Nuovo bando del Competence Center Made: a disposizione 1,2 milioni per progetti 4.0 nelle PMI

Il bando del Competence Center Made mette a disposizione 1,2 milioni di euro per finanziamenti a fondo perduto per le PMI che vogliono implementare progetti di Industria 4.0. Oltre ai finanziamenti (che possono coprire fino a un massimo del 50% delle spese sostenute) il Competence center mette a disposizione un portafoglio di servizi completo e orientato al supporto degli investimenti, con l’ausilio della finanza agevolata e di un accordo con un primario istituto bancario per la valutazione del finanziamento. Il bando punta a promuovere lo sviluppo tecnologico e digitale, nonché la creazione di competenze specialistiche avanzate nel settore industriale, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese.

Pubblicato il 18 Feb 2021

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Uno stanziamento di 1,2 milioni di euro e un portafoglio di servizi completo e orientato al supporto degli investimenti, con l’ausilio della finanza agevolata e di un accordo con un primario istituto bancario per la valutazione del finanziamento: sono questi gli strumenti che il Competence Center Made mette a disposizione con il suo nuovo bando a sostegno delle PMI che vogliono implementare progetti di Industria 4.0.

Il bando, che prevede un finanziamento a fondo perduto a copertura del 50% dell’investimento previsto, è stato progettato per promuovere lo sviluppo tecnologico e digitale, nonché la creazione di competenze specialistiche avanzate nel settore industriale, con particolare riguardo alle piccole e medie imprese, in coerenza con il quadro degli interventi del Piano nazionale Industria 4.0.

Il precedente bando, conclusosi a inizio 2020, aveva registrato un’ampia partecipazione da parte di PMI distribuite su tutto il territorio nazionale, come spiega Marco Taisch, Presidente Made Competence Center Industria 4.0: “Il bando precedente ha registrato 71 richieste, di cui 20 sono state selezionate per l’erogazione dei finanziamenti previsti, con l’80% dei richiedenti di piccole e medie imprese, provenienti da 13 differenti regioni Italiane, dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige. Anche questo bando è rivolto ad una platea ampia per stimolare la domanda di innovazione. La nostra fabbrica digitale e sostenibile è pronta ad accogliere nuove candidature, che ci aspettiamo di ricevere molto numerose”.

Bando Made, chi può partecipare

Il bando è rivolto alle imprese (che possono partecipare singolarmente o in forma aggregata) che hanno una stabile organizzazione in Italia e siano in possesso dei seguenti requisiti (art. 4 del bando):

  • essere regolarmente costituite e iscritte presso il Registro delle imprese
  • non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente
  • non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea
  • essere in regola con l’eventuale restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero dello Sviluppo Economico
  •  non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento (UE) n. 651/2014
  • non essere destinatarie delle sanzioni interdittive individuate dall’Art. 9 del D.Lgs. 231/2001 aventi per oggetto l’esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e l’eventuale revoca di quelli già concessi
  •  avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, decadenza o sospensione previste dall’Art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’Art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159
  • non essere risultate destinatarie di una sentenza di condanna passata in giudicato o di un decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o di una sentenza di applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, pronunciati per i reati di cui all’articolo 80, comma 1, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nei confronti dei soggetti di cui al comma 3 dello stesso articolo 80
  • aver assolto gli obblighi contributivi ed essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni.

In caso di partecipazione in forma aggregata, ciascuna impresa costituente l’aggregazione deve possedere i requisiti appena elencati.

Quali progetti si possono presentare

Ogni impresa può presentare uno o più progetti, ciascuno dei quali dovrà far riferimento ad almeno uno dei temi di Industria 4.0 applicati al contesto manifatturiero e che rientrano nelle aree e negli asset presenti in Made:

