Commissione Bilancio, al via la maratona sugli emendamenti chiave per imprese e Industria 4.0

Inizia alla Camera, in Commissione Bilancio, l’esame degli emendamenti relativi agli articoli che prevedono incentivi per le imprese, compresa la parte relativa a Industria 4.0. L’esame dovrà concludersi entro martedì. In questo articolo vi segnaliamo le principali proposte che saranno messe in votazione

Pubblicato il 02 Dic 2018

montecitorio

– Aggiornato con gli emendamenti di Governo e relatori –

La scorsa settimana la Commissione Bilancio ha respinto tutti gli emendamenti segnalati (eccetto uno) relativi al disegno di legge di bilancio, rimandando però  l’esame degli articoli più “caldi” tra i quali rientrano quelli relativi a Industria 4.0. L’esame degli emendamenti relativi a questi articoli è iniziato domenica sera e dovrà concludersi entro martedì, visto che mercoledì il testo sarà al vaglio dell’Aula della Camera dove non è escluso il ricorso alla fiducia. Oltre agli emendamenti accantonati, la Commissione dovrà mettere in votazione anche gli emendamenti del Governo e dei relatori.

Gli emendamenti sulle agevolazioni alle imprese e Industria 4.0

Gli articoli più importanti relativi alle agevolazioni alle imprese e al capitolo Industria 4.0 del disegno di legge di bilancio all’esame del Parlamento sono:

  • l’articolo 8 contenente l’introduzione della cosiddetta mini Ires;
  • l’articolo 10, contenente la proroga con scaglioni e tetto dell’iperamortamento;
  • l’articolo 13 con la rimodulazione del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo;
  • l’articolo 19 contenente il rinnovo della Nuova Sabatini e dei Contratti di sviluppo, l’introduzione del Voucher per l’Innovation Manager, nonché diverse norme su Blockchain, Intelligenza artificiale e IoT.

Sono tutti articoli sui quali finora la Commissione non ha ancora deliberato, accantonandoli per un esame successivo che inizierà, appunto, oggi pomeriggio.

Vediamo quali sono questi emendamenti segnalati divisi per argomento. Ne forniamo una descrizione sommaria, se volete leggerli in versione integrale li trovate in questo file PDF.

Mini Ires

Il disegno di legge di bilancio prevede all’articolo 8 la possibilità di applicare una aliquota Ires del 15% anziché del 24% “per la parte corrispondenti agli utili del periodo d’imposta precedente, conseguiti nell’esercizio di attività commerciali, accantonati riserve diverse da quelle non disponibili, nei limiti dell’importo corrispondente alla somma: a) degli investimenti effettuati in beni strumentali materiali nuovi di cui all’articolo 102 del citato teste unico; b) del costo del personale dipendente assunto con contratto a tempo determinato o indeterminato”. Questi gli emendamenti in fase di valutazione.

8.24 – Del Rio (PD) propone di eliminare completamente l’articolo che introduce la Mini Ires

8.11 Mandelli (FI); 8.33 Butti (Fratelli d’Italia); 8.35 Lorenzin (Misto) propongono di estendere la mini Ires anche alla parte di utili reinvestiti in investimenti per favorire la transizione verso reti di comunicazione elettronica di quinta generazione

8.28 Fassina (Liberi e Uguali) propone di maggiorare di 2 punti percentuali l’agevolazione riferita al costo del personale femminile.

Formazione 4.0

Grande assente del disegno di legge di bilancio è il credito d’imposta per la formazione 4.0. Al vaglio della Commissione ci sono però quattro emendamenti che ne propongono il rinnovo. Si tratta degli emendamenti

10.04 – Del Rio (PD) che propone la proroga dell’incentivo sulla formazione per 4 anni

10.17 – Porchietto (FI) che propone la proroga dell’incentivo sulla formazione per 3 anni

10.40 Gemmato (Fratelli d’Italia) che propone la proroga dell’incentivo sulla formazione per 1 anno

13.03 – Liuzzi (M5S) simile al precedente, che propone la proroga dell’incentivo sulla formazione per 1 anno

Super e Iperammortamento

Iniziamo ricordando che la disciplina prevista dal DDL di Bilancio prevede 3 scaglioni al 250% fino a 2,5 milioni, al 200% fino a 10 milioni e al 150% fino a 20 milioni e un tetto massimo per l’investimento agevolato di 20 milioni.

Secondo l’emendamento 10.60 dei relatori il primo scaglione, quello che è rimasto al 250%, potrebbe salire al 280%.

Questi gli altri emendamenti sul capitolo super e iperammortamento.

10.1 – VI Commissione e 10.57 – Gusmeroli (Lega) – COnferma meccanismo tetti e scaglio per iperammortamento e riduzione ulteriore del tetto massimo per investimenti da 20 a 15 milioni; introduzione del superammortamento al 150% per i mini-investimenti da massimo 516 euro effettuati dal 15/10/2018 al 31/12/2019.

10.59 – Del Rio (PD) – Proroga disciplina attuale super e iperammortamento di un anno

10.14 – Delmastro Delle Vedove (Fratelli d’Italia) – Proroga disciplina attuale iperammortemento al 250% di un anno (senza tetti e scaglioni)

10.19 – Gelmini (FI) – Proroga iperammortamento senza tetti e scaglioni per 3 anni

10.18 – Gelmini (FI) – Proroga iperammortamento senza tetti e scaglioni per 1 anno

10.6 – Mandelli (FI) – Introduzione di sistemi legati alla cybersecurity nell’allegato A e rimozione del vincolo a un contestuale investimento in beni materiali per chi voglia fare investimenti in beni immateriali in ambito cyber security.

Iperammortamento per le imprese agricole

Ben 5 emendamenti (tutti dell’opposizione) di contenuto simile propongono l’introduzione di una disciplina complessa che, di fatto, estende la possibilità di fruire di iperammortamento per i beni materiali e super per i beni immateriali anche per le imprese agricole. Si tratta dei seguenti emendamenti:

  • 10.2 Russo (FI)
  • 10.7 Del Rio (PD)
  • 10.8 Savino (FI)
  • 10.33 Fornaro (Liberi e Uguali)
  • 10.47 Ciaburro (Fratelli d’Italia)

Cloud

Ultimo emendamento segnalato è il

10.29 – Benamati (PD) – che propone l’agevolazione con superammortamento al 140% per investimenti in beni immateriali anche se fruiti in cloud.

Voucher per l’Innovation Manager

Il voucher per l’innovation manager è previsto dal comma 21 dell’articolo 9 del DDL di Bilancio. Ne abbiamo parlato diffusamente in questo articolo. L’emedamento 19.125 dei relatori lo riscrive completamente.

In sintesi, il contributo “per l’acquisto di prestazioni consulenziali di natura specialistica finalizzate a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal “Piano Nazionale Impresa 4.0” e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali” resta pari a 40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa. Per le medie imprese l’agevolazione massima scende a 25 mila euro nel limite del 30% della spesa. Per le reti d’impresa restano gli 80.000 euro nel limite del 50% delle spese sostenute.

Deducibilità dell’IMU al 40%

L’emendamento 4.021 dei relatori dispone la deducibilità al 40% (anziché al 20%) dell’IMU degli immobili strumentali ai fini IRES e IRPEF.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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