“Super e iperammortamento sono stati efficaci per la ripresa degli investimenti privati, quindi andranno confermati”. Sono le parole del Ministro dell’Economia Giovanni Tria, “volto placido” del Governo giallo-verde, che ha rilasciato un’ampia e interessante intervista al Sole24Ore nella quale, sollecitato dalle domande di Guido Gentili e Gianni Trovati, affronta i diversi capitoli e le incognite che pesano sulla prossima manovra.
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La questione delle tax expenditures
Quando la conversazione si sposta sulla semplificazione e riduzione da cinque a tre delle aliquote Irpef, a Tria viene chiesto di dare un’indicazione sulle coperture di un disegno che, conti alla mano, non sarà indolore per le casse dello Stato. “Le coperture devono arrivare da un riordino profondo delle tax expenditures – spiega il Ministro – che finora non si è fatto perché è realizzabile solo se accompagnato da una riduzione delle aliquote generali”.
L’obiettivo dell’azione di Governo, aggiunge Tria, è “definire la distribuzione dei benefici e modulare di conseguenza l’intervento sulle tax expenditures”, cioè sulle spese finanziate dalle imposte.
Gli incentivi efficaci saranno mantenuti
Ma come intende agire il Governo sulle tax expenditures destinate alle imprese? “Il lavoro di revisione deve essere complessivo”, risponde il Ministro. Una linea questa confermata poi nella serata di mercoledì 8 agosto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte: “Le risorse per la manovra saranno ricavate da un’attenta e oculata opera di ricognizione degli investimenti e delle spese attualmente programmati. Non toccheremo settori strategici come sanità, scuola e ricerca che assicurano una prospettiva di sviluppo al Paese. Un’altra fonte di risorse sarà il riordino delle tax expenditures, delle agevolazioni e dei bonus vari”.
Per quanto riguarda super e iper ammortamento, due incentivi in scadenza parte del piano Impresa 4.0, il Ministro non ritiene che siano misure a rischio: “Sono stati efficaci per la ripresa degli investimenti privati, quindi andranno confermati. La scelta sugli strumenti da rivedere deve essere naturalmente basata anche sull’analisi di costi e benefici, e quindi sulla loro efficacia. Certo, non sono scritti nei tendenziali e la loro riconferma ha un costo, ma penso che questi meccanismi vadano mantenuti”.
Il plauso dei costruttori di macchine
A stretto giro Alfredo Mariotti, direttore di Ucimu – Sistemi per Produrre, l’associazione dei costruttori di macchine utensili, plaude all’intervento di Tria e commenta così:
“C’è ancora un 50% delle imprese italiane (fonte fondazione Ucimu-Eumetra) che vuole investire in tecnologie 4.0 per migliorare la propria competitività. Non rinnovare super e iperammortamento significherebbe arrestare il futuro industriale del nostro Paese. Si può ragionare sull’aggiustamento dei coefficienti attuali, ma occorre riconfermarli.”