Il Made in Italy si trova di fronte a un bivio. L’innovazione tecnologica, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale, rappresenta una spinta ineludibile e un’opportunità per rafforzare competitività e sostenibilità. Ma per navigare con successo in questo scenario è necessario fare un investimento strategico e continuativo nelle competenze, attivare un dialogo più profondo tra accademia e industria e operare una rivoluzione culturale che parta dalle fondamenta della società. Solo così l’Italia potrà guidare l’innovazione manifatturiera senza perdere quell’anima che la rende icona di eccellenza globale.
INNOVAZIONE
Il Made in Italy tra tradizione e futuro: ecco come l’innovazione può guidare la manifattura (senza sacrificarne l’anima)
Il Made in Italy si confronta con la doppia sfida dell’innovazione digitale e della sostenibilità, puntando a rafforzare la competitività. Per mantenere l’identità unica del manifatturiero italiano occorre abbracciare l’innovazione digitale e superare il gap di competenze. Il confronto tra Ugo Ghilardi (Itema), Edoardo Imperiale (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti), Silvana Pezzoli (Confindustria Moda) e Marco Vecchio (ANIE).

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