Scenari

L’economia globale vacilla, l’Italia (inaspettatamente) resiste. Prometeia: “La vera incognita è quello che accadrà dopo il Pnrr”



Indirizzo copiato

L’economia globale è a rischio frenata a causa delle tensioni geopolitiche e dei dazi. L’Italia intanto mostra una resilienza inattesa, con una crescita dello 0,6% prevista per il 2025, ma la sua tenuta è strettamente legata agli investimenti del Pnrr. Quale sarà il motore dello sviluppo una volta esaurito l’impulso del piano? L’analisi nel nuovo rapporto di Prometeia

Pubblicato il 27 giu 2025



Container,Terminal,-,Shipping,Container,With,Italy,Flag.,3d,Rendering



L’orizzonte economico mondiale si fa più incerto, appesantito dalle ormai immancabili tensioni geopolitiche (Medio Oriente che si aggiunge all’Ucraina) e dalla questione del commercio internazionale e dei dazi. Eppure l’economia italiana sta mostrando una capacità di tenuta, qualcuno direbbe “resilienza”, superiore alle attese. Ma quanto durerà? La stabilità mostrata dal Belpaese poggia su fondamenta che potrebbero presto rivelarsi fragili. A sottolineare il rischio è l’ultimo rapporto, datato giugno 2025, di Prometeia, che sottolinea come l’Italia sia chiamata a sciogliere alcuni storici “nodi strutturali”, primo tra tutti la dipendenza della crescita dagli impulsi esogeni del Piano nazionale di ripresa e resilienza. La domanda quindi è: quale sarà il motore dello sviluppo una volta che la spinta degli investimenti pubblici si sarà esaurita?

Continua a leggere questo articolo

Articoli correlati