Industria 4.0, ecco quando l’interconnessione tardiva diventa semplice revamping

Con la risposta all’interpello n. 394/2021 dell’8 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha offerto, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico, risposta a un quesito interessante relativo all’interconnessione tardiva.

Si tratta del caso di una società che, tra le altre cose, ha un’attività di noleggio di carrelli elevatori. Questa società, che ha fatto una serie di acquisti tra il 2017 e il 2020, ha chiesto all’Agenzia delle Entrate un parere su diversi aspetti.

Uno di questi è se sia possibile applicare l’iper ammortamento o il credito di imposta 4.0, oltre che al costo di acquisto dell’apparecchio e del software che consentono l’interconnessione, anche al costo di acquisto dei carrelli acquistati dal 2017 in poi.

L’azienda, infatti, ha acquistato i carrelli negli anni precedenti e intende procedere ora all’interconnessione mediante l’acquisto di un’apparecchiatura “con il relativo software che consentirebbe l’interconnessione dei carrelli ubicati presso terzi con i propri sistemi gestionali aziendali, con l’obiettivo di controllare costantemente i parametri di funzione dei macchinari, nonché le attività svolte dagli stessi (ad esempio guasti, consumi, utilizzo dell’operatore ecc) ed avere report completi utili a migliorare l’utilizzo dei carrelli e gli interventi di manutenzione, riducendo i fermi macchina ed i relativi costi”.

Il caso dell’interconnessione tardiva

Come è noto, tutte le norme relative agli incentivi per l’acquisto dei beni 4.0, a partire dal 2017 (iperammortamento) fino ad oggi (credito d’imposta), consentono di procedere all’acquisto di un bene 4.0 e di prendersi tutto il tempo necessario all’interconnessione, che può quindi avvenire in uno degli esercizi successivi. In attesa di interconnettere i beni, ‘azienda può intanto fruire dell’incentivo (superammortamento o credito d’imposta) per i beni strumentali non 4.0. Una volta avvenuta l’interconnessione, l’azienda inizierà a fruire del maggior beneficio spettante per i beni 4.0, ovviamente scontando gli incentivi già fruiti in precedenza.

È quindi assolutamente possibile decidere di interconnettere i beni in un’annualità successiva. Il punto interessante, però, è che bisogna stare attenti a non confondere un’effettiva interconnessione tardiva con un altro intervento – quello di ammodernamento o revamping.

Nel caso in esame, il parere del Ministero dello Sviluppo Economico richiamato nella risposta all’interpello 394 è molto chiaro e argomentato e spiega correttamente la differenza tra i due tipi di intervento.

Interconnessione successiva e revamping

Il Ministero infatti spiega che la ratio dell’interconnessione tardiva è quella di consentire all’acquirente “di potersi dotare o di poter adeguare i sistemi informatici ai quali il bene (già dotato delle caratteristiche tecniche al momento del suo primo utilizzo) dovrà interconnettersi”.

Dunque deve trattarsi di un bene che, dal punto di vista delle caratteristiche merceologiche e del rispetto delle condiszioni e requisiti previsti dalla normativa, sia idoneo all’interconnessione sin dal momento dell’acquisto, e che questa operazione sia eseguita in un secondo momento solo per adeguare l’infrastruttura a cui il bene andrà collegato, non invece per adeguare il bene stesso, come nel caso della società richiedente.

Quando invece l’intervento successivo consiste in un adeguamento anche del macchinario, allora si tratterà di un’operazione di revamping o ammodernamento del macchinario.

La conseguenza di questa distinzione è significativa: in caso di interconnessione tardiva, infatti, le maggiori aliquote previste per il bene 4.0 si applicheranno a tutto il valore del bene; in caso di revamping soltanto ai nuovi strumenti e dispositivi che consentono al vecchio macchinario di “diventare” 4.0.

 

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Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende. E’ membro del Consiglio Direttivo di ANIPLA, l’Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione.

One thought on “Industria 4.0, ecco quando l’interconnessione tardiva diventa semplice revamping

  • Gent.mo dott. Franco Canna,
    avrei un quesito da sottoporre che riporto di seguito:

    azienda XX ha acquistato 1 macchinario in leasing predisposto 4.0 nel 2018 consegnato nel 2019;
    poi l’azienda XX è andata in liquidazione ed è stata acquistata all’asta da una nuova società Newco che ne ha acquisito il leasing.
    Ora questa Newco vuole interconnettere le macchine entro dicembre 2021 e vuole usufruire dell’iperammortamento.

    Le chiedo un parere in merito alla fattibilità dell’operazione,
    grazie molte

    Giacomo

    Risposta

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