INNOVAZIONE

Il Made in Italy tra tradizione e futuro: ecco come l’innovazione può guidare la manifattura (senza sacrificarne l’anima)



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Il Made in Italy si confronta con la doppia sfida dell’innovazione digitale e della sostenibilità, puntando a rafforzare la competitività. Per mantenere l’identità unica del manifatturiero italiano occorre abbracciare l’innovazione digitale e superare il gap di competenze. Il confronto tra Ugo Ghilardi (Itema), Edoardo Imperiale (Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti), Silvana Pezzoli (Confindustria Moda) e Marco Vecchio (ANIE).

Pubblicato il 23 giu 2025



Imperiale, Pezzoli, Vecchio e Ghilardi
Imperiale, Pezzoli, Vecchio e Ghilardi



Il Made in Italy si trova di fronte a un bivio. L’innovazione tecnologica, dalla digitalizzazione all’intelligenza artificiale, rappresenta una spinta ineludibile e un’opportunità per rafforzare competitività e sostenibilità. Ma per navigare con successo in questo scenario è necessario fare un investimento strategico e continuativo nelle competenze, attivare un dialogo più profondo tra accademia e industria e operare una rivoluzione culturale che parta dalle fondamenta della società. Solo così l’Italia potrà guidare l’innovazione manifatturiera senza perdere quell’anima che la rende icona di eccellenza globale.

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