Le sette priorità del Paese secondo il premier Conte: ci sono anche innovazione e Impresa 4.0

La ripresa del Paese passerà attraverso un intervento articolato su sette linee di azione: modernizzazione della PA, innovazione e impresa 4.0, infrastrutture, sostenibilità e Green Deal, formazione, riforma della giustizia e riforma fiscale. Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le direttrici di investimento su cui spingerà il Governo in un prossimo decreto (finanziato con le risorse del Recovery Plan europeo).

Pubblicato il 27 Mag 2020

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Le critiche sul punto sono unanimi: nonostante i 55 miliardi di dotazione, il Decreto Rilancio ha messo in campo ben poco per favorire gli investimenti dei privati. Eppure la scelta che il Governo ha fatto, per esempio, di stralciare il capitolo relativo a rinnovo e potenziamento del piano Transizione 4.0, che pure era pronto, forse non è figlia di un deficit di attenzione alla questione, ma potrebbe essere semplicemente una “mossa tecnica”: impegnare 14,2 miliardi dei bilanci dal 2022 al 2027 infatti esulava dalle risorse e dalla missione del Decreto Rilancio (cui forse, va detto, hanno sbagliato a dar nome).

La partita del “vero” rilancio degli investimenti si giocherà insomma in un prossimo decreto, quel “crescita-bis” di cui si attendono notizie sin dal mese marzo e che probabilmente vedrà la luce a giugno con un vestito diverso: un provvedimento dedicato a semplificazione e innovazione. Un decreto che dovrebbe attingere le risorse da quell’European Recovery Fund di cui in questi giorni si decideranno dotazione e condizioni.

A confermare questo scenario è lo stesso Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ne ha parlato esplicitamente in una lettera al Corriere della Sera.

L’Italia – dice il premier – “deve programmare la propria ripresa e utilizzare i fondi europei che verranno messi a disposizione varando un «piano strategico» che ponga le basi di un nuovo patto tra le forze produttive e le forze sociali del nostro Paese”.

Le sette linee di azione

Il “Recovery Plan” italiano poggerà su sette linee di azione. La prima è la modernizzazione del Paese. “Introdurremo incentivi alla digitalizzazione, ai pagamenti elettronici e all’innovazione”, dice Conte. Il riferimento è ai temi oggetto dell’azione del nuovo ministero per l’innovazione e la digitalizazione guidato da Paola Pisano: si tratta di azioni su identità digitale, rafforzamento della banda larga, iniziative per chiudere il digital divide del paese.

La seconda azione è relativa a iniziative in favore dell’innovazione. Il Governo lavorerà per “rafforzare la capitalizzazione e il consolidamento delle imprese” e per “favorire le innovazioni da parte delle start up”. Ma anche per “rilanciare misure già introdotte con successo come ACE e Impresa 4.0, rendendole strutturali”.

A supporto della ripresa ci sarà un piano di investimenti pubblici per realizzare le infrastrutture strategiche del Paese che sarà accompagnato da una semplificazione di procedure e iter autorizzativi. E si promuoverà una “rivoluzione culturale nella pubblica amministrazione”, a partire da una nuova definizione del reato di abuso d’ufficio.

Quarto capitolo, la transizione verso un’economia sostenibile. Si tratta del Green Deal che promuoverà – in Europa come in Italia – “tutela e promozione del territorio e del patrimonio paesaggistico e culturale”, ma anche misure per favorire la transizione energetica.

I punti cinque e sei sono invece riforme che puntano ad aumentare la competitività e l’attrattività del sistema paese. Si tratta da un lato del capitolo formazione, con “un grande investimento per il diritto allo studio e per l’innovazione dell’offerta formativa” collegato a un grande piano di ricerca pubblico/privato sulle sfide del futuro. E dall’altro di una riforma della giustizia che accorci i tempi dei processi penali e civili.

L’ultimo, ma più impegnativo capitolo, è quello di “una seria riforma fiscale“, che parta dal riordino del sistema delle deduzioni e delle detrazioni e tuteli l’equità e la progressività del sistema tributario.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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