Conte alla Camera: “L’Italia deve primeggiare in tutte le sfide della quarta rivoluzione industriale”

Occorre rafforzare l’impegno per sfruttare la “straordinaria propensione all’innovazione” delle imprese italiane, ha detto Conte, che ha promesso “un’efficiente politica di investimenti che ci permetterà di crescere nella digitalizzazione, nella robotizzazione e nell’Intelligenza Artificiale”. Il nuovo Ministero dell’Innovazione tecnologica e della Digitalizzazione dovrà trasformare l’Italia in una Smart Nation.

Pubblicato il 09 Set 2019

Conte alla Camera

Nel corso del suo intervento alla Camera dei Deputati per illustrare il nuovo programma e chiedere la fiducia al nuovo Governo, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha toccato con enfasi anche i temi dell’industria e dell’innovazione.

“In Italia c’è un sistema industriale in grado di mettere insieme la produzione di massa con la personalizzazione e la flessibilità dei processi”, ha detto. “Occorre rafforzare l’impegno per sfruttare questa straordinaria propensione all’innovazione“.

Come? “Occorre rilanciare gli investimenti pubblici e creare le condizioni perché crescano quelli privati”. Poi il passaggio sul nuovo Ministero dell’Innovazione tecnologica e della Digitalizzazione.

“Abbiamo creato il nuovo ministero per trasformare l’Italia in una Smart Nation. Metteremo in atto un’azione che porti l’Italia a primeggiare in tutte le sfide poste dalla Quarta Rivoluzione Industriale“, ha detto.

Ci sarà “un’efficiente politica di investimenti che ci permetterà di crescere nella digitalizzazione, nella robotizzazione e nell’Intelligenza Artificiale“. Dall’altra parte la Pubblica Amministrazione sarà il “motore che dovrà imprimere una nuova spinta a tutta la società”.

“Di qui a un anno – ha detto Conte – i cittadini avranno un’identità digitale”- Il Presidente del Consiglio ha poi detto che si investirà nelle infrastrutture digitali e nella banda larga, nel rafforzamento del venture capital e per “incentivare gli investimenti privati in innovazione tecnologica”.

Il Green New Deal

Interessante anche il passaggio sul cosiddetto Green New Deal, che prevederà un programma di “rigenerazione urbana” e il blocco delle nuove trivellazioni finalizzate al reperimento di nuove fonti di idrocarburi.

Anche “il sistema produttivo dovrà orientarsi in questa direzione, verso un’economia circolare che favorisca il riciclo e dismetta la cultura del rifiuto”. Si tratta – ha detto Conte – di “cambiamenti epocali che impongono di ripensare i modelli economici e sociali”.

L’export

Creeremo – ha detto Conte – “le condizioni perché chi voglia crescere possa migliorare la propria posizione sui mercati globali”. Le imprese che crescono infatti “investono in ricerca e offrono migliori opportunità ai giovani”.

Per questo occorre “favorirne l’internazionalizzazione e incentivare l’export. Promuoveremo il made in Italy, coinvolgeremo le ambasciate, potenzieremo le attività di sostegno alle imprese esportatrici”.

Il Fisco

Lavoreremo – ha detto Conte – per un fisco “chiaro, trasparente e amico” e per questo ci sarà una riforma per semplificazione.

In primo luogo il Governo intende “alleggerire la pressione fiscale”. Ma “tutti devono pagare le tasse affinché tutti possano pagarne meno”.

La riforma sarà “a favore dei redditi medi e bassi, in linea con i principi di progressività”.

Il Governo si impegna a “ridurre le tasse sul lavoro – il cosiddetto cuneo fiscale – a totale vantaggio dei lavoratori. E lavorerà per introdurre una “retribuzione giusta – il cosiddetto salario minimo – garantendo le tutele a beneficio dei lavoratori, anche attraverso il meccanismo dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi”. E a proposito di sindacati, Conte ha detto che “serve una legge sulla rappresentanza sindacale”.

L’alleggerimento del cuneo, insieme con il blocco delle clausole che prevedono l’aumento dell’IVA, sarà avviato già nella prossima legge di bilancio.

A questo proposito Conte ha ricordato che le risorse saranno reperite con una “strategia organizzata che prevede il controllo della spesa corrente (la cosiddetta spending review), un attento riordino delle tax expenditures, che però ne salvaguardi la funzione sociale, una strategia di contrasto all’evasione e un ampio ricorso alla digitalizzazione”.

Avenia (Confindustria Digitale): “Bene la Smart Nation nel programma”

“L’Italia è al ventiquattresimo punto della classifica DESI e sconta un gap di 2 punti percentuali di PIL a causa del nostro basso livello di digitalizzazione, per cui non possiamo che essere felici che al terzo punto del programma il presidente Conte abbia indicato il tema della Smart Nation e della digitalizzazione”, ha commentato Cesare Avenia, il presidente di Confindustria Digitale, intervenendo a caldo a Report, la trasmissione di Class CNBC. “Per fortuna non partiamo da zero, per cui possiamo partire dai progetti che sono già stati messi in campo”.

“Siamo contenti dell’istituzione del nuovo Ministero dell’Innovazione tecnologica e della Digitalizzazione e ancora più contenti che a guidarlo sia Paola Pisano, una persona competente che a Torino a fatto molto bene”, ha aggiunto. “Attenzione però che avere un Ministero a cui spetterà il ruolo di direttore d’orchestra non risolve da solo i problemi: innovare l’Italia e farne una Smart Nation richiede il contributo di tutti”.

Sul piano Impresa 4.0: “deve diventare strutturale, ci vuole continuità: non può fare come con Industria 4.0, che ha generato 10 miliardi di investimenti privati con un solo miliardo di spesa pubblica e poi ha visto dimezzarsi le risorse. Le aziende devono avere il tempo di conoscere i provvedimenti; le PMI devono poter contare su un piano complessivo che le aiuti a risolvere il problema del re-skilling e dell’up-skilling delle risorse umane”.

Gay (Anitec Assinform): “Ora attuare misure e strumenti per l’innovazione”

“È un segnale importante che nel discorso programmatico del Premier Conte sia stata richiamata più volte l’attenzione sul ruolo cruciale dell’innovazione come valore e volano per l’economia reale, la competitività e l’equità”, ha detto il Presidente di Anitec-Assinform Marco Gay, l’Associazione italiana delle imprese dell’ICT aderente a Confindustria.

“Ora è importante accelerare sulla attuazione delle misure e degli strumenti per l’innovazione, fin dalla prossima legge di bilancio, avendo come priorità il mantenimento e potenziamento del Piano Impresa 4.0, la formazione digitale e la finanza per l’innovazione, valorizzando le aziende che investono in ricerca – con particolare attenzione alle pmi e alle startup innovative – e potenziando il modello dell’open innovation. Accanto a ciò la digitalizzazione della PA è cruciale per rilanciare l’efficienza della macchina pubblica e contribuire a ridurre la burocrazia. Per questo è una scelta strategica ed importante l’istituzione del Ministero all’Innovazione e come Associazione siamo fin da subito pronti a collaborare con il Ministro Paola Pisano per contribuire alla realizzazione di una Italia pienamente digitale”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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