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AI, AMR e (mega)robot industriali: ad Automatica l’automazione Kuka: “grande” ma semplice



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Ad Automatica Kuka ha messo in mostra prodotti e un’idea di base: offrire soluzioni semplici alle sfide dell’automazione industriale. Tra le novità presentate un assistente AI sviluppato con Microsoft che facilita la programmazione dei robot, un nuovo AMR e il suo robot industriale più grande di sempre.

Pubblicato il 24 giu 2025



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Intelligenza artificiale, robot mobili autonomi (AMR) e il più grande robot Kuka di sempre: queste alcune delle tecnologie che Kuka ha messo in mostra ad Automatica 2025.

Con il motto “make automation easier” l’azienda ha partecipato alla fiera dimostrando come sia possibile trovare soluzioni semplici alle sfide dell’automazione industriale.

“Per noi, ‘rendere l’automazione più semplice’ significa molto di più che semplificare le tecnologie. Descrive il modo in cui interagiamo con i nostri clienti: ogni contatto, ogni prodotto e ogni servizio dovrebbe semplificare il lavoro dei nostri clienti e sbloccare nuove aree di applicazione”, afferma Reinhold Gross, CEO della divisione robotica di Kuka.

Una visione che l’azienda concretizza attraverso soluzioni software complete e intelligenti, un affidabile e un ampio portafoglio di hardware, una disponibilità semplice e illimitata di informazioni, un processo di acquisto auto-esplicativo e il servizio di assistenza attivo in tutto il mondo.

L’assistente AI per semplificare la programmazione

Kuka dà la priorità alla facilità d’uso anche quando si tratta di utilizzare l’Intelligenza Artificiale (AI).

“Integriamo l’Intelligenza Artificiale nei nostri prodotti in modo mirato per creare valore aggiunto per i nostri clienti e semplificare l’accesso alla robotica”, afferma Roland Ritter, Head of Software Portfolio Management di Kuka.

Un esempio è l’assistente AI sviluppato in collaborazione con Microsoft per facilitare la programmazione dei robot Kuka.

“Con iiQWorks.Copilot, i nostri clienti possono inserire richieste, cioè input di testo come domande nel linguaggio quotidiano, direttamente nell’AI. L’AI crea quindi il codice per programmare il robot per il rispettivo compito”, afferma Ritter.

Una prima versione di iiQWorks.Copilot sarà disponibile per i clienti entro la fine dell’anno.

Programmazione senza codice: gli AMR di Kuka sono anche facili da usare

Insieme all’AI, la robotica mobile è uno dei megatrend della fiera. I robot mobili autonomi (AMR) sono diventati parte integrante dell’intralogistica.

Ad Automatica, Kuka presenta il suo intero portafoglio hardware e software nel campo degli AMR.

“Per i nostri clienti la facilità d’uso e l’integrazione dei nostri robot mobili sono estremamente importanti”, afferma Clemens Lauble, responsabile AMR Knowledge Management & Transfer di Kuka.

“Con il nostro intuitivo software Kuka.AMR Fleet è possibile configurare le flotte AMR, definire i compiti e pianificare i percorsi, il tutto senza alcuna conoscenza di programmazione tradizionale”, aggiunge.

L’hardware e il software standardizzati, così come l’apertura a sistemi di gestione della flotta agnostici, consentono ai clienti della produzione di batterie, ad esempio, di utilizzare i veicoli in aree che in precedenza erano difficili o impossibili da automatizzare.

Nuovo KR Titan ultra: il robot Kuka più forte di sempre

Sul fronte hardware la novità presentata dall’azienda è il KR Titan ultra, il nuovo robot con un carico utile fino a 1500 kg.

“Il robot è fortemente orientato al mercato ed è stato creato su misura per le esigenze dei nostri clienti del settore automobilistico e Tier 1. È un ottimo esempio di come noi possiamo fare un lavoro di precisione e di come affrontiamo lo sviluppo del nostro hardware”, afferma Erich Schober, Chief Sales Officer della divisione robotica di Kuka.

Le novità riguardano anche la capacità di carico ottimizzata per l’applicazione, che consente al robot di sollevare, ad esempio, un’intera scatola di batterie.

“Poniamo particolare enfasi sulla vicinanza ai nostri clienti in un’ampia varietà di mercati, con robot e soluzioni che si adattano alle esigenze locali e agli standard globali di qualità e assistenza”, aggiunge Schober.

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