Sono 55 i progetti presentati nell’ambito dell’ultimo bando di Start 4.0 con cui il Competence Center mette a disposizione 6 milioni di euro (provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale con un elevato TRL.
Dopo la chiusura dello sportello lo scorso 20 ottobre, Start 4.0 comunica che i progetti presentati vedono il coinvolgimento di un totale di 102 imprese, di cui 64 sono micro-piccole imprese, 22 medie imprese, e 16 grandi imprese.
Richieste per progetti da 17 milioni di euro
Il contributo complessivo richiesto per la realizzazione dei progetti supera di gran lunga le risorse che il Mimit ha attribuito al Competence Center in qualità di soggetto attuatore del PNRR: si parla infatti di 17 milioni di euro per progetti che rientrano nell’ambito delle linee di intervento su cui opera Start 4.0 e che vanno dall’innovazione nei sistemi produttivi delle imprese, nelle infrastrutture energetiche, nella gestione dei rifiuti, fino alla logistica, i trasporti e il settore portuale.
Start 4.0 potrà finanziare, con 6 milioni di euro, le proposte tecnologiche più interessanti e impattanti, che saranno selezionate da una commissione di esperti entro la fine dell’anno. Si tratterà di circa 15 progetti, con un contributo massimo a progetto di 400.000 euro.
L’obiettivo del bando è quello di favorire l’adozione e la crescita di soluzioni basate su tecnologie 4.0 nei processi, nei prodotti e nei servizi delle imprese italiane, per aumentare la competitività del sistema Paese, come chiesto anche dalla Commissione Europea, attraverso i target PNRR.
La quasi totalità delle proposte (l’85%) arriva da 4 regioni: Liguria, Lombardia, Toscana e Lazio, ma l’interesse per il bando di Start 4.0 arriva anche da imprese del Centro – Sud, in particolare da Abruzzo e Campania.
“Un dato di cui siamo orgogliosi è che il 97% delle proposte che abbiamo ricevuto, praticamente la totalità prevede il coinvolgimento di un’Università o di Centro di Ricerca nazionale“, sottolinea la Responsabile Esecutiva, Roberta De Donatis.
“Negli scorsi bandi il coinvolgimento della ricerca si fermava sotto il 60%. È la dimostrazione che ormai Start 4.0 è riconosciuto come soggetto qualificato per fare trasferimento tecnologico e ridurre le distanze tra mondo della ricerca e mondo delle imprese”, aggiunge.