A.Quantum, società del Gruppo dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative per il mercato non regolato, e l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) hanno siglato un accordo per dar vita a un Robotic Joint Lab, un laboratorio congiunto dedicato alla progettazione e allo sviluppo di soluzioni robotiche avanzate per la realizzazione, gestione e la manutenzione delle infrastrutture industriali, in ambito idrico, energia ed ambiente.
L’iniziativa, la prima nel suo genere in Italia, rappresenta un passo significativo verso una gestione sempre più innovativa delle infrastrutture e si inserisce nel piano di attuazione delle strategie del Gruppo Acea orientate alla sostenibilità e alle smart infrastructure presentate nel Piano Strategico 2024-2028 “Green Diligent Growth”.
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Un laboratorio congiunto di robotica per infrastrutture efficienti e sostenibili
All’interno del Robotic Joint Lab, ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia e specialisti di Acea collaboreranno fianco a fianco per sviluppare tecnologie e soluzioni robotiche in grado di migliorare l’efficienza, la resilienza, la sicurezza e la sostenibilità delle infrastrutture.
Il laboratorio congiunto nascerà dall’unione delle infrastrutture dell’IIT a Genova e di Acea a Roma.
La progettazione e la prototipizzazione dei robot e delle tecnologie avverranno principalmente nei laboratori dell’IIT – in particolare presso il Center for Intelligence Systems e il Center for Joint Industrial Research, entrambi con sede a Genova – mentre lo spazio a Roma sarà ospitato all’interno di un edificio a vocazione industriale, messo a disposizione dal Gruppo, oggetto di un intervento di riqualificazione architettonica e funzionale.
L’edificio, pensato per favorire la collaborazione tra ricerca e impresa, sarà articolato in due aree principali:
- una zona dedicata alla progettazione condivisa, dove ricercatori e tecnici potranno co-progettare soluzioni in un ambiente stimolante e flessibile
- una seconda area destinata al testing dei prototipi e alla finalizzazione delle versioni beta delle soluzioni robotiche, in vista del loro lancio sul mercato.
In linea con una concezione di laboratorio aperto, modulare e orientato all’innovazione, Acea metterà inoltre a disposizione i propri impianti e le proprie infrastrutture per testare sul campo le soluzioni sviluppate.
Le soluzioni che proporrà il Robotic Joint Lab
L’accordo, il primo ad essere promosso da una utility, rappresenta un importante passo in avanti nella collaborazione tra industria e ricerca, mettendo a sistema competenze multidisciplinari per affrontare con strumenti innovativi le sfide poste dalla transizione ecologica, dalla digitalizzazione delle infrastrutture e dalla crescente complessità nella gestione di reti e impianti.
Un progetto che consolida il ruolo di Acea come attore di riferimento nell’innovazione industriale a servizio dei territori e delle comunità.
“Con questo accordo affermiamo la nostra visione orientata al futuro e la capacità di essere protagonisti nella transizione tecnologica. Inoltre, contribuiamo al posizionamento del Gruppo Acea sul tema dell’innovazione robotica. Le soluzioni che nasceranno da questo laboratorio congiunto contribuiranno a rendere le infrastrutture sempre più resilienti, intelligenti e sostenibili”, commenta Enrico Resmini, Amministratore Delegato di a.Quantum.
“Questo laboratorio congiunto rappresenta esattamente il tipo di iniziativa che vogliamo promuovere: ricerca e impresa che lavorano fianco a fianco per trasformare conoscenza avanzata in soluzioni concrete”, aggiunge Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia.
All’interno del Robotic Joint Lab, spiega Metta, verranno sviluppati sistemi robotici, di intelligenza artificiale e di sensoristica avanzata, capaci di supportare la gestione anche in contesti critici e complessi di infrastrutture strategiche, come le reti idriche ed energetiche.
“La collaborazione con Acea mette la nostra esperienza al servizio della modernizzazione delle infrastrutture industriali e rafforza il ruolo dell’Istituto come motore di innovazione tecnologica per il tessuto industriale nazionale”, conclude Metta.