5G per l’industria, la versione di Qualcomm

Alla Hannover Messe Qualcomm mostra le proprie proposte di tecnologie 5G per l’Industrial IoT, e in particolare le future implementazioni a bassa latenza.

Pubblicato il 03 Apr 2019

Qualcomm 5G Arena Bis

Pare ormai assodato che il 2019 sarà l’anno del 5G, la tecnologia wireless che sta eclissando tutte le altre nell’interesse degli (aspiranti) utenti. Alla Hannover Messe, il ruolo chiave del 5G anche nel segmento dell’industry 4.0 è confermato dalla 5G Arena, uno spazio ricavato nel padiglione 16 dedicato a dimostrare tutta una serie di applicazioni industrial IoT che fanno uso di tecnologie 5G “over the air”, dai pannelli di controllo della sicurezza ai sistemi di sensori intelligenti agli AGV, gli autonomous guided vehicle.

Le apparecchiature usate nelle varie demo sono di svariati produttori, e in particolare gli equipaggiamenti 5G provengono da Nokia (infrastruttura base) e da Qualcomm, per le tecnologie “di frontiera”. Altri produttori coinvolti nell’Arena sono Bosch, Festo, Goetting, IFAK, Siemens, Weidmueller e Zeiss.

“Siamo entusiasti di mostrare cosa è possibile ottenere quando sommiamo il 5G all’IoT industriale”, ha affermato Jeffery Torrance, vicepresidente dello sviluppo del business, Qualcomm Technologies. “La leadership di Qualcomm Technologies in IIoT si riflette su tutto, dalle soluzioni di connettività di base come il nostro modem Qualcomm 9205 LTE IoT, a nuove piattaforme come la piattaforma Qualcomm Robotics RB3, recentemente annunciata, a studi congiunti con leader del settore come Bosch su argomenti chiave IIoT. Con queste dimostrazioni 5G in diretta a Hannover Messe, Qualcomm Technologies continua a mostrare le tecnologie rivoluzionarie che stanno trasformando il modo in cui il mondo industriale si connette, calcola e comunica “.

La sfida

Abbiamo visitato la sezione dell’Arena dedicata a Qualcomm con Patrik Lundqvist, Direttore del Technical Marketing di Qualcomm, che ci ha illustrato un esempio live di utilizzo di tecnologie 5G nella gestione di un magazzino che l’azienda possiede a S. Diego e che viene usato come una sorta di laboratorio di test per sperimentare soluzioni operative.

In particolare, Lundqvist si è soffermato su quello che appare uno dei compiti più difficili da gestire per la giovane tecnologia 5G: l’esecuzione di task in tempo reale. Il problema, in particolare, è di garantire una sicurezza di trasmissione pari al 99,9999% dei pacchetti.

La cosa a prima vista può apparire strana, perché ovviamente, lavorando su una rete di tipo a pacchetti, nel caso che un pacchetto non venga ricevuto correttamente si procede a reinviarlo, e quindi tendenzialmente l’affidabilità su queste reti (5G attuale compresa) è del 100%. Il problema è che in applicazioni di motion control non è accettabile che si debba attendere la ritrasmissione di un pacchetto perduto: tutto deve lavorare in real time – o almeno con latenza bassissima. Quindi l’affidabilità reale scende, e spesso scende di parecchio sotto il limite accettabile per l’applicazione – per esempio, ciò succede quando un ostacolo semovente va a schermare l’antenna di trasmissione.

Per superare il problema, Qualcomm ha sviluppato una tecnologia chiamata Coordinated Multipoint (CoMP), che prevede l’utilizzo di più stazioni base, sincronizzate fra loro, che garantiscono percorsi multipli del segnale, garantendo la ridondanza necessaria a mantenere l’affidabilità di ricetrasmissione sopra il 99,9999% desiderato, ovvero meno di un errore su un milione di pacchetti.

La soluzione potrà essere utilizzata non appena saranno ufficializzate le specifiche della prossima release 16 dello standard 5G, previste (salvo ritardi) per il marzo 2020. Potete vedere come funziona il sistema proposto da Qualcomm nella videointervista qui sotto.

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Renzo Zonin
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