  • strategia Industria 4.0, realizzazione di un piano di adozione delle tecnologie digitali e delle competenze strategiche per garantire a l’azienda l’evoluzione verso l’Industria 4.0 in termini di efficienza e di efficacia dei processi, coerentemente agli obiettivi aziendali
  • progetti di innovazione, progetti di ricerca industriale, di sviluppo sperimentale e di innovazione (di prodotto, di processo o di modelli organizzativi) necessari per sostenere la traduzione di idee innovative in concetti dimostrabili anche attraverso l’utilizzo delle 6 aree e dei 25 asset tecnologici presenti in Made
  • demo e test. Progetti di sviluppo di demo, prototipi, Proof of Concept (PoC) e Test-Bed in ambito Industria 4.0, utilizzando ambienti e strumenti tecnici, tecnologici e metodologici e know-how disponibili nelle 6 aree e nei 25 asset tecnologici presenti in Made
  • scouting tecnologico, individuazione delle tecnologie e dei partner tecnologici più adatti a sviluppare l’innovazione di prodotto e di processo, definendo una strategia tecnologica aziendale coerente con i trend che caratterizzano il settore
  • consulenza Tecnologica, attività di consulenza e studi di fattibilità finalizzati all’implementazione di soluzioni tecnologiche, organizzative e gestionali atte a migliorare i processi delle imprese in ottica Industria 4.0
  • validazione di progetti Industria 4.0, ovvero progetti di valutazione in merito all’adeguatezza delle tecnologie, delle metodologie e dell’esecuzione dei progetti di innovazione rispetto agli obiettivi prefissati e allo stato dell’arte.

Inoltre, nel bando sono indicati specifici ambiti tecnici a cui i progetti devono fare riferimento (all’interno delle tematiche appena elencate), vale a dire:

  • progettazione, ingegnerizzazione e sviluppo prodotto
  • pianificazione, controllo avanzamento e monitoraggio real-time della produzione
  • tecnologie digitali per la gestione del fine ciclo del prodotto
  • controllo e monitoraggio energetico
  • strumenti digitali a supporto di metodologie di economia circolare e sostenibilità
  • tracciatura di prodotto e gestione della qualità
  • sistemi digitali di supporto all’operatore
  •  tecnologie e sistemi digitali per la simulazione dei processi industriali
  •  tecnologia e processo additivo
  •  robotica collaborativa
  •  cyber‐Security industriale
  • strumenti digitali a supporto di politiche di manutenzione 4.0
  • strumenti digitali a supporto di politiche di lean 4.0
  • intelligenza artificiale e Big Data Analytics
  • logistica interna e tracciabilità
  • strumenti e soluzioni digitali basati per l’integrazione di reti 5G e tecnologie emergenti in ambito industriale

I progetti presentati devono contenere un piano o di intervento dettagliato che evidenzi investimenti, costi e tempi (con una durata non superiore ai 12 mesi, con possibilità di una proroga, motivata, di ulteriori 6 mesi), oltre che la stima dei benefici economici per l’impresa in termini di riduzione di inefficienze, sprechi e costi e in termini di miglioramento della qualità dei processi e dei prodotti.

Va indicato, inoltre, un livello di maturità tecnologica (Technology Readiness Level, TRL) compreso in un intervallo tra TRL 5 e 8 e che dovrà raggiungere, al termine delle attività, un livello almeno pari a TRL 7. Da specificare nel progetto presentato anche il ruolo che il Competence Center avrebbe per lo svolgimento delle attività di ricerca contrattuale, consulenza tecnologica e supporto, come meglio specificate con riferimento alle spese finanziabili (art.7 del bando, lettere a e b).

Spese ammissibili e i finanziamenti previsti dal bando Made

Il contributo massimo richiesto per l’agevolazione a fondo perduto di ciascun progetto non potrà superare il valore di 1 milione di euro.

Sono ammissibili al finanziamento da parte del Competence Center le spese per la ricerca contrattuale sostenute alle normali condizioni di mercato e le spese relative ai servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto presentato dall’impresa.

Tali spese devono riferirsi alle attività relative a progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale e saranno ritenute finanziabili solo se destinate alla realizzazione esclusiva del progetto presentato ai fini del bando e dovranno essere dedicate interamente al coinvolgimento delle competenze e delle strumentazioni di cui Made si è dotato per la realizzazione ed implementazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito Industria 4.0.

Per quanto concerne i finanziamenti concedibili secondo i criteri stabiliti dal bando, sono previste agevolazioni fondo perduto nella misura del 50% del costo totale delle spese ammissibili dedicate alle attività di ricerca industriale, attività di studi di fattibilità, attività di innovazione alle PMI e alle attività per l’innovazione dei processi e dell’organizzazione alle PMI.

Inoltre, è previsto un finanziamento del 25% delle spese dedicate alle attività di sviluppo sperimentale, che può essere aumentato (fino a raggiungere un massimo del 50% delle spese ammissibili) del 10% per le medie imprese, del 20% per le piccole imprese e del 15% se i risultati del progetto sono ampiamente diffusi attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso, software open source o gratuito.

