Blockchain, la tecnologia che rivoluzionerà il mercato industriale

Pubblicato il 18 Lug 2018

Una blockchain è un singolo libro mastro che registra le transazioni tra varie organizzazioni, per esempio fornitori e clienti, consentendo loro di condividere i dati in modo sicuro utilizzando una rete di computer che elaborano le informazioni. In pratica, una blockchain è simile a un database in quanto è un modo per archiviare le informazioni in maniera sicura e anonima. L’automazione, la connettività e la digitalizzazione sono i fattori chiave che collegano la blockchain all’industria 4.0. Tra gli obiettivi dell’utilizzo di tecnologie basate su blockchain nell’industria 4.0 c’è anche la possibilità di ottenere fabbriche più intelligenti attraverso l’analisi e la razionalizzazione dei dati e l’implementazione di operazioni più smart.

Come funziona la blockchain

La blockchain è essenzialmente una tecnologia di contabilità che utilizza la crittografia per fornire una registrazione autorevole di transazioni sicure. Eliminando un mediatore centralizzato di fiducia responsabile del registro, blockchain consente una “fiducia senza fiducia“. Le tre principali caratteristiche di trasformazione sono immutabilità, trasparenza e autonomia.

Le transazioni, una volta verificate e accettate, vengono cementate in blocchi e quindi aggiunte alla catena. La replica sincronizzata su tutti i nodi distribuiti e l’uso dell’hash crittografico è ciò che fornisce la trasparenza  delle transazioni, con i dati visualizzabili da tutti i partecipanti.

Tutti i dati inseriti nella blockchain devono essere verificati. Quando un computer si unisce alla rete come nodo, riceve una copia della blockchain che funge da prova di tutte le transazioni che sono state eseguite. Tutti i dati memorizzati sulla rete sono trasparenti: è pubblico per impostazione predefinita. Tuttavia, questo non significa che sia possibile vedere cosa sta facendo la transazione. Ad esempio, il pubblico può vedere quando qualcuno invia un importo a qualcun altro, ma non ci sono informazioni che collegano la transazione. Questo perché le chiavi pubbliche che la collegano sono mantenute anonime.

La crittografia hash

Una blockchain è composta da blocchi di informazioni o transazioni collegate tramite crittografia hash. In questo modo i blocchi vengono “incatenati” insieme. Una traccia di controllo viene creata quando i dati vengono aggiunti in “blocchi” collegati e, man mano che vengono aggiunte ulteriori informazioni, viene creata una catena di blocchi.

L’hash è una funzione matematica che trasforma ogni tipo di dati (come testo o file) in una stringa di 64 caratteri. Il codice di uscita non cambia mai per lo stesso input. L’hash è una funzione unidirezionale: è facile generare un codice ma, partendo da un codice hash, è impossibile ottenere i dati originali.

Di fronte a un numero crescente di vulnerabilità all’interno dei nostri sistemi industriali, dobbiamo cercare modi innovativi per affrontare e mitigare queste minacce in tutto l’ecosistema. La blockchain e la crittografia hash sono tra le innovazioni che potrebbero aiutare le imprese a gestire il cyber rischio legato a Industry 4.0.

Una funzione di hash crittografica è un tipo di algoritmo che può essere eseguito su un pezzo di dati, come un singolo file o una password, per produrre un valore chiamato checksum. L’uso principale di una funzione di hash crittografica è verificare l’autenticità di un dato. Due file possono essere identificati come identici solo se i checksum generati da ciascun file, utilizzando la stessa funzione hash crittografica, sono indistinguibili. Alcune funzioni di hash crittografiche comunemente usate includono MD5 e SHA-1, sebbene ne esistano molte altre. Le funzioni hash crittografiche sono progettate per impedire la possibilità di invertire i checksum da loro creati nei testi originali. Tuttavia, anche se sono praticamente impossibili da invertire, ciò non significa che siano garantiti al 100% per salvaguardare i dati.

Qualche esempio d’uso

La startup Everledger usa la blockchain per verificare i diamanti. La società ha creato un libro mastro digitale globale per tracciare e proteggere i diamanti. Tiene traccia della provenienza dei diamanti e delle sue caratteristiche e della sua storia per garantirne l’autenticità del bene.

Ma la blockchain potrebbe anche cambiare il modo in cui funziona l’industria energetica. Una società con sede a Brooklyn, chiamata Brooklyn Microgrid, consente ai vicini di vendersi l’un l’altro l’energia solare in eccesso, alimentata dalla blockchain. La piattaforma, realizzata da Lo3 Energy e Consensys Systems, ha riscosso un successo tale da coinvolgere Siemens nel finanziamento del progetto.

Conclusioni

La tecnologia blockchain è accurata perché una copia di ciascun registro risiede non su uno, ma su molti computer a livello globale. Ogni nuovo blocco della catena viene creato con una copia del blocco precedente collegato, il che significa che in ogni caso un record passato è incluso nella versione successiva della Blockchain. L’intero sistema è protetto da crittografia di tipo Hash. Nonostante sia strettamente legata alla valuta digitale, la tecnologia Blockchain sta generando grande interesse in diversi settori, perché può aiutare a risolvere problemi complessi, in particolare quelli in cui le transazioni avvengono a livello globale con un certo livello di trasparenza.

Sebbene esistano già degli uffici nazionali per marchi e brevetti, le aziende digitali che intendono competere su mercati internazionali in modo rapido ed efficace potrebbero far fatica a gestire i loro marchi e le loro idee su più territori. La blockchain potrebbe contribuire a rendere questo aspetto meno problematico.

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Maurizio Di Paolo Emilio

Dottore di ricerca in Fisica, Ingegnere delle telecomunicazioni e Giornalista Pubblicista. Ha lavorato in esperimenti per la rivelazione di onde gravitazionali (Esperimento LIGO/VIRGO: Premio Nobel 2017 per la Fisica) come progettista software/hardware, e in altri esperimenti scientifici per lo sviluppo di sensoristica. Collabora a vari progetti di ricerca con enti pubblici e università, e con aziende come progettista elettronico. Collabora inoltre con diversi magazine italiani ed internazionali come technical writer ed editor. E' autore di vari libri editi dalla Springer, oltre a numerose pubblicazioni scientifiche e tecniche.

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