i risultati del 2024

Pilz chiude il 2024 in calo, ma guarda al 2025 con cauto ottimismo



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Pilz ha chiuso il 2024 con un fatturato pari a 341 milioni di euro, con un calo del 21% rispetto all’anno precedente, ma guarda con fiducia all’anno in corso. Nel 2025 l’azienda si concentrerà su sicurezza, AI, idrogeno e nuovi sensori. L’azienda sta anche esplorando l’intelligenza artificiale per la sicurezza delle macchine e ha ampliato i servizi digitali e di formazione per affrontare le sfide del mercato globale.

Pubblicato il 22 mag 2025



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Pilz tira le somme di un 2024 molto complesso: l’azienda tedesca ha registrato un fatturato pari a 341 milioni di euro, con un calo quindi del 21% rispetto all’anno precedente.

Lo sguardo dell’azienda, saldamente in mano alla famiglia, resta orientato al futuro anche se le previsioni per il 2025 sono improntate alla massima prudenza.

Interessanti prospettive emergono in particolare da mercati come Cina, India e Sud America, nei settore della tecnica ferroviaria, dell’idrogeno e anche nelle attività dedicate ai servizi.

“La debolezza persistente della domanda di beni strumentali ha colpito in modo tangibile Pilz, come del resto anche molte altre aziende. Ciononostante, il nostro sguardo rimane orientato al futuro. Il mondo sta cambiando, noi restiamo fedeli al nostro progetto e ai nostri valori e, al tempo stesso, ci trasformiamo”, spiega Susanne Kunschert, Managing Partner di Pilz.

Il 2024 di Pilz: le dinamiche nelle diverse aree geografiche

Il 2024 ha segnato quindi una battuta d’arresto per l’azienda, dopo tre anni di crescita consecutiva. La dinamica negativa ha riguardato soprattutto i mercati europei e, in particolar modo, la Germania.

La quota delle esportazioni è cresciuta, raggiungendo il 79% (+ 4,6 punti percentuali rispetto al 2023).

Le singole regioni: l’impatto dalla situazione politica ed economica sulle condizioni generali

Nel 2024, in Europa, il raffreddamento dell’andamento del mercato è stato chiaramente percepibile ed evidente dopo il surriscaldamento che ha caratterizzato il 2022 e il 2023.

L’approvvigionamento eccessivo si è accompagnato alla crisi strutturale del settore Automotive. Alcuni dei comparti industriali di interesse dell’azienda, come la fabbricazione di macchine, l’imballaggio, l’intralogistica, fanno parte della supply chain del settore dell’auto e sono stati quindi impattati da questa situazione.

Il calo degli ordini in ambito fabbricazione delle macchine ha significato un calo nelle vendite di prodotti e soluzioni ma, al contempo, un incremento nelle attività legate ai servizi, come consulenza, engineering e formazione.

Invece di investire in nuove macchine, le industrie investono in progetti di retrofit e manutenzione o nella formazione continua del proprio personale.

L’andamento nella regione Asia-Pacifico

Per quanto riguarda la regione Asia-Pacifico (APAC) l’zienda rileva un quadro frammentario: le previsioni economiche per i Paesi emergenti, come India, Vietnam e Indonesia, erano positive mentre in altri Paesi della medesima area regnava un’instabilità economica, non da ultimo a causa di tensioni politiche.

Complessivamente, anche nella regione Asia-Pacifico, Pilz ha registrato un calo di fatturato rispetto al 2023.

In Cina, il più vasto mercato asiatico, nel 2024 Pilz ha celebrato il decennale della sede produttiva di Jintan. Lo scorso autunno sono entrate in funzione due nuove linee di produzione, quella per le barriere fotoelettriche di sicurezza e quella per i moduli compatti PNOZmulti 2.

“Vogliamo continuare a crescere in Asia. E siamo pronti a rispondere alle sfide del mercato asiatico, con particolare riferimento a prezzi e velocità nelle consegne, mantenendo al tempo stesso inalterata l’eccezionale qualità che ci contraddistingue”; spiega Kunschert.

La regione Asia-Pacifico è quella che, complessivamente, emana un numero in costante crescita di disposizioni in materia di sicurezza, spesso basate sugli standard internazionali ed europei, come il nuovo Regolamento Macchine.

“Molti fabbricanti, in Asia, sono consapevoli dell’importanza dell’export e dell’impiego di dispositivi elettronici sviluppati in Europa. Possiamo affermare che, per quanto concerne la sicurezza delle macchine, Pilz vanta in Asia un posizionamento leader. Siamo l’azienda esperta in automazione con l’offerta più vasta e completa del mercato asiatico in termini di prodotti e servizi”, aggiunge Kunschert.

L’andamento dei mercati americani

I mercati nel continente americano non hanno praticamente registrato alcuna crescita nel 2024.

Anche in questo caso è stata l’incertezza della situazione politica a livello generale a determinare una contrazione degli investimenti sul mercato.

Il tema della sicurezza delle macchine sta guadagnando importanza pure in questa regione.

