Superammortamento, consegne prorogate al 31/12/2020

Il testo finale del Decreto Rilancio, atteso martedì 19 maggio in Gazzetta Ufficiale, riserva all’articolo 50 una piacevole sorpresa (o un contentino, a seconda dei punti di vista). Si tratta della proroga al 31/12/2020 del termine per consegnare i beni strumentali semplici e fruire così del vecchio superammortamento.

Come ormai sappiamo, nel Decreto Rilancio alla fine non c’è stato spazio per l’annunciato e atteso potenziamento del piano Transizione 4.0. La decisione di stralciarlo – non è chiaro se solo di matrice finanziaria o anche politica – ha provocato una grande delusione nel mondo degli imprenditori.

Le speranze, comunque, non sono finite. Se da un lato è improbabile che una misura finanziariamente così importante sia inserita in fase di conversione del Decreto Rilancio, dall’altro la linea d’intervento pare ormai tracciata e ci sono buone probabilità che quello schema di proposte venga ripreso in uno dei prossimi appuntamenti legislativi, forse già nel decreto semplificazioni o “Sblocca Italia”, se potrà già attingere alle risorse dello European Recovery Fund. Perché è qui che, molto probabilmente, si troveranno i 14,2 miliardi in cinque anni necessari a finanziare l’operazione.

Superammortamento, proroga del termine di consegna

Nel frattempo però, come dicevamo, è stata inserita la proroga al 31/12/2020 del termine per consegnare i beni strumentali semplici e fruire così del vecchio superammortamento.

Ricordiamo che il superammortamento 2019, reintrodotto con il decreto crescita, consente di dedurre il 130% del costo sostenuto per gli acquisti effettuati dal 1 aprile 2019 fino al 31 dicembre 2019, con la possibilità di completare l’investimento con la consegna del bene entro il 30 giugno 2020 a condizione che fosse versato un acconto del 20% entro il 31/12/2019.

L’articolo 50 del Decreto Rilancio recita:

Proroga del termine di consegna dei beni strumentali nuovi ai fini della maggiorazione dell’ammortamento

In considerazione della situazione emergenziale covid-19, il termine del 30 giugno 2020 previsto dall’articolo 1 del decreto legge del 30 aprile 2019, n. 34, è prorogato al 31 dicembre 2020.

Con il lockdown del sistema economico, che ha coinvolto anche la filiera dei costruttori di macchinari, nonché i settori di attività delle imprese acquirenti e il sistema dei trasporti, era inevitabile che potesse presentarsi il rischio di non riuscire a completare la consegna entro il 30 giugno (che cade di fatto tra poco più di un mese). Ecco perché il Governo ha deciso di inserire questa proroga che, di fatto, pareggia i conti con i termini previsti per l’iperammortamento sui beni 4.0, per i quali la consegna del bene “prenotato” lo scorso anno può avvenire entro il 31/12/2020.

L’intervento, insomma è senz’altro gradito (e necessario). E visto che la proroga con rafforzamento delle aliquote del piano Transizione 4.0 è saltata, sarebbe stata gradita quanto meno la proroga al 31/12/2021 del termine per la consegna dei beni strumentali incentivati con il nuovo credito d’imposta – l’erede di superammortamento e iperammortamento – che al momento è fissata al 30 giugno 2021, con un orizzonte temporale che, visti bruciati i primi sei mesi 2020, si riduce di fatto a un anno dall’originario anno e mezzo: un termine troppo breve soprattutto per alcune tipologie di investimento, come ad esempio i magazzini automatici. E la correzione dell’altro grosso errore dell’ultima legge di bilancio, cioè la necessità di indicare i riferimenti di legge nelle fatture: il classico cavillo burocratico che rischia di tagliar fuori dal beneficio gran parte degli acquisti fatti dall’e-commerce e non solo. Ma per questo aspettiamo con ansia il prossimo decreto.

