Innovazione

Sostenibilità, apertura, semplificazione e AI: il nuovo volto della digitalizzazione

Tecnologie digitali al servizio di un’industria più rispettosa del pianeta, ma anche più accessibili, intuitive e soprattutto aperte: a queste esigenze sempre più pressanti dell’industria manifatturiera stanno iniziando a rispondere i fornitori di tecnologie abilitanti con prodotti e soluzioni di nuova generazione.

Pubblicato il 24 Apr 2024

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In Germania – come abbiamo ormai imparato – l’Industria 5.0 non esiste. O meglio, non esiste il termine “Industrie 5.0”. Esiste invece quello che noi Italiani e la Commissione Europea consideriamo dentro quel concetto: una visione ampliata dell’Industria 4.0 che abbraccia concetti chiave come resilienza, sostenibilità e umanocentrismo. Questi temi sono stati i protagonisti, a vari livelli, dell’edizione 2024 della Hannover Messe, la fiera internazionale delle tecnologie per l’industria e l’energia in scena dal 22 al 26 aprile nella capitale della Bassa Sassonia sotto le insegne del motto “Energizing a sustainable industry”.

Nonostante la congiuntura economica tedesca non abbia favorito quest’anno l’afflusso di espositori e visitatori, la fiera ha mantenuto un profilo di alto livello, dimostrando una volta di più come innovazione e sostenibilità siano legate a doppio filo.

Innovazione per la sostenibilità

La sostenibilità si è confermata il tema principale che ha caratterizzato la presenza espositiva della maggior parte dei big player del settore, come Siemens, Schneider Electric e Festo.

Le diverse demo presenti agli stand hanno mostrato con esempi concreti ispirati al mondo della natura il contributo delle tecnologie digitali a costruire un’industria più rispettosa del pianeta: tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, l’Internet delle cose (IoT), e l’edge computing, permettono di ottimizzare i processi produttivi riducendo così l’impatto sull’ambiente delle attività industriali. E consentono inoltre di monitorare e gestire in tempo reale il consumo di risorse, minimizzando gli sprechi e migliorando l’efficienza energetica.

Semplificazione e intelligenza artificiale

Altro grande tema che ha dominato la fiera è l’evoluzione delle tecnologie abilitanti nella direzione della semplificazione.

In un mondo che registra una crescente complessità e una carenza di competenze a tutti i livelli, rendere le tecnologie più accessibili e intuitive è ormai una necessità. La fiera ha messo in luce come le aziende fornitrici di tecnologie abilitanti stiano lavorando per semplificare i linguaggi di programmazione, rendendoli più vicini alle nuove generazioni di programmatori, con l’integrazione tra i linguaggi tradizionali del dominio OT e quelli del mondo IT. Questo non solo facilita l’ingresso dei giovani nel settore industriale (storicamente poco attrattivo), ma accelera anche lo sviluppo e l’implementazione di nuove soluzioni.

In questo contesto l’intelligenza artificiale gioca un ruolo fondamentale, offrendo strumenti che possono prevedere le necessità degli utenti, ottimizzare i flussi di lavoro e rendere l’interazione con le macchine più naturale e immediata.

Durante la fiera, l’IA è stata proposta sia come un “co-pilota” nei tool di programmazione e ingegneria, assistendo gli utenti nella progettazione e nell’esecuzione di compiti complessi, sia come assistente anche nella gestione delle operation e della manutenzione. Particolarmente illuminanti in questo senso sono stati gli stand di Google Cloud e Microsoft, dove decine di partner industriali hanno messo in mostra demo e applicazioni.

Apertura

Le novità viste in fiera non si sono fermate solo all’AI: in fiera sono state presentate piattaforme avanzate per la gestione dei dati, soluzioni per l’edge computing, nuovi robot collaborativi e non e piattaforme di controllo industriale.

Un tema trasversale a quasi tutte le novità viste in fiera è l’apertura: si tratta di un concetto che va oltre la mera interoperabilità tra dispositivi e sistemi e che riguarda ambiti come la collaborazione lungo la filiera, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo di standard aperti che favoriscono l’innovazione inclusiva. Il tema è particolarmente caldo, come dimostra anche la partecipazione ai diversi convegni organizzati in fiera sul tema.

Durante l’evento, è emersa chiaramente l’importanza dell’apertura come catalizzatore per accelerare la transizione verso un’industria sostenibile. “Nessuno può fare innovazione da solo” è uno dei messaggi che tutti hanno ribadito nelle presentazioni. Ma che cosa significa questo in pratica? Che i fornitori di tecnologie abilitanti – senza nessuna esclusione – stanno dimostrando un impegno crescente (spesso senza precedenti) verso piattaforme e tecnologie che promuovono l’interoperabilità e la compatibilità, rendendo più semplice l’integrazione di soluzioni di terze parti.

Le nuove piattaforme per la gestione dei dati per esempio sono progettate per rispondere a questo imperativo: raccogliere, analizzare e condividere dati, offrendo alle aziende una solida base per l’ottimizzazione dei processi e per prendere decisioni informate. L’apertura si traduce, inoltre, anche in una maggiore trasparenza dei dati, non più chiusi in silos e liberi di essere condivisi con i partner e tra le applicazioni.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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