Modalità e termini di presentazione delle domande

Le proposte progettuali dovranno essere redatte e presentate in via esclusivamente telematica attraverso l’apposita piattaforma PICA (Piattaforma Concorsi Atenei) di Cineca, a partire dal giorno 01/03/2021 ed entro e non oltre il 20/04/2021.

La domanda deve essere accompagnata da alcuni form che possono essere compilati direttamente sulla piattaforma e che prevedono i seguenti allegati:

  • allegato 1, dichiarazione sostitutiva d’atto notorio relativa al possesso dei requisiti di ammissibilità (firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa proponente o da un delegato in possesso dei necessari poteri)
  • allegato 2 , descrizione della proposta progettuale
  • allegato 3, budget. La compilazione di tale allegato risulta facoltativa, verrà, infatti, richiesto di inserire l’entità dei costi per cui viene domandato un contributo direttamente sulla piattaforma. Ogni proponente ha però la facoltà di inserire ulteriori dettagli in merito alle spese previste dal progetto all’interno di tale allegato
  • allegato 4, dichiarazione di impegno a sottoscrivere un accordo di partenariato (qualora la
    proposta di progetto sia presentata da un numero di imprese superiore a uno) sottoscritto da ciascun partecipante dell’aggregazione di imprese
  • copia del documento di identità in corso di validità del soggetto che sottoscrive la domanda
  • procura (qualora la partecipazione di un’impresa non sia sottoscritta dal legale rappresentante)

Criteri di valutazione e approvazione dei progetti presentati

I progetti presentati e ammessi, a seguito della verifica del possesso dei requisiti già elencati, saranno esaminati da una Commissione di valutatori indipendenti, composta da da 5 componenti, tra esperti di comprovata eccellenza nei settori oggetto del bando.

Ad ogni progetto verrà attribuito un punteggio, sulla base dei seguenti criteri:

  • coerenza con almeno un ambito di competenza tecnologico del centro di competenza tra quelli indicati all’Art.5 (punteggio 0-10, minimo 8)
  • grado di innovazione rispetto alla maturità digitale iniziale dell’azienda e innovatività del progetto (punteggio 0-20, minimo 12)
  • qualità, capacità di esecuzione e congruenza economica del progetto (punteggio 0-15)
  • creazione di impatto nel settore industriale di riferimento (punteggio 0-10)
  • impatto interno in termini di ricaduta sulla competitività del/i proponente/i (punteggio 0-10)
  • capacità e disponibilità di diffondere e condividere i risultati ottenuti (punteggio 0-8)
  • capacità del progetto di produrre ricadute positive ai fini della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e della sostenibilità energetica dell’attività produttiva
  • capacità di favorire i processi di rilocalizzazione (reshoring, back shoring, ) delle imprese all’interno del territorio nazionale (0-5)attività produttiva (punteggio 0-7)
  • presenza di PMI, coerentemente con la definizione attribuita dall’Allegato 1 del Regolamento GBER (punteggio 0-15)

L’avvenuta ammissione delle proposte progettuali al finanziamento verrà comunicata all’imrpesa o all’aggregazione proponente tramite posta certificata all’indirizzo fornito dal proponente in fase di presentazione della proposta di progetto.

Il proponente dovrà rispondere accettando e dichiarando la data di inizio lavori entro 60 giorni dal ricevimento della lettera. Successivamente, i proponenti dovranno presentare un rendiconto dello stato di avanzamento lavori (SAL) tecnico e finanziario alla data intermedia della durata prevista per il progetto e alla data di chiusura del progetto (entro 60 giorni dalla data di riferimento).

I beneficiari sono tenuti in ogni caso a fornire, laddove richiesti dal centro di competenza, tutti i dati e le informazioni necessarie allo svolgimento delle attività di monitoraggio documentale e valutazione in itinere.

Il testo integrale del bando e tutti gli altri documenti di riferimento sono consultabili a questo indirizzo.

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Michelle Crisantemi

Giornalista bilingue laureata presso la Kingston University di Londra. Da sempre appassionata di politica internazionale, ho vissuto, lavorato e studiato in Spagna, Regno Unito e Belgio, dove ho avuto diverse esperienze nella gestione di redazioni multimediali e nella correzione di contenuti per il Web. Nel 2018 ho lavorato come addetta stampa presso il Parlamento europeo, occupandomi di diritti umani e affari esteri. Rientrata in Italia nel 2019, ora scrivo prevalentemente di tecnologia e innovazione.

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