In Nord America, complice il trasferimento della produzione volto a rafforzare la manifattura interna, cresce il fabbisogno di automazione e, conseguentemente, di sicurezza per le macchine. Allo stato attuale, tuttavia, il mercato si muove ancora molto lentamente a causa della politica dei dazi introdotta dall’amministrazione americana.

Le prospettive per il 2025

“Il 2025 mostra finora un fatturato in leggera crescita, in ogni caso partendo da un livello basso”, spiega Kunschert.

“Fare pronostici sull’evoluzione della domanda risulta difficile, in considerazione della situazione economica globale. Osserviamo tuttavia, in particolare in Asia e nelle Americhe, prospettive favorevoli per il futuro delle nostre soluzioni innovative, attente alla sicurezza di persone, macchine e ambiente”, aggiunge.

Servizi, sicurezza, AI e idrogeno: su cosa si concentrerà l’innovazione di Pilz nel 2025

Oltre al tradizionale settore della fabbricazione delle macchine, l’azienda si rivolge anche ai comparti del futuro, come la tecnica ferroviaria: il sistema di controllo digitale per il trasporto su rotaia PSSrail, presentato lo scorso anno, si è affermato con successo in numerosi Paesi europei e anche in India.

L’azienda sta espandendo la sua presenza nell’industria dell’idrogeno, presentando soluzioni di automazione per il monitoraggio completo, un passo fondamentale per la diffusione di questo vettore energetico futuro.

Nel 2025 Pilz lancerà nuovi prodotti nella tecnologia dei sensori, mirati a rendere i processi delle macchine non solo più sicuri, ma anche più efficienti. In questo ambito l’azienda ha già presentato diverse novità nel corso della scorsa SPS di Norimberga, tra cui i dispositivi di bloccaggio sicuro PSENmlock mini e PSENmgate. Prodotti che rispondono all’esigenza di un design più compatto: sono rispettivamente il 60% e il 43% più piccoli rispetto ai precedenti prodotti Pilz della medesima gamma.

L’azienda sta anche esplorando l’uso dell’intelligenza artificiale (AI) nelle applicazioni di sicurezza delle macchine. Una sfida complessa per il settore e che raccoglie sempre un maggior interesse anche dai clienti dei mercato extra-UE, anche in risposta alle normative europee com il Regolamento Macchine, il Cyber Resilience Act, la direttiva NIS2 e l’AI Act.

“Dall’esperienza personale vissuta con il cyberattacco del 2019, posso affermare che sarebbe fatale attendere l’unanimità a livello politico per quanto riguarda il recepimento delle misure di protezione relativamente alla security. Non si tratta di ottemperare a disposizioni di legge ma di proteggere l’azienda e garantirne la sopravvivenza”, commenta Thomas Pilz, Managing Partner di Pilz.

“La sicurezza ha molteplici sfaccettature che hanno effetto su noi, i nostri partner e clienti e, più in generale, sulla società. La recente procedura di omologazione in India, i nuovi requisiti in materia di AI e Security nell’UE, sono esempi di quanto sia importante una cooperazione funzionante trasversale a tutti i mercati. Leggi e norme internazionali sono una delle chiavi di questa collaborazione. Ci aiutano a fare affidamento, a livello globale, su meccanismi di sicurezza tecnici”, aggiunge.

Focus su servizi e formazione

Anche in risposta a questi trend di cambiamento, l’azienda ha già integrato l’offerta dei servizi e punta a farlo ulteriormente nel corso dell’anno.

Il numero di addetti ai reparti Sales e Services di Pilz è infatti già aumentato nel 2024: al 31 dicembre 2024, il numero degli occupati dell’azienda, a livello globale, era di 2.504 unità (+ 1,1% rispetto al 2023). Anche in Germania, il numero dei dipendenti è salito, anche se di poco, a 1.032 (+ 1,6% rispetto al 2023).

Nel corso dell’anno Pilz introdurrà nuovi servizi digitali basati su cloud, inclusa la piattaforma “Myzel Lifecycle”, che sarà presentata a novembre alla fiera SPS, per aiutare i clienti a gestire la sicurezza delle macchine in modo conforme ed efficiente.

Sul fronte dei servizi di formazione l’azienda ha ampliato il portafoglio con il nuovo corso “Fondamenti di Industrial Security”, dove gli esperti dell’azienda forniscono nozioni di base sul tema dell’Industrial Security e sulle normative legate alla sicurezza delle macchine e dei dati. Vengono inoltre esaminate le differenze tra IT e OT e il loro impatto sulla sicurezza delle macchine nella produzione.

“È in corso un acceso dibattito su cambiamento strutturale, strategie di digitalizzazione o eccessiva burocratizzazione: il nostro settore deve prestare massima attenzione a non perdere di vista il cliente e le sue esigenze e necessità, che deve essere il fulcro dell’interesse del nostro comparto industriale. Attenzione al cliente significa per Pilz non solo fornire buone soluzioni tecniche, ma anche essere presenti a livello locale erogando consulenza e formazione. Noi siamo al servizio del cliente”, conclude Kunschert.

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