Riunire competenze e guardare all’Europa: nasce Itali4blockchain

Pubblicato il 01 Feb 2019

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È ufficialmente nata Itali4blockchain, associazione di categoria dedicata alla blockchain. Il sodalizio, che riunisce esperti e professionisti legati a questa tecnologia, è stato presentato ieri sera alla Microsoft House a Milano. E le idee sono già chiare: “Si darà particolare attenzione alla formazione“, ha anticipato nel suo discorso d’apertura Pietro Azzara, promotore dell’associazione e CEO di BlockchainItalia.io.

L’obiettivo del gruppo

L’associazione mira alla piena diffusione della tecnologia blockchain, ritenendola un’occasione di sviluppo per il Paese. L’obiettivo è diventare un punto di riferimento sulla blockchain per istituzioni italiane ed europee.

Oltre ad Azzara, sono stati invitati all’incontro anche Fabio Moioli, Head Consulting & Services di Microsoft Italia, Gianluigi Guida, Consigliere giuridico del Ministro per gli Affari Europei, Pietro Lanza, Blockchain director IBM Italia. Ha moderato l’evento Fabrizio Barini, responsabile del New Business Development della merchant bank Intermonte Sim.

Il futuro della blockchain

Moioli ha sottolineato nel suo intervento come la tecnologia sia utile perché “oggi nel business tutto si basa sull’ottimizzazione del rischio” rilevando la necessità di “nuove forme di fiducia anche decentralizzate, come la blockchain”. Analizzando la natura della tecnologia, Moioli ha evidenziato come per lui “sia l’intelligenza artificiale che la blockchain sono general purpose tecnhnology“, ovvero tecnologie capaci di influenzare diversi aspetti della società per il loro potere di sconvolgere le abitudini.

La blockchain è il futuro anche secondo Guida: “Ognuno di noi pensa che le DLT (tecnologie basate su registri distribuiti, ndr) possano avere un futuro”, ha commentato. E ha aggiunto: “Le istituzioni europee sono molto interessate alla materia”.

Lo sguardo verso l’Europa

Azzara ha sottolineato come in Europa manchino due figure. In primis, “il BIM, Blockchain Innovation Manager, professionista o CTO o IT che capisca le esigenze delle aziende e provi a disegnare i processi che possono essere portati su blockchain”. Inoltre, “il BTS, Blockchain Technology Specialist, un tecnico che realizzi i progetti del BIM”.  Azzara ha confermato che “porteremo le istanze di tutti gli associati anche a livello europeo”.

La blockchain è considerata una tecnologia interessante anche a livello europeo. Il 1 febbraio 2018, esattamente un anno fa, nasceva l’EU blockchain observatory and forum, un hub per condividere conoscenze ed esperienze con gli obiettivi, tra gli altri, di mappare le iniziative esistenti, sviluppare la comunità di esperti e ovviamente monitorare il progredire scientifico. Ad aprile, invece, la sigla del partenariato europeo a cui a settembre ha aderito anche l’Italia.

Nel Belpaese a gennaio è iniziato al Ministero dello Sviluppo Economico il lavoro dei due gruppi di esperti su AI e Blockchain. Intanto nella legge di conversione del Decreto Semplificazioni dovrebbe entrare una definizione legale di tecnologie DLT e smart contract.

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Nicoletta Pisanu

Giornalista, collabora da anni con testate nazionali e locali. Laureata in Linguaggi dei Media e in Scienze sociali applicate all'Università Cattolica di Milano, è specializzata in cronaca.

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