Ricerche

Innovazione tecnologica e rapporto uomo macchina nella prospettiva 2030

Dell Technologies, in partnership con l’Institute for the Future (IFTF) e Vanson Bourne, ha indagato le percezioni di 4.600 business leader e manager in oltre 40 paesi riguardo l’impatto delle tecnologie emergenti da qui al 2030

Aggiornato il 19 Ott 2019

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Il 66% dei business leader italiani (imprenditori e manager) si è detto contrario all’avvento di robot e macchine “senzienti”, in cui l’Intelligenza Artificiale si evolve fino a diventare autonoma, a sviluppare una coscienza e agire in maniera indipendente dalla gestione dell’essere umano. Solo il 37% è concorde al potenziamento delle tecnologie che permettono di controllare i computer con la mente delle persone. Tuttavia, il 73% dei leader italiani si è dichiarato molto favorevole a una partnership sempre più forte tra uomo e macchina per superare i limiti umani: i progressi nei registri intelligenti distribuiti (Blockchain) e nell’intelligenza artificiale permetteranno alle macchine di svolgere compiti prettamente umani.

È questo il quadro che emerge dalla ricerca “Future of Connected Living”, realizzata da Dell Technologies in partnership con l’Institute for the Future (IFTF) e Vanson Bourne, che indaga le percezioni riguardo l’impatto delle tecnologie emergenti e della relazione uomo-macchina sul futuro della realtà connessa da qui al 2030, intervistando più di 4.600 business leader e manager in oltre 40 paesi.

Per consultare il report, potete scaricarlo direttamente da qui.

Nelle città del futuro, il cittadino conta ancora

Per oltre il 50% dei business leader, le tecnologie emergenti stanno consentendo a persone e comunità in tutto il mondo di aumentare, migliorare e ottimizzare le proprie vite; dai veicoli autonomi, alle case connesse, alle città digitali. Non vivremo semplicemente con le nostre macchine, lavoreremo in partnership immersive con loro.

Le città di domani dovranno costruire la propria infrastruttura di rete di oggetti intelligenti, sistemi di auto-reporting e analisi basate sull’intelligenza artificiale per migliorare l’inclusione e supportare le comunità. La confluenza del 5G, delle reti wireless, dell’Internet of Things e dell’apprendimento automatico creerà servizi urbani intelligenti basati sui dati. Verrà massimizzato l’utilizzo efficiente delle risorse e la resilienza delle infrastrutture per le persone.

La mobilità connessa reinventerà il trasporto. I veicoli autonomi ci libereranno dalle distrazioni della guida, funzioneranno come sensori per l’Internet of Things, identificando la necessità di manutenzione stradale, misurando l’inquinamento e le condizioni ambientali e imaging delle strade per viaggiare sicuri. In questo scenario, il 46% dei manager italiani è convinto che guiderà veicoli a guida autonoma entro il 2030 e quasi l’80% ritiene che investirà il proprio tempo in modo diverso, grazie all’automazione di quasi tutte le attività.

Entro il 2030, ognuno di noi sarà supportato da un “sistema operativo per vivere” altamente personalizzato che anticiperà le esigenze in modo proattivo. Le persone avranno agenti intelligenti machine-based che comprendono le nostre esigenze e quindi comunicheranno autonomamente con servizi web, robot e oggetti in rete, creando comodità, esperienze migliorate e vita realmente connessa. Il 76% dei dirigenti aziendali si aspettano che agenti intelligenti e algoritmi ristruttureranno il modo in cui trascorrono il loro tempo.

“La trasformazione digitale e le tecnologie emergenti stanno avendo impatti rivoluzionari sulle imprese di tutte le dimensioni, ma anche sul modo in cui viviamo le nostre vite” ha commentato Filippo Ligresti, VP & GM Commercial Sales di Dell Technologies Italia “La tecnologia impone a persone e aziende di comprendere il cambiamento imposto dal digitale, rimanere competitivi e sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’innovazione. La quantità di dati che oggi è possibile raccogliere, raffrontare a serie storiche, correlare attraverso Algoritmi sofisticati, Data Science e Intelligenza Artificiale apre opportunità senza precedenti. Tuttavia, dai feedback degli imprenditori e dei manager italiani, emerge l’esigenza di far rimanere centrale l’elemento umano. L’individuo, quindi, come punto di riferimento costante rispetto all’evoluzione sempre più veloce della tecnologia, che ne rimane al servizio”.

Articolo originariamente pubblicato il 19 Ott 2019

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