Automazione, il mercato sfiora i 7 miliardi (+23%): cresce l’adozione di tecnologie digitali nell’industria

Sono molto positivi i dati dell’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione forniti da Andrea Bianchi, presidente di Anie Automazione, in occasione del convegno inaugurale della fiera SPS Italia: nel 2022 il mercato è cresciuto nell’insieme del 23%, portando il fatturato totale del settore a sfiorare i 7 miliardi di euro.

Pubblicato il 23 Mag 2023

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Sono molto positivi i dati dell’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione forniti da Andrea Bianchi, presidente di Anie Automazione, in occasione del convegno inaugurale della fiera SPS Italia.

Nel 2022 il mercato è cresciuto nell’insieme del 23%, portando il fatturato totale del settore a sfiorare i 7 miliardi di euro. Un risultato che dimostra che il settore “sta attraversando un periodo di grande espansione lasciandosi alle spalle le impreviste difficoltà iniziate nel 2020”, commenta Bianchi.

Un ruolo significativo nel sostenere la crescita, si legge nell’Osservatorio, “è riconducibile al Piano Transizione 4.0, pur inquadrato in uno scenario economico reso difficile dalle perduranti tensioni sui mercati degli approvvigionamenti”.

A crescere sono tutte le merceologie rappresentate nei gruppi di lavoro dell’associazione: Azionamenti +26%, Encoder Rotativi +16%, Hmi +20%, PC Industriali +19%, Motori Brushless +30%, Networking Industriale +26%, PLC-I/O +20%, Quadri Bordo Macchina +17%, Rfid +15%, Riduttori Fissi +17%, Scada +18% e Wireless Factory +21%. Anche il Software industriale risulta in crescita del +21%.

I primi 10 settori di destinazione dei componenti e dei sistemi di automazione industriale sono: Meccanica, Packaging, Alimentare, Logistica e Material Handling, Metallurgia e Siderurgia, Componenti Elettronici, Ceramica, Cemento e Laterizi, Plastica e Gomma, Legno, Stampa e Converting.

Quanto al futuro, le attese sul prossimo biennio vedono per i settori dell’Elettrotecnica e dell’Elettronica una domanda tonica, che continuerà a beneficiare dello stimolo degli investimenti legati alle transizioni green e digitale, mantenendo in territorio positivo il tasso di espansione del fatturato e dei volumi.

Tuttavia, in un quadro più generale, l’aumento dei costi di approvvigionamento di materie prime energetiche e non, unito al previsto rallentamento della spesa per investimenti, renderanno più complesso lo scenario in cui si muoveranno le imprese.

Per quanto riguarda l’Automazione le attese sul 2023 sono per una crescita annua del fatturato del 15% circa.

Sebbene con una efficacia minore a causa della riduzione delle aliquote, il credito di imposta previsto dal piano Transizione 4.0 continuerà a rappresentare un importante volano di crescita per il mercato.

La nota di approfondimento su Industria 5.0

L’edizione 2023 dell’Osservatorio dell’Industria Italiana dell’Automazione di Anie Automazione ospita una nota di approfondimento sull’industria 5.0.

Dopo una disamina dei suoi tre pilastri – antropocentrismo, sostenibilità e resilienza – il documento passa in rassegna le tecnologie chiave, le sfide e i vantaggi.

La parte conclusiva è riservata a una sintesi dei risultati di una recente survey su Industria 5.0 realizzata da Innovation Post, Industry 4 Business e Internet 4 Things, in collaborazione con il Laboratorio RISE Research & Innovation for Smart Enterprises dell’Università degli Studi di Brescia.

“Superate e capitalizzate le discontinuità che hanno scosso il settore negli ultimi anni – commenta Bianchi – , l’industria manifatturiera italiana sta vivendo oggi l’inizio di una nuova era sollecitata anche delle indicazioni della Commissione Europea che vogliono un’evoluzione dell’ormai consolidato modello di “Industria 4.0” verso una versione “5.0”. Il fermo invito è di non limitarsi all’innovazione tecnologica, alla gestione dei dati e al mero profitto di breve periodo ma di comprendere nei propri obiettivi anche la sfera sociale e ambientale”.

“L’industria del futuro integra nel suo modello di business le tre dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economico-finanziaria”, prosegue. “La digitalizzazione dei processi e l’implementazione di soluzioni di automazione industriale sono fondamentali per avviare l’evoluzione verso questo modello: tecnologie soluzioni/architetture più moderne favoriscono, con la trasformazione digitale, l’efficientamento delle soluzioni energetiche, la riduzione dei consumi di materie prime, maggiore precisione nella pianificazione degli  approvvigionamenti, l’accesso a filiere internazionali, una visione collaborativa del lavoro… in altre parole rappresentano il perno su cui incardinare una crescita capace di coniugare competitività e sostenibilità”.

Infine, conclude Bianchi, occorre adottare un approccio diverso al tema della sostenibilità “attraverso la creazione di KPI specifici e attuando una trasformazione in grado di cambiarne radicalmente le prospettive. Si tratta di cominciare a considerarla un attivatore di business, smettendo di considerarla in primis un costo per arrivare a promuoverla come un nuovo vantaggio competitivo”.

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Franco Canna
Franco Canna

Fondatore e direttore responsabile di Innovation Post. Grande appassionato di tecnologia, laureato in Economia, collabora dal 2001 con diverse testate B2B nel settore industriale scrivendo di automazione, elettronica, strumentazione, meccanica, ma anche economia e food & beverage, oltre che con organizzatori di eventi, fiere e aziende.

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