robotica

Mitsubishi Electric lancia i robot Melfa ESD per produzione e test di circuiti elettronici

Mitsubishi Electric presenta la nuova versione ESD dei robot Melfa, progettati per operare in ambienti soggetti a scariche elettrostatiche. Le modifiche rispetto ai modelli standard garantiscono la protezione dei componenti elettronici da eventuali scariche improvvise. Questi robot sono ideali per l’assemblaggio di circuiti stampati e schede elettroniche, e vantano anche la certificazione ISO Class per camera bianca.

Pubblicato il 06 Feb 2024

Mitsubishi Melfa ESD

Mitsubishi Electric ha lanciato l’ultima versione ESD della serie di robot Melfa, progettati per funzionare in ambienti soggetti a scariche elettrostatiche.

Nell’industria elettronica fenomeni legati alle scariche elettrostatiche (ESD) possono essere molto dannosi per la produzione e per il personale. La normativa di riferimento in questo ambito è la IEC 61340-5-1, che regolamenta i requisiti necessari per manipolare prodotti sensibili alle scariche.

Alcuni dei fattori che contribuiscono alla generazione di ESD includono lavorare in ambienti con campi elettrostatici superiori a 100 V/cm, umidità relativa bassa (<20% UR) e temperature fredde. Anche ampie superfici di contatto durante la manipolazione possono generare cariche per attrito (cariche triboelettriche).

I robot di Mitsubishi Electric dotati di certificazione ESD presentano alcune variazioni rispetto ai modelli standard che permettono di tutelare i componenti da eventuali scariche improvvise che potrebbero compromettere il prodotto finale.

La versione di robot ESD è ideale per tutti i tipi di applicazioni che comportano la manipolazione di circuiti stampati e schede elettroniche: assemblaggio di PCB e connettori, ispezione di componenti, test di schede e circuiti, imballaggio di componenti elettroniche, saldatura di schede elettroniche.

Questi robot dispongono anche della certificazione per camera bianca (ISO Class) rilasciata dall’Istituto Fraunhofer IPA, l’ente certificatore per questo tipo di regolamentazione. Si tratta di una certificazione molto richiesta nel settore elettronico, dove spesso vengono eseguiti test in camera bianca con ricircolo d’aria forzato per evitare alle microparticelle di entrare in contatto con il prodotto e contaminarlo.

Funzioni integrate

Nel mercato dell’elettronica vi sono requisiti molto stringenti in termini di precisione, performance e comunicazione. Per soddisfare tali esigenze di mercato, è possibile integrare l’opzione Melfa Smart Plus, una scheda che abilita una funzione che aumenta drasticamente l’accuratezza della macchina, compensando la temperatura interna del robot.

Melfa Smart Plus fa parte del brand Maisart (Mitsubishi Electric’s AI creates the State-of-the-ART in technology), un marchio distinto sviluppato da Mitsubishi Electric con l’obiettivo di consentire alle aziende di ottenere i massimi benefici dall’intelligenza artificiale.

A supporto delle operazioni che richiedono maggior controllo è infatti disponibile un sensore di forza con funzioni di AI integrate che ottimizzano i parametri di posizione e velocità.

Inoltre, per massimizzare le performance, il robot è spesso associato ad una tavola rotante, sulla quale sono posizionati i singoli componenti che vengono successivamente assemblati dal robot mentre la tavola gira.

Per ottimizzare la configurazione, il controller dei robot Mitsubishi Electric dispone di un’apposita funzione integrata che permette di gestire fino a otto assi addizionali senza l’utilizzo di alcun hardware aggiuntivo.

Sono disponibili modelli speciali che presentano il passaggio cavi completamente interno al braccio – fino al polso del robot – evitando così interferenze meccaniche durante le operazioni.

I robot della famiglia Melfa FR ESD sono disponibili anche in versione integrata con PLC modulare Melsec iQ-R, che grazie al protocollo di comunicazione SECS/GEM (protocollo standard nel mondo dei semiconduttori) permette una migliore tracciabilità e condivisione dei dati raccolti.

Infine, le funzioni del controller CR800 rendono possibile il movimento retroazionato del robot con tempi di risposta da 3,5ms attraverso l’utilizzo di interfacce dedicate alle singole esigenze.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 5