A Roma il tavolo Transizione 4.0, in gioco la partita degli incentivi

Al Tavolo Transizione 4.0 il Ministro Patuanelli e i rappresentanti delle imprese saranno chiamati a prendere una decisione su come dare continuità al piano di incentivi per favorire gli investimenti delle imprese.

Pubblicato il 12 Nov 2019

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Come annunciato dal ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli si terrà mercoledì 13 novembre a Roma la prima riunione del tavolo Transizione 4.0. L’incontro, che vedrà riuniti intorno a un tavolo esponenti politici del ministero e i rappresentanti delle imprese che in queste settimane hanno visto individualmente i tecnici del ministero, sarà l’occasione per fare il punto sulla partita degli incentivi per Industria 4.0 – Impresa 4.0, anche in considerazione del fatto che il disegno di legge di bilancio è ora al vaglio della commissione bilancio del Senato ed è quindi il momento di prendere una decisione su come dare continuità al piano di incentivi.

Sul piatto ci sono due possibilità e – a quanto pare – il Ministero intende assecondare la volontà delle imprese, pur avendo una forte predilezione per la seconda ipotesi. Ma vediamole entrambe.

La prima possibilità è che si proceda sulla strada intrapresa con il testo del disegno di legge di bilancio: un rinnovo “tal quale” del modello 2019 per il solo 2020. Resterebbero quindi il superammortamento al 130%, l’iperammortamento a scaglioni fino al 270% con tetto a 10 milioni, oltre naturalmente al rinnovo della Nuova Sabatini e del credito d’imposta per la formazione 4.0. A queste misure si aggiungerebbe il nuovo credito di imposta per i progetti green, che prevede una premialità del 10%, fino a un massimo di 60 mila euro, per i progetti di innovazione basati sull’utilizzo di macchinari 4.0 acquistati dal 2017 in avanti e in grado di dimostrare un impatto positivo sull’ambiente (per i dettagli vi consigliamo la lettura di questo articolo).

La seconda ipotesi è quella sulla quale spingerà il ministro Patuanelli e prevede l’abbandono del sistema basato su super e iper ammortamento in favore di un nuovo credito d’imposta pluriennale (durerebbe tre o cinque anni) con aliquote diversificate in base alla tipologia dell’investimento.

Su questa seconda ipotesi non ci sono però molti dettagli. Mentre pare certa un’aliquota del 6% che andrebbe a sostituire il superammortamento – che, ricordiamolo, equivale a un bous del 7,2% sul costo del bene spalmato su tutta la durata dell’ammortamento fiscale – maggiore incertezza c’è sull’aliquota riservata ai beni 4.0. Finora le cifre che erano trapelate vedevano un’aliquota del 20% al posto dell’iperammortamento e una del 40% per gli investimenti green: cifre che avevano fatto storcere il naso agli industriali perché significherebbero di fatto un dimezzamento del valore dell’iperammortamento, che attualmente vale il 40,8% del costo del bene. Non è escluso comunque che il Ministero chiarisca meglio questa proposta proponendo un credito d’imposta al 40% per tutti i beni 4.0, mantenendo come premialità per i progetti green l’altro credito d’imposta introdotto (per volere del Ministero dell’Economia e delle FInanze) nel testo del disegno di legge di bilancio.

C’è poi il tema – su cui farà leva il Ministero – della platea delle aziende beneficiarie: il credito d’imposta infatti potrebbe ampliare il raggio d’azione dell’incentivo a categorie di imprese che finora ne sono state escluse.

Sul tavolo, infine, ci sono naturalmente anche altre possibili migliorie. Da una parte pare difficile che vengano toccati gli allegati A e B che prevedono le merceologie, le condizioni e i requisiti perché un bene possa essere considerato 4.0 e quindi incentivato. Dall’altra parte c’è una forte pressione perché l’incentivo sui beni immateriali sia reso indipendente dall’acquisizione di un bene materiale.

Leggi com’è andata qui

Impresa 4.0, il Ministero spinge per la modifica degli incentivi: ecco tutti i dettagli della proposta di Patuanelli

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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