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Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende. E’ membro del Consiglio Direttivo di ANIPLA, l’Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione.

7 thoughts on “Superammortamento, consegne prorogate al 31/12/2020

  • Salve,
    a proposito di quanto letto nella precedente corrispondenza, ho alcuni dubbi da esporre:
    avendo effettuato l’acconto del 20% nel 2019 e completato l’investimento di tutti i beni acquistati, nel 2020, messi in funzione lo stesso anno, ma non interconnessi , ho una scadenza entro la quale devo attivare l’interconnessione per non perdere il beneficio dell’ iperammortamento?
    Nel caso di alcuni beni acquistati e consegnati entro il 2020 (sempre con acconto del 20% nel 2019) ma non messi in funzione a quale agevolazione rientrano?
    Grazie

    Risposta
    • Per il nuovo regime dei crediti d’imposta non ci sono ancora chiarimenti ufficiali su queste questioni. Per il vecchio sistema delle maggiorazioni degli ammortamenti, si iniziava a fruire subito delle aliquote del superammortamento e, una volta interconnesso, si passava all’iper sottraendo il beneficio già fruito come super. A rigor di logica le cose dovrebbero essere simili: fruire subito del credito d’imposta per i beni semplici e poi, dopo l’interconnessione, della differenza. Sulla questione, che non è tecnica ma meramente fiscale, le consiglio di fare una richiesta di interpello all’Agenzia delle Entrate

      Risposta
  • Buongiorno, un ulteriore chiarimento alla sua risposta di cui sopra.
    Quindi, se il bene viene consegnato ed interconnesso nel 2021 (il cui ordine partito e anticipate spese nel 2019 nel limite del 20%) si passa al credito d’imposta e non più iper 270 ?
    Sì perde il beneficio fiscale sulle spese sostenute nel 2019 ?
    Grazie.

    Risposta
    • Per le consegne successive al 31/12/2020 l’iperammortamento non è più una possibilità, indipendentemente dalla data di prenotazione, ordine, acconto ecc. Non si perde nessun beneficio fiscale: le spese che ha sostenuto nel 2019 sono state un acconto per un bene che entrerà in azienda nel 2021 e per il quale fruirà, dopo consegna e interconnessione, del nuovo credito d’imposta.

      Risposta
  • Buongiorno,
    ringraziandola per gli utili contenuti presenti nell’articolo, avrei alcuni dubbi in merito all’iperammortamento, uno in particolare necessita di chiarimenti:
    i beni acquistati in iperammortamento (cioè quelli il cui ordine è stato staccato entro il 31/12/2019) che scadenze anno?

    Spiego il dubbio: sino all’anno scorso le scadenze sono sempre state “prorogate” e quindi anche beni del 2017, 2018 potevano essere attestati nel 2020 perché, appunto, la scadenza ha subito continui posticipi… ma dal 2020 l’iperammortamento NON esiste più essendo stato sostituito dal credito d’imposta. Ora, c’è indicazione da qualche parte che le scadenze dell’iperammortamento abbiano subito ulteriore posticipo oppure BISOGNA avere ricevuto/messo in funzione (ma non necessariamente interconnesso) i beni entro il 31/12/2020?
    Se fosse vero, cosa succede a questi beni (il cui ordine è stato staccato nel 2019 e non sono arrivati in azienda entro il 2020)?

    Risposta
    • Guardi non è così complicato come sembra: per fruire dell’iperammortamento prenotato nel 2019 la CONSEGNA del bene deve avvenire entro il 31/12/2020. L’interconnessione invece può avvenire anche successivamente (si veda la letteratura al riguardo, non è cambiato nulla). Se invece il bene viene consegnato nel 2021 allora la “prenotazione” dell’iperammortamento fatta nel 2019 non è più valida e si ricade nel nuovo regime per il quale i beni devono essere consegnati entro il 30/06/2021 (al momento)

      Risposta
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