che scivolano al terzo posto con 1,38 miliardi, dietro alla Francia.

“Un netto segnale della ripresa dell’economia europea, non solo nel settore meccanico”, commenta Nocivelli. Nuove opportunità per la meccanica italiana potranno comunque arrivare dagli Stati Uniti, grazie al maxi piano di investimenti approvato dall’amministrazione Biden, che prevede un massivo ammodernamento delle infrastrutture pubbliche e private.

Da segnalare il balzo della Cina che, bloccata nel 2020 prima del lockdown europeo, registra nel primo semestre 910,2 milioni di euro, con una crescita del +85,0%. Aumenta l’export anche verso Regno Unito (787,7 milioni di euro, +50,1%), Spagna (+29,8%) e Polonia (+41,3%).

Numeri su cui hanno pesato la crisi delle materie prime e il rincaro dei costi energetici che sta affliggendo l’intero continente, con i conseguenti rallentamenti alla produzione, che hanno impedito di raggiungere risultati ancor più positivi.

Mantenere questo ritmo di crescita richiederà, precisa Nocivelli, un maggiore impegno da parte dei governi europei, per contrastare i blocchi della catena logistica e le possibili speculazioni sui materiali.

“Non appena sarà possibile avere una frequenza di relazioni più costante e intensa, siamo certi che gli scambi commerciali con i Paesi extra-europei, come la Cina, potranno essere ulteriormente migliorati. Nel frattempo ci dobbiamo concentrare sul mercato europeo, che ha aumentato di oltre il 25% la richiesta dei nostri prodotti, e sugli Stati Uniti”, conclude Nocivelli.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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