Il Governo ‘attiva’ 33,5 milioni del PNRR per potenziare il sistema del trasferimento tecnologico

Il Ministero dello Sviluppo Economico stanzia i primi 33,5 milioni di investimenti previsti dal PNRR per la costruzione di un network nazionale di Poli di trasferimento tecnologico. Il network, per il cui riordino e potenziamento il PNRR stanzia complessivamente 350 milioni, sarà integrato a livello europeo, con lo scopo di sviluppare processi e modelli produttivi avanzati per le filiere industriali, tramite l’erogazione di servizi innovativi e la diffusione di competenze 4.0 ad almeno 4.500 piccole e medie imprese. I fondi andranno a rifinanziare i Competence Center già presenti sul territorio nazionale, ma anche la nascita di altri 42 centri di trasferimento di tecnologia.

Pubblicato il 21 Apr 2022

Competence center generica

Realizzare in Italia una rete di centri altamente specializzati in trasferimento tecnologico e digitalizzazione che, integrati a livello europeo, puntino a sviluppare processi e modelli produttivi avanzati per le filiere industriali, tramite l’erogazione di servizi innovativi e la diffusione di competenze 4.0 ad almeno 4.500 piccole e medie imprese.

È quanto prevede il decreto firmato dal Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti che attiva i primi 33,5 milioni di euro di investimenti previsti dal PNRR, nell’ambito del quale sono stati destinati all’interno della Missione 4 complessivamente 350 milioni di euro per il rafforzamento degli otto Competence Center e il potenziamento e la riorganizzazione dei centri di trasferimento di tecnologia.

“Puntiamo sugli investimenti in manifattura 4.0 per accompagnare la transizione digitale delle filiere produttive, soprattutto in settori strategici per l’economia del Paese”, commenta Giorgetti. “Con questo obiettivo abbiamo deciso di investire su una rete nazionale di Poli di trasferimento tecnologico in cui il fattore umano gioca un ruolo decisivo per il futuro del settore manifatturiero, rafforzando la capacità di incontro tra il mondo della ricerca e le imprese nell’applicazione di tecnologie all’avanguardia”, aggiunge.

EDIH e Competence Center

Per l’attuazione dell’investimento sono in corso due distinte linee di attività: la prima riguarda il rifinanziamento dei Competence Center, per cui il Ministero pubblicherà a breve il bando, mentre la seconda è relativa al cofinanziamento dei nascituri European Digital Innovation Hubs (EDIH).

Per garantire un efficace coordinamento della rete dei Poli di trasferimento tecnologico, il Mise ha istituito una Cabina di regia con funzioni di indirizzo, impulso e monitoraggio, finalizzata in particolare a definire e monitorare gli standard qualitativi omogenei e a presidiare l’implementazione degli investimenti.

I Poli avranno un ruolo di fondamentale importanza perché consentiranno di mettere a sistema le eccellenze e le competenze presenti nel nostro Paese e, applicando tecnologie e strumenti all’avanguardia, accresceranno la competitività del nostro sistema produttivo a livello internazionale.

Cattorini (Bi-Rex): “Una buona notizia con molti punti da chiarire”

Il provvedimento sembra confermare la volontà del Mise di finanziare tutti i progetti che sono stati ritenuti idonei a partecipare alla call indetta dalla Commissione europea per diventare EDIH.

Ricordiamo che i “posti” disponibili per l’Italia (cioè cofinanziati dall’UE) dovrebbero essere circa una ventina sugli oltre quaranta che si sono presentati. Come è scritto nelle note di dettaglio del PNRR, i poli che riceveranno il seal of excellence, cioè supereranno positivamente il vaglio della Commissione Europea ma non rientreranno nelle disponibilità di finanziamento europeo, potranno comunque essere co-finanziati dal Governo con le risorse del Recovery.

Una scelta non inaspettata, come spiega Stefano Cattorini, General Manager del Competence Center Bi-Rex. “Il Mise aveva fatto capire che l’intenzione era quella di finanziare tutti questi progetti, anche se con modalità diverse. Resta da capire come effettivamente verranno finanziati, visto che non tutte le proposte potranno ricevere il seal of excellence”.

In attesa che la Commissione europea comunichi l’esito della gara – che dovrebbe avvenire tra maggio e giugno – resta quindi da capire come verranno finanziati quei progetti che non riceveranno il sigillo di eccellenza da parte della Commissione europea.

Per quanto riguarda i Competence Center, anche la notizia del rifinanziamento era già nell’aria, anche se non è ancora chiaro se i fondi andranno a finanziare solamente le attività di erogazione di sostegno alle imprese attraverso i bandi, o se verranno messe a disposizione anche risorse per la crescita degli otto Competence Center già presenti sul territorio nazionale.

“Se per la prima area di intervento abbiamo sempre riscontrato una grande disponibilità per quanto riguarda il rifinanziamento da parte del Mise – spiega Cattorini –  non è stato così per le risorse da indirizzare per la crescita e l’espansione dei Competence Center”.

Competence Center che avranno più delucidazioni a breve, a seguito di un incontro già pianificato al Ministero dello Sviluppo economico nei prossimi giorni. Nel frattempo, l’augurio che fa Cattorini – e che rappresenta il sentiment degli altri responsabili dei Competence Center – è quello che le risorse siano utilizzate per finanziare i centri già esistenti e non per aggiungere altri attori a un sistema che nel PNRR viene giudicato troppo frammentato.

Stefano Cattorini

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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