Pisino (CIM4.0): “Entro gennaio il decreto per finanziare Competence Center e EDIH”

Sarà approvato entro gennaio il decreto con cui si formalizza il rifinanziamento per i prossimi tre anni degli otto Competence Center nazionali e il sostegno ai nuovi European Digital Innovation Hub. Ad anticiparlo è Enrico Pisino, amministratore delegato del Competence Center CIM4.0 che in un’intervista all’Ansa ha anche ripercorso i primi tre anni di attività del centro di competenza torinese e delineato i progetti per i prossimi anni.

Pubblicato il 20 Gen 2023

Enrico Pisino, amministratore delegato del Competence Center CIM4.0

È in arrivo a gennaio il decreto che permetterà di rendere operativo l’impiego dei 350 milioni di euro che il PNRR mette a disposizione del rifinanziamento e del rafforzamento dei centri di trasferimento tecnologico, tra cui gli otto Competence Center Industria 4.0. A dare l’annuncio, in un’intervista rilasciata all’Ansa, è Enrico Pisino, amministratore delegato del Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM4.0), centro di competenza ad alta specializzazione costituito da Politecnico e Università di Torino, insieme a 22 aziende partner con sede a Torino.

Le risorse previste nell’ambito della Missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza serviranno sia a rifinanziare i Competence Center sia a finanziare, per la parte a carico del Governo italiano, i nascenti EDIH, gli European Digital Innovation Hub.

“Questo è un segnale che ci rende contenti – dice Pisino – in quanto significa che il ministero, alla luce dei risultati del primo triennio di attività, crede nella nostra azione”. In particolare il CIM4.0 attende un finanziamento di circa 9 milioni di euro.

CIM4.0 è anche parte di alcuni EDIH e capofila del progetto Expand, progetto di Digital Innovation Hub europeo (EDIH) selezionato tra i 13 progetti che verranno finanziati al 100% (50% dall’Europa e 50% dall’Italia).

Industria 4.0, il piano deve essere rilanciato

Nell’intervista Pisino ha detto la sua anche sul tema del mancato intervento da parte del governo sul Piano Transizione 4.0 nella legge di bilancio, confermando così per il 2023 il dimezzamento delle aliquote e lo stop al credito d’imposta per la formazione 4.0.

L’auspicio, per l’amministratore delegato del Competence Center torinese, è quello che “il ministero metta mano nel corso del 2023, nei limiti della disponibilità, a un rilancio del piano sostenendo le imprese ancora meglio di quanto fatto negli anni passati”.

E per farlo, spiega Pisino, il governo deve fornire alle imprese “un sostegno pieno per realizzare progetti innovativi nel campo della manifattura, non solo rinnovando il credito di imposta con le aliquote degli anni passati, ma anche attraverso il sostegno alle attività di ricerca e innovazione, includendo la formazione, in modo che quelle azioni possano essere ancora più efficaci”.

L’intervento nel 2023 dovrebbe esserci, come ha annunciato lo stesso Ministro delle Imprese e del Made in Italy (il Mimit, ex Mise), Adolfo Urso, in occasione dell’audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero presso le Commissioni riunite Attività produttive di Camera e Senato. Occasione in cui il ministro aveva sottolineato proprio la necessità di evitare il dimezzamento delle aliquote ma, allo stesso tempo, di rivedere il piano.

I numeri del CIM4.0

Più di 300 aziende incontrate, oltre mille partecipanti ai corsi di specializzazione e 33 progetti finanziati: sono i numeri che sintetizzano i primi tre anni di attività del Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM4.0), centro di competenza ad alta specializzazione costituito da Politecnico e Università di Torino, insieme a 22 aziende partner con sede a Torino.

Il competence center torinese è una delle otto strutture finanziate dall’allora Mise nell’ambito del Piano Industria 4.0, con lo scopo di accompagnare le imprese verso progetti di innovazione e trasformazione digitale.

E, come gli altri Competence Center presenti sul territorio nazionale, ha un focus su alcune delle tecnologie che abilitano l’Industria 4.0: Additive Manufacturing e laser-based manufacturing; Smart grid, smart me­ters ed ef­fi­cien­ta­mento en­er­getico; In­dus­trial IoT, pi­attaforme HW-SW, sen­soris­tica, cloud e con­nec­tiv­ity; In­tel­li­genza Ar­ti­fi­ciale, data an­a­lyt­ics e cy­ber-se­cu­rity.

La sede del Competence Industry Manufacturing 4.0 (CIM4.0) di Torino

I primi tre anni di CIM 4.0

Tecnologie che all’interno del centro le aziende possono toccare con mano, grazie alle due linee pilota già costruite sapendo mettere a terra i finanziamenti ricevuti in questi tre anni.

Le due linee, una incentrata sulla Digital Factory e l’altra sull’Additive Manufacturing, fungono sia ambienti dimostrativi in cui le aziende possono vedere all’opera le tecnologie dell’Industria 4.0 – dall’intelligenza artificiale all’Internet delle cose (Iot), dalla realtà aumentata alla guida autonoma – che da vere e proprie linee produttive per erogare servizi alle imprese. 

Il centro è inoltre impegnato in attività di formazione per costruire e/o aggiornare le competenze necessarie a implementare progetti di digitalizzazione per una maggiore efficienza, competitività e sostenibilità.

“In questo triennio, migliaia di aziende, di cui il 70% sono PMI, si sono avvicinate al nostro competence center, mentre in centinaia hanno usufruito dei nostri servizi”, spiega Pisino.

Il Competence Center ha inoltre approvato un piano triennale 2023-2025 per delineare gli investimenti e i casi d’uso su cui si concentrerà. Tra i progetti vi è anche quello della costruzione di un terzo hub, una terza linea pilota che nascerà all’interno dell’ecosistema Michelin, in provincia di Cuneo.

“Inoltre è partito di recente il tour nazionale di CIM4.0 per la digitalizzazione delle imprese, volto ad ampliare l’impatto dei servizi offerti su tutto il territorio nazionale, quindi, non soltanto alle Regioni limitrofe. Siamo partiti dall’Abruzzo e a fine febbraio andremo in Puglia, a Bari, per poi proseguire in tutte le regioni italiane”, dice Pisino.

Valuta la qualità di questo articolo

C
Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

email Seguimi su

Articoli correlati

Articolo 1 di 4