Via libera del Parlamento europeo all’inclusione di nucleare e gas naturale tra le fonti energetiche sostenibili

Via libera dal Parlamento europeo all’inclusione di nucleare e gas naturale tra le fonti di energia sostenibile: gli eurodeputati hanno infatti respinto con maggioranza assoluta la mozione che proponeva di mettere un veto sulla proposta della Commissione, che rientra nella modifica del regolamento della tassonomia europea, cruciale per attirare gli investimenti necessari alla transizione green dell’UE. Se anche il Consiglio non porrà obiezioni (ha tempo fino all’11 luglio per farlo), l’atto delegato sulla tassonomia entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2023.

Pubblicato il 06 Lug 2022

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Via libera del Parlamento europeo alla proposta della Commissione di inserire anche gas naturale e nucleare tra le fonti di energia sostenibile dal punto di vista ambientale coperte dalla cosiddetta tassonomia UE: il Parlamento ha infatti respinto con 328 voti contrari, 278 favorevoli e 33 astenuti una mozione che intendeva porre un veto a questa inclusione.

L’obiezione, ricordiamo, era stata presentata lo scorso 14 giugno nel corso di una riunione congiunta della Commissione per gli Affari economici e monetari (Econ) e della Commissione per l’Ambiente (Envi).

Gli eurodeputati delle due Commissioni avevano ritenuto che le norme tecniche di selezione proposte dalla Commissione per sostenere l’inclusione di gas naturale e nucleare tra le fonti di energia rinnovabile non rispettassero i criteri per le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale.

La Commissione, per contro, ritiene che gli investimenti privati possano avere un ruolo nelle attività di transizione verde dei settori del gas e del nucleare. Ha proposto pertanto di classificare alcune attività energetiche collegate al gas fossile e all’energia nucleare come attività di transizione che contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

Una questione spinosa, che aveva portato alla formulazione dell’Atto delegato sul clima – che punta ad accelerare la transizione green dell’Unione – solo dopo un lungo percorso di mediazione tra le posizioni discordanti degli Stati membri.

Il regolamento sulla tassonomia fa parte del piano d’azione della Commissione sul finanziamento della crescita sostenibile e mira a promuovere gli investimenti verdi ed evitare l’ambientalismo di facciata (il cosiddetto “greenwashing”).

L’inclusione di alcune attività legate al gas naturale e al nucleare è limitata nel tempo e dipende da specifiche condizioni e requisiti di trasparenza. Se anche il Consiglio non solleverà obiezioni alla proposta entro l’11 luglio 2022, l’atto delegato sulla tassonomia entrerà in vigore e si applicherà a partire dal 1° gennaio 2023.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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